Dopo un iter lungo e condiviso, ma segnato da un ricorso, il legislativo non ha approvato il progetto da 34 appartamenti per anziani autosufficienti di Aila
Due voti. Tanto è stato lo scarto, al Consiglio comunale di Vezia del 18 giugno scorso, per raggiungere il quorum necessario affinché passasse il messaggio per la variante di Piano regolatore (Pr) 'Parco Morosini'. Non una variante qualsiasi, in quanto indispensabile per l'edificazione di una struttura da 34 appartamenti a pigione moderata per anziani autosufficienti. Un progetto promosso da Aila (Associazione italiani di Lugano per gli anziani), con già alle spalle un iter importante e che ora di fatto si ferma.
«È un'assurdità, sono stupito e anche arrabbiato per quanto successo», ci dice il capodicastero Sistemazione territorio, protezione dell'ambiente ed evoluzione sostenibile Marco Zanetti (Ps). Il progetto ha oltre un lustro di vita. A idearlo è stata Aila, proprietaria del terreno: un parco incuneato fra la settecentesca Villa Negroni, sede del Centro di studi bancari, e la trafficata strada Cantonale. Una piccola oasi di verde, che Aila ha pensato di riqualificare progettando una residenza con tre piani di appartamenti a pigione moderata – tratto che distingue la struttura da altre simili rivolte ad anziani, spesso ad alto standing –, con attività ricreative, sociali e sanitarie al pianterreno. E un parco, in gran parte protetto: i patrimoni arboreo e architettonico sono considerati monumenti di importanza cantonale. La residenza si troverebbe all'estremità settentrionale dell'area verde e per ottimizzare l'investimento è stata richiesta la variante di Pr. Attualmente, infatti, si tratta parzialmente di zona residenziale semi-intensiva R3 e in parte mista RAr3. Si vorrebbero invece sostituirle da un'unica zona speciale, con un incremento dell'indice di sfruttamento della superficie utile lorda dello 0,5 e dell'indice di occupazione del 5%.
Presentata in una serata pubblica e approvata dai competenti uffici cantonali, la variante è stata in un primo momento adottata dal Cc nel dicembre del 2018, già allora però con una maggioranza risicata che lasciava intuire gli sviluppi: 16 favorevoli, 2 contrari e 7 astenuti. A complicare le cose, in prima battuta un ricorso inoltrato da dei vicini e andato a segno: il Consiglio di Stato ha annullato la risoluzione legislativa a causa di un vizio di forma procedurale. Credendo nel progetto da 12 milioni di franchi – interamente a carico di Aila –, l'esecutivo invece di impugnare la decisione governativa ha preferito riproporre la variante al Cc con un nuovo messaggio. Ma l'opposizione nel frattempo è montata e il quorum (13) non è stato raggiunto: i favorevoli sono stati 11, i contrari 8 e gli astenuti 4. La spaccatura è anche politica. In primo luogo nella Sinistra: Socialisti, Verdi e Indipendenti (Svi) a Vezia fanno gruppo – dalla prossima legislatura non sarà più così –, ma mentre i socialisti hanno sostenuto il progetto, gli altri lo hanno bocciato. A favore l'Apd (Alternativa popolare democratica), la formazione del sindaco Bruno Ongaro, spaccati invece i liberali-radicali: gli astenuti provengono dalle loro fila. Contrario infine il gruppo Lega, Udc e Indipendenti.
Ma perché la residenza Morosini suscita mal di pancia? L'abbiamo chiesto al consigliere comunale ecologista Massimo Collura. «Non siamo critici tanto verso il progetto in sé, quanto sui principi della variante. Ci viene chiesto di modificare delle regole di Pr, di raddoppiare gli indici edificabili sulla base di una richiesta del committente, ma il nostro ruolo è quello di garantire che gli interessi pubblici vadano rispettati. È vero che è un'associazione di diritto pubblico, ma pur sempre privata. Inoltre, come Commissione edilizia abbiamo chiesto che venissero inserite una priorità di accesso alla residenza per i cittadini di Vezia e l'impegno da parte di Aila nella manutenzione del parco».
Accuse rispedite però al mittente da Zanetti. «Intanto Aila già oggi si occupa della manutenzione del parco (che resterebbe accessibile a tutti e in virtù dei vincoli non sarebbe possibile tagliare piante, ndr) e c'era una lettera d'intenti anche per la priorità ai residenti. Riguardo agli indici edificabili, trattandosi di un bel progetto di interesse pubblico, il suggerimento di aumentarli è arrivato anche dal Cantone». Non siamo purtroppo riusciti a raccogliere la reazione di Aila, ma la questione rimane in sospeso: e ora? «Potremmo tornare con un terzo messaggio in Cc oppure l'Aila potrebbe proporre qualcosa di diverso. Sarebbe un peccato però, perché il progetto è moderno ed equilibrato».