L’abbassamento delle temperature consente l’apertura parziale di Airolo e la continuità di Campo Blenio. Condizioni ancora impossibili a Carì e al Nara
Mentre nel resto della Svizzera si parla di un primo bilancio positivo, il Ticino è invece confrontato con un’importante carenza di neve. Eccetto Campo Blenio (dove da fine dicembre è possibile sciare ma su una porzione limitata del comprensorio), nessuna delle altre principali stazioni sciistiche ha potuto finora inaugurare la stagione. Una situazione problematica che si somma alle scarse nevicate che già hanno contraddistinto più di una recente annata e alle restrizioni per contrastare la diffusione del coronavirus che hanno pesato sul bilancio degli ultimi due inverni.
Gli impianti di Carì sono fermi e non apriranno fino a quando «il comprensorio sarà totalmente innevato e accessibile», spiega da noi contattato il presidente della Nuova Carì Sagl Gabriele Gendotti. Un comprensorio che solitamente registra il «30% della cifra d’affari solo nel periodo natalizio». Anche se attualmente, essendo tutto chiuso eccetto un ristorante, non vi sono molte spese (personale, elettricità) si tratta comunque di «una stagione compromessa». L’unica nota parzialmente positiva è che durante le vacanze di Natale «il ristorante ha lavorato piuttosto bene», ma ovviamente questo non basta. E non basterebbe nemmeno incrementare ulteriormente l’offerta estiva, come tra l’altro chiede il Cantone a tutti gli impianti di risalita: «La nostra attività principale è legata alla neve», sottolinea Gendotti, precisando che solitamente d’inverno Carì attira circa 40mila persone, mentre d’estate non oltre seimila. «Le attività estive non saranno mai in grado di compensare una stagione difficile come quella attuale». L’intenzione è quindi quella di «potenziare gli impianti di innevamento», visto che il problema non è tanto il caldo, ma la mancanza di precipitazioni. «In questo momento è meglio rimanere chiusi piuttosto che aprire solo in parte: economicamente non ne vale la pena», conclude Gendotti.
«A parte alcuni giorni in cui faceva veramente troppo caldo, dal 26 dicembre siamo riusciti a mettere in funzione il piattello e il tappeto mobile», afferma il direttore degli impianti di Campo Blenio Denis Vanbianchi. «Durante le vacanze di Natale abbiamo registrato quasi sempre 150-200 presenze al giorno». Insomma, nonostante la pandemia e la sola apertura della parte bassa del comprensorio, «la situazione non è catastrofica». Ad ogni modo, evidenzia Vanbianchi, le vacanze di Natale non hanno permesso «di mettere fieno in cascina come altri anni» e bisogna considerare che di costi fissi non mancano. «Come l’impianto d’innevamento artificiale, la manutenzione degli impianti e la revisione dei gatti delle nevi». Inoltre «con il Covid il settore della ristorazione soffre». Un settore che anche negli anni in cui la neve si faceva attendere garantiva maggiori entrate.
Oltre alla possibilità di sciare, Campo Blenio offre anche alcune attività alternative: «Abbiamo aperto anche un piccolo parco giochi sulla neve con gonfiabili e una piccola giostra, così come una pista di ghiaccio», precisa Vanbianchi. Offerte che in particolare durante le vacanze natalizie sono state «molto apprezzate dai visitatori che hanno capito gli sforzi che stiamo facendo». Inoltre, pure «la scuola di sci ha potuto svolgere parzialmente i corsi collettivi e ha lavorato discretamente con le lezioni private». La speranza ora è di poter aprire completamente il comprensorio nelle prossime settimane: «Abbiamo provato a innevare la parte alta, ma sono necessari troppi metri cubi di neve. Se la meteo nei prossimi giorni ci darà una mano, anche con poca neve, magari riusciremo a mettere a disposizione anche lo sci-lift».
Valbianca vuole dare un segnale di speranza e nonostante le condizioni critiche, da sabato 15 gennaio e solamente durante i weekend, metterà in funzione parte degli impianti di Airolo-Pesciüm. Sebbene le nevicate siano ancora insufficienti permettere agli appassionati di sciare lungo i pendii più impegnativi della stazione, l’abbassamento delle temperature degli scorsi giorni e la conseguente possibilità di continuare con l’innevamento programmato consentono di mettere in funzione il tappetino, il pony lift e i cosiddetti ‘sciliftino’ e ‘sciliftone’ (quest’ultimo fino all’altezza dello ‘sciliftino’). “Nella speranza che arrivi presto la tanto attesa neve, con questo sforzo Valbianca vuole dare un segnale di normalità ai propri affezionati clienti e offrire loro un momento di svago in questo momento difficile per tutti”, si legge nel comunicato diffuso oggi pomeriggio. L’offerta sarà completata dalla gastronomia e da alcune attività all’aria aperta. In particolare ci sarà la possibilità di passeggiare con le ciaspole su alcuni percorsi inediti, solitamente non percorribili a piedi, e verrà riproposta la pista per i gommoni accanto al tappetino. Sarà preparata anche una piccola pista su cui i bambini potranno slittare. Anche ad Airolo le vacanza di Natale rappresentano il 25-30% della cifra d’affari, spiega il direttore di Valbianca Simone Beffa, il quale rileva che l’ultima apertura con tale ritardo risale alla stagione 2015/2016. Di fronte a inverni sempre meno generosi, Beffa ribadisce l’importanza il comprensorio di potenziare ulteriormente l’impianto di neve programmata e di continuare a sviluppare l’offerta estiva (eventi e mountain bike) come fatto nelle ultime stagioni.
Rimanendo in Leventina, sono aperti, durante il weekend e il mercoledì pomeriggio, gli impianti di Lüina (confermata la notturna in programma per venerdì 14 gennaio) e Prato Leventina.
Matteo Milani, presidente degli Amici del Nara Sa, spiega che ad oggi non ci sono le condizioni nemmeno per aprire parte del comprensorio e la pista riservata alle slitte. «L’unica nota positiva è l’abbassamento delle temperature». Nonostante le difficoltà, Milani sottolinea la ferma volontà della stazione: «Anche per una questione di rispetto verso chi ha acquistato le stagionali Campo Blenio-Nara, faremo di tutto per riuscire ad aprire, anche se dovessimo arrivare a farlo nella seconda o terza settimana di febbraio. Quantomeno in questo periodo i nostri abbonati possono beneficiare di condizioni vantaggiose sulle giornaliere ad Andermatt, Sedrun, Disentis Brigels e Obersaxen-Mundaun».
Grazie ai cannoni da neve è stato possibile in questi primi giorni del 2022 completare l’innevamento artificiale della pista rossa nel comprensorio sciistico di Pian Cales, a San Bernardino, che va ad aggiungersi alla pista blu aperta nelle scorse settimane. Per i più piccoli o per i principianti è invece a disposizione l’area Snowli Club, con pony lift e tappeto mobile, oltre che un’area slitte con risalita meccanica. Inoltre sabato 15 gennaio, dalle 19 alle 22 si scierà in notturna, la prima della stagione. Sempre a San Bernardino non avrà invece luogo l’attesa gara con i cani da slitta in programma per questo weekend. L’innevamento presente lungo i tracciati previsti per le competizioni non sono sufficienti a consentire delle competizioni, le quali richiedono un grado di sicurezza elevato. L’appuntamento è pertanto stato rinviato al mese di gennaio 2023.