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Stazioni sciistiche: senza neve si pensa a un ‘riorientamento’

A Carì un’ulteriore stagione in perdita non sembra essere sostenibile. Numeri impietosi al Nara, per la primavera in arrivo una nuova pista di Mtb

Stagione con pochissime precipitazioni
(Ti-Press)
28 febbraio 2023
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«Bisogna iniziare sin da subito a riflettere se non sia il caso di riorientarci». Gabriele Gendotti, presidente della Nuova Carì Sagl, non pensa ancora che sia giunto il momento di abbandonare lo sci nella località medioleventinese, ma se la mancanza di neve dovesse manifestarsi anche nei prossimi anni quest’ultima sarebbe «un’ipotesi su cui bisognerebbe ragionare». Si tratta infatti del secondo anno consecutivo in cui le condizioni meteorologiche influenzano in modo negativo la stagione invernale degli impianti di risalita dell’Alto Ticino. E questo «non tanto per il caldo, ma per la mancanza di precipitazioni», precisa Gendotti a ‘laRegione’. Condizioni che non permettono nemmeno di attingere alla neve artificiale: «È vero, ora è tornato il freddo, ma dovremmo innevare praticamente da zero». E ciò non è sostenibile. Insomma, a Carì la stagione di sci può considerarsi conclusa e si prospetta un «disavanzo d’esercizio». Disavanzo che non potrà essere compensato, né dalle attività alternative allo sci proposte d’inverno, né dalla stagione estiva che solitamente non permette di fare utili, visto che i ricavi permettono unicamente di coprire le spese.

«È stato un anno difficilissimo, perché di neve naturale non ne abbiamo quasi mai avuta», sottolinea il presidente della Nuova Carì Sagl, società che gestisce gli impianti di risalita. Concretamente sono stati registrati «tra gli 11 e i 12mila passaggi che corrispondono alla metà di quelli di una stagione normale e a un terzo di una buona come quella di due anni fa», durante la quale aveva nevicato molto. Ma cosa fare quando la neve non c’è? «Bisogna inventarsi qualcosa di nuovo, come abbiamo fatto quest’anno con la pesca sul laghetto ghiacciato, che è stata un successo». Insomma, le alternative ci sono (Carì è anche apprezzata dagli amanti del parapendio), ma senza le entrate generate dallo sci diventa praticamente impossibile «sostenere gli investimenti effettuati» e quindi coprire i costi per il personale, la manutenzione, la preparazione delle piste, l’innevamento artificiale e così via.

Nara: si è sciato solo due giorni

Quest’anno la stazione sciistica del Nara ha registrato solo 4’000 risalite. Le piste da sci hanno potuto aprire soltanto due giorni in dicembre, prima di Natale. Due terzi delle risalite totali sono state registrate grazie alle slitte. «In questa stagione le scarse precipitazioni ci hanno fortemente limitato», riconosce Matteo Milani, presidente di Amici del Nara Sa. Le condizioni meteo non erano affatto favorevoli: «Il freddo rendeva la neve talmente polverosa che quando arrivava il vento, anche in quota, la spazzava via», spiega. L’innevamento con i due cannoni mobili presenti al Nara è piuttosto limitato e non permette di salvare una situazione difficile. «Anche se abbiamo avuto difficoltà nell’aprire le piste di sci, abbiamo potuto lavorare bene con le piste per le slitte, quella di sei chilometri è la più lunga del Ticino ed è stata molto apprezzata», aggiunge. Rispetto al passato, spiega Milani, si è in grado di gestire meglio la neve che arriva: «Sappiamo il valore che ha e ci impegniamo al massimo per conservarla al meglio, facciamo scorte e prepariamo piste dalle larghezze più ridotte».

Ora gli impianti sono stati chiusi ma le slitte hanno comunque permesso alla stazione di tenere aperto per circa 25 giorni. Nonostante una situazione pessima per lo sci, non sono mancate le persone che hanno frequentato il comprensorio per passeggiare con le racchette. Al Nara sono presenti quattro piste per le mountain bike e per la primavera ne verrà realizzata una quinta nella parte alta della stazione sciistica. «È un progetto molto importante per noi perché sarà un unicum: una discesa di 3,7 km interessante per diverse tipologie di clientela». Per l’estate si conterà anche una decina di eventi mirati, dai tornei con il tiro con l’arco a fiere in alta quota.

A Campo Blenio ancora aperti

Dove la situazione sembra essere meno drammatica è Campo Blenio. «Non possiamo dire che per noi la stagione sia andata male; abbiamo aperto già a inizio dicembre e abbiamo dovuto chiudere solo lo scorso fine settimana, ora siamo ancora aperti», afferma Denis Vanbianchi, direttore degli impianti turistici di Campo Blenio. Ieri infatti il piattello è stato rimesso in funzione per permettere di sciare agli allievi della scuola montana.

«È vero, siamo stati aperti parzialmente, ma diversi weekend abbiamo lavorato bene e tutte le scuole montane hanno potuto aver luogo». Nella stazione sciistica sono stati registrati 15mila passaggi, l’anno scorso 9’000. La stagione è stata salvata nonostante le scarse precipitazioni nevose. «Abbiamo un buon impianto d’innevamento programmato, disponiamo di nove cannoni ma per essere davvero performanti dovremmo averne 14 o 15». Un investimento non indifferente che rientra nel progetto ‘Campo 365’ che mira a rilanciare gli impianti di risalita, valorizzando l’intera regione su tutto l’arco dell’anno e in particolare aumentando l’attrattività durante l’estate. Si prevede ad esempio di creare nuovi percorsi per la mountain bike per famiglie o sentieri didattici, migliorando inoltre l’offerta già disponibile. Tra cui anche l’iniziativa ‘Notti nel bosco’, che prevede la realizzazione di casette sugli alberi dove si potrà pernottare. Diverse proposte per l’estate dunque, ma che saranno musica del 2024.

Ad Airolo ‘abbastanza bene’

Nonostante la poca neve ad Airolo-Pesciüm (dove si può ancora sciare), così come a Lüina, la stagione è andata «abbastanza bene», sottolinea Michele Beffa, presidente di Valbianca Sa. Questo non significa che non sono state riscontrate difficoltà come dimostrano lo spostamento del Grand Prix Migros (previsto sabato 4 marzo) a Hoch Ybrig, nel Canton Svitto, e l’annullamento dei Mondiali Juniores di freestyle, originariamente in programma dal 23 al 26 marzo. Beffa sottolinea tuttavia che altri eventi si sono svolti come previsto e con un buon esito. Un bilancio dettagliato della stagione sarà presentato prossimamente.

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