La Città è pronta a investire 2,6 milioni per trasformare l'area accanto al Centro di pronto intervento in un luogo di svago
Per il destino di quel triangolo di territorio nell'orbita del Centro di pronto intervento (Cpi), lì all'ingresso della Città di Mendrisio, negli anni sono frullate in testa varie idee. Non a caso a un certo punto, infatti, si è pensato persino di fare spazio a un eliporto di servizio, salvo poi abbandonare quella eventualità. Alla fine, però, per l'ex macello ha prevalso la necessità di "mantenere un vuoto urbano a vocazione pubblica". Un ‘vuoto’ che non resterà, però, senza contenuti. Oggi la proposta, ‘figlia’ di una progettazione condivisa, è in effetti quella di reinterpretare l'area quale luogo di svago per i ragazzi. Mettervi mano non solo darà modo di assicurare una "dignitosa e definitiva sistemazione" di un terreno in questi anni utilizzato come ‘base’ di cantiere – "per diverse opere di interesse pubblico" –, ma altresì di restituire un progetto atteso. Ragioni sufficienti per investire oltre 2 milioni e 600mila franchi, circa 720mila dei quali per la parte ‘ludica’. Anche se, di fatto, il Comune dovrà sborsare ‘solo’ 1 milione e 845mila franchi, sottratti i 135mila franchi dovuti ai lavori infrastrutturali delle Aim e tolti i finanziamenti ‘extra’, come i 400mila franchi attinti dai contributi di pubblica utilità versati dal Casinò Admiral e i 220mila franchi presi da ciò che rimane dei sussidi aggregativi del Cantone.
Oggi che progetto e richiesta di credito sono sui tavoli dei consiglieri comunali, l'esecutivo parla di un'opera che vale una "sfida importante". Un passo, si chiarisce nel dossier, che "permetterebbe di riqualificare un vuoto urbano ora ben definito dal preciso inserimento urbanistico del Cpi, ma soprattutto permetterà di rispondere sia a un bisogno di posteggi sempre più frequente richiesto dai servizi ubicati al Cpi per interventi legati a grandi interventi sul territorio, sia a un’esigenza espressa dai giovani skater alla ricerca di uno spazio riconosciuto e non marginale per la loro attività". Un orientamento nel solco della strategia e degli obiettivi messi in campo dalla Città per il futuro prossimo.
Per concretizzare il progetto serviranno dieci mesi di tempo. Ma dietro la creazione di questo polo dello svago c'è un lavoro che parte da lontano e che sta per sfociare in una "riqualifica urbana di un’importante area che ha avuto nella realizzazione del Centro di pronto intervento il suo punto di forza". Un processo pianificatorio e urbanistico che offre, al contempo, l'opportunità di rispondere a una esigenza reale dei giovani, peraltro segnalata da tempo e testimoniata dalla rappresentanza di ragazzi che ha partecipato alla costruzione del progetto: avere a portata di mano "uno spazio riservato dove poter esercitare evoluzioni con skate, roller e monopattini".
Tanto più che la soluzione logistica scelta, nelle vicinanze della stazione ferroviaria, a quanto pare ha saputo convincere e, come conferma il Municipio, ha "suscitato molto interesse e attesa sia nei giovani che vivono a Mendrisio, sia negli studenti (oltre un migliaio) del comparto scolastico cantonale – Scuola media, Liceo e Spai –, di Supsi e dell’Accademia". Da notare che il Distretto oggi può far capo pure all'associazione MoMo Skate Boarding.
Avvicinandosi alla proiezione del futuro ex macello si vede bene che si intende destinare non solo la parte prevalente ad area di svago, ma pure "un’importante superficie attrezzata per la pratica dello skate e due superfici minori distinte attrezzate con infrastrutture per la pratica di Parkour e Workout", ovvero, nel primo caso, una disciplina sportiva che sfrutta le capacità motorie e il corpo per muoversi con agilità da un punto all'altro di un percorso, nel secondo una forma di allenamento. Va detto, comunque, che lo skate park sarà "adatto sia ai principianti che ai più esperti e sarà fruibile con skateboard, monopattini, pattini a rotelle e biciclette sul genere bmx".
Allargando lo sguardo, nei piani della Città vi è pure l'idea, questa volta all’estremità sud-ovest del terreno verso il viale della stazione, di delineare una parte verde e pianeggiante, prevedendo di attrezzare l'area con un arredo urbano, dei punti acqua e una zona ombreggiata. Mentre si disegneranno accessi pedonali da via Zorzi e da via Vignalunga e, si annota nel messaggio, "a dipendenza dell’esito delle trattative con le Ffs, dal sottopasso ferroviario". Inoltre, una scala esterna coperta collegherà la quota del giardino a via Vignalunga.
L'operazione all'ex macello nelle aspettative comunali e del Centro di pronto intervento consentirà, come detto, pure di colmare la carenza di parcheggi di servizio indicata da Pompieri e Polizia, a fronte dell'attuale disponibilità di una quindicina di posteggi di servizio. Il progetto ne aggiungerà circa 20 per i Pompieri e 2 coperti e chiusi per i furgoni della Polizia e prevederà pure dei posti per le due ruote con un accesso distinto dietro la fermata del trasporto pubblico, dove si abbatteranno le barriere architettoniche. Il parcheggio, in ogni caso, si sottolinea, sarà utilizzato solo per degli "eventi eccezionali".