Luganese

Tamaro Village, licenza preliminare e approfondimenti 'verdi'

Il progetto per un complesso alberghiero turistico con 150 posti letto a Rivera dovrà essere a prova di mobilità e sostenibilità ambientale

Ti-Press
(Splash & Spa e albergo con passerella)
31 gennaio 2020
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Tamaro Village, il complesso alberghiero turistico a 4 piani per un hôtel con 150 posti letto, spazi commerciali e una struttura medica legata allo sport a Rivera, ha ricevuto luce verde dal Municipio di Monteceneri che ha concesso una licenza edilizia preliminare ai promotori, la famiglia Cattaneo, la quale prevede di realizzare l’opera a pochi metri dallo Splash & Spa (le due strutture saranno collegate da una passerella di 20 metri), dove attualmente si trova la pista del ghiaccio. La licenza edilizia preliminare durerà un anno (scadenza, il prossimo agosto). E proprio entro questo termine i promotori del complesso - progettato dall’architetto Christian Rivola e dall’ingegner Sergio Tami - dovranno mettere a punto la richiesta di costruzione vera e propria. Che, in particolare, dovrà contemplare approfondimenti tecnici dal profilo della mobilità e della sostenibilità ambientale, tra cui: più posteggi interrati, a favore di più verde in superficie; e prevedere che l’area sia agevolmente collegata ai mezzi di trasporto pubblici.

Pro Natura non ci sta

Intanto, un ricorso di Pro Natura negli scorsi mesi ha contestato, non solo il nuovo progetto ma l’intera area di svago di proprietà dei Cattaneo parlando di generatore di traffico. Un ricorso tuttavia respinto dal Municipio che ha confermato la bontà del progetto. In ultima analisi si dovrà comunque esprimere il Cantone, incluse le riserve di Pro Natura che per ora non ha ritirato l’istanza. Il Tamaro Village (di cui ha parlato giovedì sera la Rsi) si estenderà su una superficie di 12 mila 500 metri quadri. Difficile delineare i tempi di realizzazione. Tecnicamente nel 2021 potrebbe partire il cantiere. «Il Municipio - spiega il vice sindaco, Claudio Bonomi - ha rilasciato la licenzia edilizia provvisoria. Le condizioni per la licenza vera e propria di costruzione, che si inserisce in una zona artigianale-residenziale, dovranno contemplare approfondimenti dal profilo della mobilità». Eseguiti questi compiti, che sono già in atto, i promotori del complesso turistico-alberghiero potranno dunque richiedere la licenza di costruzione al Municipio. L’ultima parola, come prassi, spetterà all’autorità cantonale.