Ennesimo quarto posto per la Svizzera ai Giochi di Parigi: nella Medal Race la vodese si è dovuta arrendere alla norvegese Line Flem Höst
Un altro, amarissimo quarto posto. Anche Maud Jayet chiude a un soffio dal podio, al termine della Medal Race della classe Ilca 6, sfiorando appena quella che sarebbe stata una medaglia storica per la Svizzera, che attende di metter piede su un podio olimpico da ben 56 anni.
La ventottenne di Lutry, ai suoi secondi Giochi dopo quelli di Tokyo – dove, nella medesima classe (che all'epoca ancora si chiamava Laser Radial), si era piazzata soltanto diciannovesima –, è costretta a cedere il posto sul podio alla norvegese Line Flem Höst, al termine della regata decisiva in cui la vodese è stata costretta ad assumersi qualche rischio, sapendo che per mettersi al collo il bronzo avrebbe dovuto chiudere tre posizioni davanti alla scandinava, rischi tuttavia non ripagati dalla fortuna, anche perché nel campo di regata il vento migliore non si trovava dalla sua parte, e così ha chiuso al settimo posto la cosiddetta Medal Race (dove i punti valevano doppio), mentre la sua rivale si è piazzata addirittura seconda.
Dopo che l'inarrestabile Marit Bouwmeester già dopo la decima era sicura di conquistare l'oro, sul podio con l'olandese e la norvegese è finita anche la campionessa del mondo, la danese Anne-Marie Rindom, che ha potuto brindare all'argento.