Realizzare un orto all’interno del proprio giardino è un lavoro piacevole che regala grandi soddisfazioni: con un po’ di tempo si potranno portare in tavola ortaggi sempre freschi.
Ci vuole soltanto un po’ di organizzazione, ma il lavoro è facile, divertente e offre sicuramente grandi soddisfazioni, a patto di seguire alcune semplici regole, quindi un po’ di buona volontà e costanza e i semi piantati non tarderanno a dare sicuramente buoni frutti. Coltivare, infatti, può rivelarsi più semplice di quel che si crede, basta prestare attenzione alla preparazione del terreno, piantare gli ortaggi giusti, poi curare e mantenere.
Uno dei primi passi è sicuramente scegliere un luogo idoneo, in genere riparato dai venti, lontano da alberi e muri che possono creare eccessiva ombra. Poi c’è il terreno, cioè il substrato in cui si coltiva, l’elemento primario per ottenere un buon orto. Una terra ben lavorata e con la giusta concimazione di fondo risulta infatti soffice, fertile, facilmente penetrabile per le radici delle piante e dunque capace di trattenere l’umidità senza ristagni nocivi. Ecco allora che i primi lavori iniziano proprio con la pulizia del suolo, proseguendo con la vangatura, la concimazione di fondo, la fresatura o zappatura e infine la preparazione del letto di semina.
In questo caso è di fondamentale importanza che le varie parcelle di orto, livellate con un rastrello, siano prive di buche, pendenze e collinette, che invece potrebbero creare ristagni. Certamente un altro fattore da tenere in considerazione è un’adeguata concimazione, fondamentale per ripristinare o migliorare la presenza di tutti gli elementi nella terra del nostro orto.
Di fatto, quando si effettua il raccolto, viene asportata una serie di sostanze che dobbiamo restituire alla terra se vogliamo che resti fertile. Bisogna quindi fornire, tramite i fertilizzanti, le corrette quantità di macroelementi e microelementi. I primi sono azoto, fosforo e potassio, ma è importante tener conto anche dei secondi, cioè ferro, calcio, magnesio, zinco e diverse altre sostanze, indispensabili al corretto sviluppo della pianta.
Naturalmente le tempistiche e le modalità di concimazione dipendono da molti fattori; ricordiamo infatti che troppo poco concime può sfavorire lo sviluppo, ma eccessi di fertilizzante possono "bruciare" le verdure portandole a morte. Ci sono quindi tre fattori su cui ragionare per decidere quanto concime usare: la tipologia di terreno, le coltivazioni precedenti, nonché quelle già in atto o future. Il periodo migliore per concimare invece dipende dal tipo di fertilizzante – in particolare da quanto impiega a rilasciare le sostanze – e dal ciclo colturale dell’ortaggio da seminare.
Inoltre è sempre meglio ricordarsi dell’importanza nel prevenire eventuali malattie, che proliferano soprattutto nelle stagioni piovose, a temperatura mite, originate da insetti, funghi, batteri, virus e acari.
È quindi fondamentale il controllo visivo e il monitoraggio frequente di tutti gli esemplari coltivati per poter individuare il problema e impedire l’infestazione. Ricordiamo che i principali nemici dell’orto sono gli insetti e le larve, oltre alle malattie come il marciume radicale, e alcuni piccoli ma temibili animali come arvicole, talpe e lumache che si cibano di frutti, foglie, radici o semi, danneggiando irrimediabilmente le piante con il loro passaggio. In agricoltura biologica ci sono diverse sostanze di origine naturale utili per la difesa dell’orto, soluzioni efficaci e a bassa o nulla tossicità: perfette per salvaguardare noi e l’ambiente.
Ultimo punto da tenere in considerazione per un orto a regola d’arte è sicuramente l’irrigazione. L’acqua è l’elemento fondamentale e insostituibile per la vita delle piante. Ricordiamoci pertanto che non sempre quella piovana è sufficiente: un apporto idrico esterno può rivelarsi utile o addirittura essenziale.
Senza dubbio realizzare un impianto di irrigazione a goccia è la migliore strada, ma a seconda delle dimensioni del campo si possono impiegare anche altri metodi come il semplice utilizzo di innaffiatoi o la canna dell’acqua. Avendo ben presente che non ci sono regole universali d’irrigazione ma che un orto estivo si stima abbia bisogno di circa 3-5 litri al giorno ogni metro quadro.
Quindi irrigare nei momenti giusti, evitando le ore più calde, prestare attenzione agli shock termici dell’acqua e risparmiare sul suo consumo attraverso la pacciamatura, naturale o con teli: una buona pratica anche per limitare lo sviluppo delle erbe infestanti.