Quando la passione fa bene alla salute
Ecco le nostre regole per un orto perfetto!
La zona adatta all’orto è data dai terreni esposti a levante, a ponente o, meglio ancora, a mezzogiorno pieno, soprattutto alle nostre latitudini. Questo significa che il sole, da quando sorge a quando tramonta, dovrebbe illuminare con continuità il terreno dove abbiamo piantato i nostri ortaggi.
È fondamentale che l’area scelta per fare l’orto sia facile da raggiungere e comoda da lavorare, regolare, senza rilievi o avvallamenti, nei quali l’acqua ristagni e quindi rischi di danneggiare gli ortaggi, provocando marciumi e asfissia delle radici.
Per incominciare, può essere sufficiente una superficie compresa fra 30 e 50 mq, rispettivamente per una famiglia di 2-5 persone, da suddividere in aiuole quadrate o rettangolari con dimensioni di 1-1,20 m. In questo modo è possibile lavorare rimanendo sui sentieri che le delimitano, raggiungendo anche il centro della coltura senza entrarci in mezzo.
La qualità del suolo è fondamentale per ottenere buoni risultati. Il terreno giusto per l’orto dev’essere di buona qualità, sufficientemente profondo e soffice da essere penetrato con facilità dalle radici, senza troppi sassi né zolle resistenti alla lavorazione. Per mantenere un buon livello di fertilità è meglio aggiungere compost vegetale biologico o terriccio universale, sostanze organiche che aiutano a correggere un terreno sabbioso. I suoli calcarei vanno invece addizionati di piccole quantità di torba per correggere il pH.
È importante non bagnare la pianta sulle foglie nelle ore calde: la foglia è costituita da diversi tipi di cellule e tra queste vi sono gli stomi attraverso i quali la pianta assorbe umidità dall’ambiente esterno. Gli stomi sono molto rapidi nell’aprirsi per consentire l’ingresso dell’umidità, ma sono molto lenti nel richiudersi. Se bagnate le foglie nelle ore più calde gli stomi si apriranno al contatto dell’acqua di irrigazione, per poi restare aperti anche dopo la rapida evaporazione subendo un flusso inverso dall’interno umido della foglia verso l’esterno più secco e caldo. Così la pianta nel suo insieme rischierà di disidratarsi perdendo vigore.
La scelta delle specie da coltivare dipende dai gusti, dall’ambiente in cui si opera, dalle dimensioni dell’orto e dal tempo da dedicare alle cure. I settori più freschi e ombreggiati vanno riservati agli ortaggi da coltivare in piena estate. In posizione calda si collocano le erbe aromatiche.
Alcune specie, quali aglio, carote, cicoria, cipolle, prezzemolo e ravanelli, forniscono un sufficiente prodotto anche se allevate in piccole aiuole.
Al contrario, cavolfiori, verze, zucchini, pomodori e meloni richiedono spazi maggiori: rispettivamente 1, 1, 1,20, 0,80 e 1,50 m tra una pianta e l’altra. Su una superficie di 40-50 mq potrete coltivare verdure per tutte le stagioni dell’anno; dimezzandola otterrete gli ortaggi da consumo fresco per la bella stagione.
La semina diretta è obbligatoria per orticole da radice (carote, rape ecc.), legumi (fagioli, piselli ecc.), spinaci e formentino, perché non sopportano il trapianto. L’operazione va eseguita in linea retta interrando appena il seme. Le verdure da foglia invece si seminano “a spaglio”, cioè lanciando una mezza manciata di semi sul terreno per volta.
Tutte le piante da orto si possono però acquistare già cresciute nei consorzi agrari, garden center o vivai. Un aspetto importante, sia che si tratti di semina che di trapianto, è quello dell’orientamento dei filari.
Occorre disporre le file di piante facendo in modo che ogni fila non dia ombra all’altra, specialmente quando le piante sono alte come pomodori o fagiolini rampicanti.
CONSIGLIO: Se volete mescolare alle verdure le piante da fiore per dare tocchi di colore ma anche per aiutare la difesa dai parassiti il tagete e il nasturzio sono ottimi anti-afidi!
Per fare l’orto servono alcune attrezzature, che ci aiutano nel lavoro. Gli attrezzi fondamentali sono strumenti manuali che per la loro semplicità non richiedono grandi investimenti all’acquisto. Nell’orto quelli di base sono la vanga (o meglio ancora la forca da vangatura), la zappa, il sarchiatore e il rastrello.
Perché gli strumenti di lavoro si mantengano efficienti è importante che vengano sempre puliti dopo l’uso. Residui di terra provocano ruggine alle parti in metallo e possono sviluppare muffe e marciumi nocivi anche alle piante.
Gli orti, anche quelli di piccole dimensioni, necessitano di cure quotidiane. Per fare un orto bisogna infatti mettere in conto una certa disponibilità di tempo, soprattutto in alcune fasi, e una discreta dose di fatica. Ma nella pratica impiantare l’orto non comporta particolari difficoltà, anche per chi è un principiante. L’importante è informarsi e mantenersi aggiornati.