Le ragazze allenate da Apostolos Oikonomou riescono a sconfiggere le combattive giurassiane del Franches-Montagnes
Festa doveva essere festa infine è stata. Di fronte al folto pubblico, in occasione della cerimonia prenatalizia allestita dalla società del presidente Paolo Bernasconi, un Lugano pur orfano delle forti attaccanti
Leban e Kovacic, dopo un promettente avvio di partita mostra presto delle difficoltà in fase offensiva e subisce il gioco e la difesa delle combattive giurassiane, neopromosse in Lega Nazionale A, che ben presto si portano sul 2-0. Non sembra esserci soluzione, ma ecco che arriva la pausa di 10 minuti e coach Oikonomou e capitan Armer ne approfittano per scuotere e spronare la squadra che rientra dalla pausa con rinnovato vigore. Nel terzo set il coach greco tenta anche la mossa di buttare nella mischia la giovane Rè al post di Cveticanin, ma la musica sembra non cambiare e sono le ospiti si ritrovano a condurre 10-5. In campo si vede però un Lugano che non è più quello dei primi due tempi, ma una squadra con una gran voglia di lottare, e dopo il ritorno in campo di Alexandra Cveticanin la partita prende un altro corso: le ticinesi lottano su ogni pallone, sono più incisive a muro e le attaccanti tornano a essere molto efficaci. Le luganesi colmano il divario, operano il sorpasso e il set si conclude 21-17. Il Franches-Montagnes non si lascia impressionare e torna in campo più agguerrito che mai, ma al suo cospetto ora si ritrova un avversario tornato sulla retta via, che tocca molti palloni e che con Mille Kjosas al suo debutto nel ruolo di opposto, fa sentire la sua voce; emerge lo spirito di gruppo e Armer e compagne si aggiudicano il quarto set. Così si va al tiebreak, e l’ultima frazione appare molto equilibrata fintanto che Cveticanin sale in cattedra e, prendendo per mano la squadra con attacchi precisi, millimetrici, dapprima rintuzza ogni velleità del Franches-Montagnes di allungare, e quindi regala alle sue compagne due bellissimi punti.