Szczesny il migliore di una Polonia che passa per il rotto della cuffia. Al Messico non basta il 2-1 sull’Arabia Saudita
Argentina e Polonia agli ottavi di finale, dove affronteranno rispettivamente Australia e Francia. Messico e Arabia Saudita a casa. Questo il verdetto dell’ultima giornata del gruppo C.
Se prima dell’inizio ci si poteva attendere una sfida mozzafiato tra un’Argentina in difficoltà nelle prime due partite e una Polonia che aveva a disposizione due risultati su tre, sul campo non c’è stata partita. La formazione di Lionel Scaloni ha disputato la miglior prestazione di questo Mondiale, tornando sui suoi livelli di rendimento abituali, mentre Lewandowski e compagni hanno totalmente rinunciato a giocare, un po’ per la netta superiorità avversaria, un po’ per cercare di preservare uno 0-0 che avrebbe regalato loro il primo posto di gruppo. L’Argentina ha subito preso in mano le redini del gioco e si è creata numerose occasioni per passare, tutte però rintuzzate dall’ottimo Szczesny. Il quale si è addirittura permesso il lusso di parare un rigore a Leo Messi (36’), rigore per altro assegnato dal Var per un fallo inesistente sulla stessa Pulce. Con Julian Alvaerz in attacco al posto di Lautaro Martinez, l’albiceleste ha trovato maggiore velocità di manovra e la giovane punta del Manchester City si è resa pericolosa in più di un’occasione. Sull’altro fronte, la Polonia ha abbandonato a sé stesso il povero Lewandowski, mai accompagnato dai compagni nemmeno quando una ripartenza sarebbe stata possibile.
Nella ripresa, la partita si è sbloccata immediatamente, con la girata di Mac Allister su traversone di Molina. La Polonia ha risposto soltanto con un colpo di testa di Glik su calcio fermo, prima del raddoppio dei sudamericani con Alvarez, ben imbucato da Fernandez. Era il 68’ e da lì in avanti, anche perché informati del risultato di 2-0 del Messico sull’Arabia Saudita, la Polonia ha smesso del tutto di giocare e ha tirato a campare con l’unico obiettivo di non subire altre reti e di non prendere cartellini gialli (la qualificazione si sarebbe potuta giocare al fairplay). L’Argentina non ne ha approfittato, abbassando il ritmo. Ciò nonostante non si è potuta esimere dal costruire altre palle gol, in particolare con Alvarez al 74’ (palla sull’esterno della rete), Laurato (ciabattata davanti a Szczesny all’80’) e Tagliafico (92’), con salvataggio sulla linea di Kiwior. L’Argentina ha dimostrato di essere più che viva, la Polonia ha ampiamente deluso.
Nell’altra partita, il Messico ci ha provato, è andato vicino alla qualifica con i gol di Martin (48’) e Chavez (53’), ma gli è mancato il terzo gol (o il terzo dell’Argentina) che gli consentisse di superare la Polonia nella differenza reti. Al 95’ ha poi subito il punto del 2-1 da Al-Dawsari.
Reti: 46’ Mac Allister 0-1. 68’ Alvarez 0-2.
Polonia: Szczesny; Cash, Glik, Kiwior, Bereszynski (72’ Jedrzejczyk); Bielik (62’ Szymanski), Krychowiak (83’ Piatek); Zielinski, Swiderski (46’ Skoras), Frankowski (46’ Kaminski); Lewandowski.
Argentina: Emiliano Martinez; Molina, Romero, Otamendi, Acuña (59’ Tagliafico); Mac Allister (83’ Almada), De Paul, Fernandez (79’ Pezzella); Di Maria (59’ Paredes), Messi, Alvarez (79’ Lautaro Martinez).
Arbitro: Makkelie (Olanda)
Note: 44’089 spettatori. Al 39’ Szczesny para un rigore di Messi. Ammoniti: 49’ Acuña. 78’ Krychowiak.
Reti: 48’ Martin 0-1. 53’ Chavez 0-2. 95’ Al-Dawsari 1-2
Arabia Saudita: Al-Owais; Al-Ghanam (88’ Bahebri), Al-Amri, Tambakti, Al-Bulaihi (37’ Sharahili); Al-Buraikan, Al-Hassan (46’ Madu), Abdulahamid, Al-Dawsari; Al-Shehri (62’ Al-Aboud), Kanno.
Messico: Ochoa; Sanchez (88’ Kevin Alvarez), Montes, Moreno, Gallardo; Edson Alvarez (88’ Mori), Chavez; Lozano, Pineda (77’ Rodriguez), Vega (46’ Antuna); Martin (77’ Jimenez).
Arbitro: Oliver (Inghilterra)
Note: 84’985 spettatori. Ammoniti: 16’ Edson Alvarez. 28’ Al-Shehri. 34’ Al-Hassan. 52’ Tambakti. 81’ Madu. 91’ Al-Amri. 97’ Bahebri.