Il legislativo accoglie la donazione da parte di una privata.L'elargizione consentirà di avviare il restauro dello storico edificio Branca Baccalà.
Tutti felici e contenti, martedì sera, nella sala del Consiglio comunale di Brissago. E non poteva essere altrimenti, dal momento che il regalo offerto da una privata cittadina tedesca, innamorata del borgo di confine, alla comunità locale non è di quelli che scarti e riponi, in fretta e furia, in un cassetto. Si tratta di un dono da un milione di franchi, da destinare alla ristrutturazione di Palazzo Branca Baccalà. Da destra a sinistra, passando per le posizioni di centro, nessuno schieramento politico ha trovato da ridire sul bel gesto della donatrice. Anzi solo testimonianze di riconoscenza e gratitudine. Dal Plr presidente Rolando Hofer ha sottolineato come, grazie a questo importo, sarà ora possibile concretizzare un sogno cullato da decenni dai cittadini brissaghesi; quello, cioè, di ultimare la riqualifica di questa storica dimora a due passi dal lago. Ora che i soldi ci sono, non resta che procedere con gli interventi. Gli ha fatto eco Fabio Solari (gruppo Uniti per Brissago), il quale ha esortato il Municipio a procedere spedito, dal momento che il credito di progettazione definitiva era stato votato già nel 2015 e che non occorre, dunque, perdersi in “ulteriori nuove e inutili spese per studi di fattibilità o altro”.
Dal Ppd, infine, Riccardo Beretta, dopo aver ripercorso il lungo cammino di questa iniziativa di riqualifica di Palazzo Branca Baccalà, si è soffermato sui contenuti: “Un errore che non si deve ripetere è quello di voler fissare a priori delle destinazioni troppo riduttive che, nel caso in cui le esigenze pubbliche dovessero cambiare, non permettano di adattare per altri scopi gli spazi disponibili”.
Il messaggio lanciato a quel punto è stato chiaro: entro la fine della prossima legislatura (2023) il cantiere di ammodernamento dell'immobile dovrà essere ultimato. Paletti precisi, dunque, che i futuri amministratori del Comune dovranno impegnarsi a rispettare. Da notare che, trattandosi di un edificio di rilevanza storica (annoverato tra i beni culturali da tutelare), il Comune potrà beneficiare di sussidi dal Cantone.
Altro tema oggetto di approfondimento, quello della convenzione con Ronco s/Ascona in materia scolastica. Come più volte anticipato in queste pagine, dal prossimo mese di settembre i (pochi) alunni delle scuole elementari di Ronco frequenteranno le lezioni nell'istituto di Brissago. Luce verde all'accoglienza dei grembiulini da parte del Consiglio comunale. Ancora Hofer, del Plr, a ricordare come ”Purtroppo, ai nostri amici di Ronco la mancanza di allievi ha preceduto una situazione che a Brissago da qualche anno stiamo temendo. Le famiglie lasciano la periferia e si trasferiscono nei vicini centri che offrono più servizi e infrastrutture. La necessità di creare un asilo nido a Brissago è stata dimostrata dal sondaggio fatto dal Municipio. Il nostro gruppo vuole qui ancora una volta attirare la vostra attenzione, sulle necessità reali delle famiglie. Quando nel nucleo famigliare entrambi i genitori devono lavorare, a Brissago purtroppo non esiste infrastruttura necessaria per accudire i più piccoli. Siamo dell’avviso che bisogna reagire al più presto, per evitare quanto accaduto a Ronco e ritrovarci a dover mandare i nostri figli a scuola fuori Comune”.
In coda ai lavori dell'ultima seduta prima della scadenza elettorale di aprile, da segnalare l'inoltro di una mozione da parte del Psb. Felice dell'iniziativa portata a termine dall'allora municipale della Sinistra, Eugenia Dell'Ora, di restaurare e valorizzare le sculture provenienti dal vecchio Cimitero del Piano, il gruppo ha chiesto di applicare a ogni busto che oggi abbellisce la sala del legislativo una targhetta con il nome dello scultore e del soggetto rappresentato, in modo da togliere quella sensazione di anonimato che oggi essi trasmettono agli occhi di chi li ammira.