A questo punto qualche municipale fresca di nomina potrà ben dirgli che è anche responsabilità sua se poi si è ritrovato a respirare aria inquinata d’amianto
A quanto pare il Municipio di Lugano non voleva demolire completamente il Molino. “Abbiamo dato soltanto l’ok all’intervento sul tetto”, scrivono le autorità cittadine. A dire il vero nemmeno la polizia voleva spingersi troppo in là, par di capire. Doveva essere “un intervento minore”, la messa in sicurezza di alcune parti pericolanti e basta. A qualcuno poi sarebbe scappata la mano.
Ma se le cose stessero davvero così, se invece di essere di fronte a un abuso di potere da parte delle autorità – politiche e di polizia – fossimo stati semplicemente testimoni di un grottesco incidente di cantiere, perché non dirlo prima?
Chissà, magari ora ad andarci di mezzo sarà solo quello sbadato pacherista che sabato sera, forse mentre faceva l’aperitivo con gli amici, non ha avuto idea migliore che rispondere alla chiamata della ditta in cerca dell’operaio di picchetto. A questo punto qualche municipale fresca di nomina potrà ben dirgli che è anche colpa sua se poi lui, insieme ad altri ventidue colleghi, si è ritrovato a respirare aria inquinata d’amianto: poteva evitare di buttar giù tutto.