Questa sera a Giubiasco un'assemblea in sua difesa: 'Ha sempre lavorato bene' rifiutandosi di fare marketing per acquisire nuovi iscritti
Una petizione in difesa di un sindacalista – attivo nel Bellinzonese e licenziato dall'Ocst dopo 22 anni di servizio – è stata lanciata in questi giorni e riceverà un sostegno allargato questa sera in occasione di un'assemblea dei lavoratori convocata per le 18 alla Carrozzeria Nima di Giubiasco. “Ai vertici Ocst attuali – si legge nella petizione che sta circolando anche sui social – non piacciono i sindacalisti che hanno il coraggio di dire ciò che pensano anche all'interno del sindacato, per difendere i loro diritti e quelli dei lavoratori”. Nel caso specifico il sindacalista è stato lasciato a casa “per aver contestato il suo capo diretto che pretendeva, da lui e dai suoi colleghi addetti ai servizi esterni sui cantieri e nelle fabbriche, più produttività intesa come acquisizione di una maggior numero di lavoratori da iscrivere al sindacato”. Il cosiddetto marketing. La lettera di licenziamento gli è stata notificata il 14 giugno con l'invito di non presentarsi al lavoro durante il periodo di disdetta. Ma i lavoratori iscritti all'Ocst “che dal sindacalista hanno ricevuto ottimi servizi e assistenza”, non ci stanno e attraverso la petizione chiedono formalmente ai vertici dell'Organizzazione cristiano sociale “la revoca immediata del licenziamento e il reintegro nel posto di lavoro”.