Elina Svitolina è all’Itf di Chiasso; ‘Ne ho sentito dire buone cose’. Ma non tutto è rose e fiori: ‘Portare i russi a Wimbledon non è una bella pensata’
Chiasso – Il primo giorno dell’Itf di Chiasso è un via vai di tenniste, accompagnatori e addetti dell’organizzazione. La maggior parte delle atlete sono giovani o coloro che veleggiano tra la centesima e la duecentesima posizione nella classifica Wta. C’è però un’eccezione, cioè quell’Elina Svitolina, già numero 3 al mondo e medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici di Tokyo, che appare tuttavia perfettamente a suo agio anche in un contesto più piccolo rispetto a quanto possa essere abituata. L’ucraina sta infatti ricominciando a frequentare il circuito, dopo una pausa di circa un anno per la nascita della figlia Skai. Pur non essendo obbligata, come accade invece nel circuito Wta, Svitolina si presenta con grande disponibilità alla conferenza stampa prevista per lei.
«Ho scelto questo torneo perché ne ho sentito dire molte buone cose – racconta la 28enne nata a Odessa –, mio marito (il tennista francese Gaël Monfils, ndr) vive nel canton Vaud, per questo ho pensato di ricominciare da qua, inoltre conoscevo già la regione ed è tutto veramente bello. Voglio sfruttare questo torneo per tornare a giocare e sentirmi nuovamente a mio agio con il mio tennis. Questo era dunque il torneo ideale per me, ringrazio l’organizzazione per l’opportunità datami e spero di avere qualche partita da disputare qua».
Per il momento però le ambizioni sono ridotte e non c’è alcuna fretta di tornare al vertice: «Non ho nessuna particolare aspettativa a livello di risultati, per me l’importante è rimanere in salute ed essere pronta a giocare contro chiunque, voglio migliorarmi ogni volta che scendo in campo, partita dopo partita. Anche qui cercherò di dare il mio meglio e vincere più incontri possibili, facendo così i primi passi in avanti».
Il ritorno alle competizioni è comunque già avvenuto settimana scorsa al Wta 500 di Charleston, nel quale è stata sconfitta dalla kazaka Yulia Putintseva, per 7-6, 2-6, 4-6: «È stato fantastico, c’era parecchio tifo per me, per cui è stato un bel rientro. È qualcosa che mi motiva a continuare a giocare e a spingermi avanti. Voglio darmi l’opportunità di vincere partite e tornare ai miei vecchi livelli».
A Chiasso Svitolina è presente grazie a una wild card, altri inviti, a una come lei, non dovrebbero mancare nemmeno nelle prossime settimane: «Settimana prossima sarò a Oeiras in Portogallo per un altro Itf, ma da 100’000 dollari (Chiasso è un 60’000, ndr). Dopo una settimana di pausa disputerò un Wta 125 a Saint-Malo in Francia, in seguito sarò a Roma, dove mi avvarrò della classifica protetta, quindi Strasburgo e poi il Roland Garros. Per ora non programmo oltre, cerco inoltre di concentrarmi inizialmente su questo torneo. Sono molto motivata e non vedo l’ora di disputare il primo incontro domani (oggi per chi legge, ndr)».
Adesso inizia insomma una sorta di seconda carriera e avere al fianco Monfils sarà un bell’aiuto: «Anche lui si è fermato a causa di un paio da infortuni, ma da inizio gennaio siamo tornati ad allenarci a pieno regime – lui dopo un infortunio al piede, io dopo la maternità – abbiamo avuto un bel periodo di allenamento assieme, con l’obiettivo di tornare al meglio il prima possibile. È fantastico avere qualcuno al tuo fianco che ti capisca e che abbia i tuoi stessi obiettivi. Non mi fa però da allenatore, il suo “ruolo” è quello di marito».
Mattia Martegani
‘Con Gaël Monfils condividiamo obiettivi e sensazioni’
Cosa cambia invece adesso che, oltre ad atleta, sei anche mamma? «È qualcosa di speciale e difficile da descrivere, è bello poter condividere questa novità con Gaël, penso che adesso sono più rilassata e posso concentrarmi con più calma sui miei obiettivi. Cerco di rendere orgogliosa mia figlia un giorno, mostrandole di essere stata in grado di tornare ad alti livelli dopo il parto».
Da atleta ucraina come stai vivendo la questione della presenza degli atleti russi e bielorussi, con per esempio Wimbledon che ha deciso di riammetterli dopo l’assenza dell’anno scorso? «Spesso ci sono commenti della gente che sostengono che lo sport e la politica vanno tenuti separati, ma purtroppo non è sempre così, in particolare per nazioni come la Russia che utilizzano lo sport quale strumento di propaganda. Per questa ragione, per noi ucraini è incomprensibile la decisione di Wta, Itf e Atp di continuare ad accettare la presenza di tennisti di queste due nazioni. Sappiamo che queste organizzazioni mettono sotto grande pressione i tornei come Wimbledon, o l’Open di Thailandia che era stato addirittura cancellato, che avevano impedito la partecipazione ai russi. Secondo me questa opinione delle Federazioni non è stata pensata bene nei confronti dei tennisti ucraini. Per me è molto triste già essere nella situazione di dover parlare di queste cose».
Svitolina a Chiasso entra in lizza solo oggi, contro la rumena Ruse, ma ieri è già iniziato il tabellone principale che ha visto Ylena In-Albon arrendersi allo strapotere fisico della croata Tena Lukas. Oggi per i colori rossocrociati, ci saranno però Simona Waltert, contro la wild card Céline Näf. Pure grazie a una wild card saranno presenti Jenny Dürst (contro la russa Mirra Andreeva) e Sebastianna Scilipoti (contro la croata Jana Fett). Dalle qualificazioni è invece riuscita a raggiungere il primo turno del torneo, Conny Perrin, ora chiamata ad affrontare la russa Tikhonova, che ha avuto la meglio sulla giovane Kolodynska.
«Contro queste giovani in piena ascesa non è mai facile, ma il mio punto forte in questo momento è che non ho nulla da perdere e posso scendere in campo divertendomi – commenta la 32enne romanda –, ho potuto osservare il suo gioco al video e mi sono potuta preparare tatticamente, ma poi sono riuscita anche ad applicare bene le cose. Inoltre ho percepito il sostegno del pubblico, che mi era mancato durante il covid, soprattutto qui in Svizzera. Inoltre il Ticino mi suscita i bei ricordi dell’Interclub qui a Chiasso che ho vinto più volte. È bello tornare in questo club, dove conosco tanta gente, poi si mangia bene ed è bel tempo, Como non è distante».
Ma che effetto fa partecipare allo stesso torneo di Svitolina: «Fa sempre piacere avere una giocatrice del genere in un torneo Itf, penso che la gente venga più facilmente a vedere le partite e anche per noi giocatrici è interessante osservare come giocherà al suo rientro, ha molta esperienza in tutti i migliori tornei ed è bello vederla in questo».