Sci

Prove a Bormio, brutta caduta per Sarrazin

Il francese, che nella discesa valtellinese si era imposto lo scorso anno, è stato ricoverato in ospedale

27 dicembre 2024
|

Cyprien Sarrazin è pesantemente caduto nel corso del secondo allenamento in vista della discesa libera di Bormio, in cartellone sabato nell'ambito della Coppa del mondo. ‘L'atleta soffre di un ematoma subdurale (un'emorragia tra due meningi, la dura madre e l'aracnoide, ndr) e per ora si trova in rianimazione neurologica’, ha comunicato la Federazione francese di sci. Lo sciatore sarà dunque operato già venerdì in serata.

Sulla pista Stelvio in cui lo scorso anno il francese si era imposto, venerdì mattina lo sciatore – che il giorno precedente aveva fatto registrare i migliori tempi in prova e che si stava rivelando il più bravo anche nel secondo allenamento – ha perso il controllo dei suoi sci nella zona conclusiva del tracciato, il celebre Muro di San Pietro: su una cunetta ha preso il volo e poi è ricaduto pesantemente sulla pista, terminando infine la sua corsa nelle reti di protezione dopo una lunga scivolata.

Il 30enne francese ex gigantista, 2° miglior discesista lo scorso anno dietro Marco Odermatt con 4 successi in stagione, è stato soccorso e, dopo una ventina di minuti in cui è rimasto al suolo, è stato condotto in elicottero all'ospedale di Sondalo. Al momento di essere caricato sul velivolo, Sarrazin era cosciente ma lamentava dolore a un piede.

In questo primo scorcio di stagione, Sarrazin ha chiuso al secondo posto il superG di Beaver Creek, mentre ha deluso nella sua disciplina preferita: in discesa ha concluso infatti soltanto 9° a Beaver Creek e addirittura 17° in Val Gardena. Nei giorni scorsi, il francese aveva dichiarato che... «A Bormio, dato il mio successo nel 2023, riaffioreranno ricordi positivi, è un posto che resterà a lungo nella mia memoria. Sarà eccitante, e vorrò dare il massimo».

Sarrazin non stava comunque già pensando ai Giochi del 2026, che proprio sulla pista valtellinese metteranno in palio nel febbraio del 2026 le medaglie della disciplina regina. «Ci penseremo quando sarà il momento», ha spiegato. «Molta gente me ne parla, inizia a entrarmi in testa, anche se Bormio in dicembre e Bormio in febbraio non sono certo la stessa cosa».

Lunga oltre 3 km e con impegnativi tratti in diagonale, la pista Stelvio è una delle più difficili del circuit, anche per via del dislivello di circa 1'000 metri, la sua pendenza media del 60% e il ghiaccio che la ricopre, specie in questo periodo dell'anno. Da notare che venerdì si sono fatti male anche l'italiano Pietro Zazzi – pure lui è stato portato via in elicottero – e il sangallese Josua Mettler, che è stato invece curato a bordo pista, ma ha poi preferito fare immediatamente ritorno in Svizzera a causa di preoccupanti dolori a un ginocchio.

Marco Odermatt ha dunque saggiamente preferito disputare una discesa d'allenamento molto prudente. «Purtroppo cose simili nel nostro sport succedono. Sarrazin prende le curve più strette di tutti gli altri, è vero, ma non è uno che va oltre i limiti».

Più polemico il francese Nils Allegre, che come altri atleti nel corso degli anni ha voluto far notare come a Bormio le piste siano da sempre preparate male: «Preparano tracciati da 40 anni, ma sanno soltanto presentare piste pericolose. Davvero non meriterebbero di ospitare le Olimpiadi quassù».