Il vento ballerino falsa la prova, ma molte nazioni non ci stanno. Intanto Maud Jayet deve pazientare, mentre Mermod e Siegenthaler vanno in finale
Il vento ballerino di Marsiglia continua a creare non pochi disagi ai velisti dell'Olimpiade francese. E se tra i protagonisti c’è chi deve armarsi di pazienza – come la vodese Maud Jayet, sempre in lizza per il podio nella classe Ilca 6, ma la Medal Race in cartellone ieri è stata riprogrammata per mercoledì –, c'è pure chi è costretto a vivere momenti surreali. Come Elena Lengwiler, la sangallese che è tra le ragazze meglio piazzate nella prova di Kitesurf, ma che ieri pomeriggio ha vissuto una situazione a dir poco incredibile: poco prima della partenza, un clamoroso salto di vento ha diviso sostanzialmente in due il campo di regata, permettendo soltanto a 8 ragazze su 20, quelle che avevano scelto il lato fortunato, per così dire, di prendere il via, mentre le altre si sono letteralmente piantate, e tra loro c'era anche l'elvetica. La cosa più incredibile, però, è che nonostante tutto i giudici hanno deciso di non interrompere la procedura di partenza, in una regata che s’è trasformata in una farsa. Naturalmente, contro la decisione dei giudici diverse nazioni hanno presentato protesto. Tuttavia, nel peggiore dei casi, Elena Lengwiler dopo la regata di ieri si troverebbe in sesta posizione, quindi ancora perfettamente in corsa per puntare a un posto sul podio.
Quanto a Yves Mermod e Maja Siegenthaler, la coppia elvetica impegnata nella classe 470 è riuscita ad assicurarsi un posto nella Medal Race, salendo oltretutto in sesta posizione grazie al successo in una delle due regate di ieri (nell'altra, invece, si sono piazzati noni). «Sono particolarmente felice della nostra forza mentale – racconta Maja Siegenthaler –. Siamo rilassati e facciamo sempre un passo alla volta, ecco spiegato il perché del nostro buon piazzamento».