QATAR 2022

Alla fine la spunta l’Argentina, Olanda beffata dopo la rimonta

In avanti con Molina e Messi, l’Albiceleste si fa riprendere nel finale dalla doppietta di Weghorst. Dagli undici metri i ‘gauchos’ sono più precisi

9 dicembre 2022
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Nella prima semifinale del Mondiale non ci sarà il tanto atteso "clasico" con il Brasile, ma l’Argentina sarà presente. L’Albicelste ha superato ai rigori l’Olanda al termine di una partita per molti aspetti assurda, con il doppio vantaggio costruito dai sudamericani, la rimonta degli Oranje, con il gol del pareggio all’ultimo minuto su un clamoroso schema da calcio di punizione, il palo di Fernandez sul morire dei supplementari e la decisione ai calci di rigore, dove gli argentini sono stati più freddi e hanno avuto in Emiliano Martinez un portiere capace di fermare le prime due conclusioni avversarie. Per l’Olanda hanno sbagliato Van Dijk e Berghuis, mentre l’unico errore dell’Albiceleste è stato quello di Enzo Fernandez, per altro tra i migliori in campo. È dunque finita come nella semifinale del 2014, con la vittoria dagli undici metri di un’Argentina che si appresta ora a sfidare la Croazia per un posto nell’atto conclusivo.

Van Gaal ha schierato il suo undici con l’ormai tradizionale (e contestata dai tifosi) difesa a tre, la stessa scelta da Scaloni, anche per l’assenza di Di Maria (in panchina). Alle spalle delle due punte olandesi, l’interessantissimo duello tra Gakpo e Fernandez, due dei volti nuovi proposti da questo Mondiale.

Messi, assist da fantascienza

Nel primo quarto d’ora l’Argentina è più presente nel possesso palla e prova un paio di accelerazioni quando si accende la luce di Messi. Ma per la prima occasione è necessario attendere il 24’ con Bergwijn che combina nello stretto con Depay, ma strozza troppo la conclusione finita al lato.

L’Argentina si fa vedere al 32’ con un conclusione di De Paul servito da Mac Allister, ma il tiro è centrale e debole. Tre minuti dopo, la prima svolta, con Messi che prende palla e si inventa un passaggio stellare per l’inserimento di Molina, freddo nel battere Noppert in uscita. Al 40’ ci prova ancora Messi spalle alla porta, ma Aké non gli concede il sinistro e allora Leo va sul destro, ma la conclusione non impensierisce Noppert.

All’inizio della seconda frazione, Van Gaal inserisce Koopmeiners e Berghuis al posto di De Roon e Bergwijn, spostando Gakpo al fianco di Depay. L’Olanda prova a gestire il pallone, ma non trova mai la possibilità di mandare in verticale le punte. L’Argentina, dal canto suo, rallenta come d’abitudine e prova a ripartire quando Messi apre il gas. Al 63’ la Pulce conquista una punizione dal limite e la batte di persona, depositando il pallone sul tetto della porta di Noppert. Al 71’ la partita sembra decidersi. Acuña va sul fondo, rientra e Dumfries ci mette il piede per un fallo da rigore. Sul dischetto si presenta Messi che dopo aver sbagliato contro la Polonia, questa volta non fallisce e segna il suo decimo gol ai Mondiali (raggiunto Gabriel Omar Batistuta).

L’Olanda non ci sta e Van Gaal manda in campo i centimetri (in particolare Luuk de Jong e Weghorst e all’83’ riapre la contesa con un colpo di testa proprio di Weghorst che sorprende sia Lisandro Martinez (il difensore), sia Emiliano Martinez (il portiere). Galvanizzati dal gol, Van Dijk e compagni premono e vanno vicini al pareggio con un tiro di Berghuis che termina sull’esterno della rete.

All’88’ Paredes commette un brutto fallo su Aké e poi scaraventa il pallone contro la panchina olandese. Ne nasce una rissa generale che il direttore di gara punisce con un cartellino giallo per centrocampista dell’Albiceleste (in totale i gialli saranno 14, tutti a partire dal 43’).

Ma le emozioni non sono finite. Al 101’ l’Olanda pareggia, ancora con Weghorst, con uno schema su punizione che lascia a bocca aperta gli argentini. Un gol che manda tutti ai supplementari, dove nel primo tempo non succede nulla di particolare. L’Argentina prova a riprendere in mano la partita, ma non si crea grosse opportunità. Al 115’, però, sfiora il vantaggio con Lautaro Martinez che colpisce a botta sicura su servizio di Fernandez, ma centra in pieno Van Dijk. Un minuto dopo è lo stesso Fernandez a provarci dal limite, con palla deviata da Weghorst che va in corner appena sopra la traversa. Al 119’ ancora Lautaro si gira e batte a rete, Noppert devia con i pugni. Al 121’ clamorosa occasione con un tiro dal limite di Fernandez e palla che si stampa sul palo. È l’ultima opportunità per decidere la sfida prima dei calci di rigore, esercizio nel quale i sudamericani passano per la quinta volta in sei occasioni, mentre gli olandesi vengono fermati per la terza volta su quattro.