A Chamonix vince il norvegese, davanti a Zenhäusern (11.mo sul primo percorso) e a Simonet (addirittura 30.mo)
La Svizzera ha sfiorato una clamorosa doppietta nel secondo slalom di Chamonix. Alla fine, Ramon Zenhäusern e Sandro Simonet si sono dovuti inchinare alla superiorità di Henrik Kristoffersen. Il norvegese ha fatto la differenza sul primo tracciato, lungo il quale è stato il migliore di tutti. A differenza dei due elvetici, i quali si sono dovuti accontentare dell'undicesimo posto (il vallesano) e, addirittura, del trentesimo (il grigionese). Entrambi, sono stati superlativi nella seconda manche, chiusa ovviamente con i due migliori tempi (gli unici sotto il 47”). Simonet ha così conquistato addirittura 27 posizioni, meglio di quando aveva fatto sabato Luca Aerni, passato dalla 29ª alla 4ª posizione di una prova vinta dal francese Clément Noël davanti a Zenhäusern. Per il grigionese si tratta del miglior risultato della carriera (era fermo a un ottavo posto nel 2018 a Kranjska Gora).
Per il vallesano, invece, due secondi posti in altrettante gare rappresentano il miglior viatico in vista dei Mondiali di Cortina che inizieranno la prossima settimana.
Quella che si stava profilando all'orizzonte, sarebbe stata una doppietta di portata storica. Lo slalom rossocrociato, infatti, non festeggia più due suoi esponenti ai primi due posti di una prova di Coppa del mondo da Madonna di Campiglio 1978, quando a imporsi era stato Martial Donnet, davanti a Peter Lüscher.
Kristoffersen è stato l'unico a reggere il confronto sul secondo tracciato, per quanto abbia dovuto concedere 1”17 a Simonet sul tempo di manche. È comunque riuscito a conservare 0”28 nei confronti di Zenhäusern e 0”66 su Simonet per aggiudicarsi la 23ª vittoria in Coppa del mondo, la 19ª tra i paletti stretti. Tutti gli altri (Schwarz, Pinturault, Feller, Jakobsen...) non sono invece riusciti a confermare il vantaggio ottenuto nella prima discesa. E tra questi anche Luca Aerni, autore di una splendida prima prova (quarto tempo), ma retrocesso nella replica fino alla 17ª posizione. Da lui, comunque, segni di risveglio dopo un periodo decisamente avaro di risultati.
Sempre alla ricerca del tocco magico andato smarrito, Daniel Yule si è dovuto accontentare del 18º tempo finale, in una stagione che, per il momento, gli ha regalato ben poche soddisfazioni. Seconda discesa poco fortunata anche per Marc Rochat, 14º sul primo tracciato, ma scivolato in 21ª posizione.
Non hanno preso parte alla seconda prova, per contro, Loïc Meillard e Tanguy Nef, entrambi usciti sul percorso iniziale. Il vallesano di origine neocastellana è già sicuro di prendere parte ai Mondiali di Cortina, mentre il ginevrino, con i progressi di Aerni e Simonet, rischia il posto. Per i tecnici della Nazionale svizzera, comunque, con sei ragazzi in possesso dei criteri di selezione, scegliere il quartetto che si giocherà il titolo iridato dello slalom non sarà uno scherzo.