Parigi 2024

Parigi2024, la cerimonia e la politica: ‘orgoglio’ o ‘vergogna’

A far discutere soprattutto lo show della cantante franco-maliana Aya Nakamura definita da Le Pen "poco rappresentativa" della Francia e le drag queens

I cinque cerchi che dividono
(Keystone)
27 luglio 2024
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Mondo politico francese spaccato dopo la cerimonia d'apertura dei Giochi olimpici, "orgoglio" e "schiaffo agli oscurantisti" per la sinistra, che esalta gli aspetti "inclusivi" dello show sulla Senna, "vergogna" e "esaltazione del woke" per la destra e l'estrema destra.

A far discutere, soprattutto le prestazioni della cantante franco-maliana Aya Nakamura, la cui scelta era stata contestata da Marine Le Pen fin dall'inizio in quanto "poco rappresentativa" della Francia, e delle drag queens protagoniste dell'Ultima Cena.

Namakura, la cantante francofona più ascoltata nel mondo, non soltanto ha avuto grande successo, ma ha cantato accompagnata dalla musica più "francese" che si possa immaginare, quella dei musicisti della Guardia Repubblicana in uniforme, davanti all'Accademia francese. Una provocazione, forse, che la sinistra de La France Insoumise e dei socialisti loda per aver celebrato "i valori della libertà, dell'eguaglianza e della fraternità ai quali sono stati aggiunti ‘sorellanza’, parità e inclusione". In quella che viene interpretata dalla gauche come "la risposta migliore alla crescita del fascismo e dell'estrema destra, uno schiaffo agli oscurantisti".

Destra ed estrema destra all'attacco, invece, non solo delle drag queen dell'Ultima Cena, ma del cantante quasi nudo Philippe Katerine o della modella trans: per la senatrice Républicains Valérie Boyer, si è trattato di "una visione della nostra storia che cerca di ridicolizzare i cristiani". Il portavoce del Rassemblement National, Julien Odoul, ha parlato di "vergogna" per l'apertura dei Giochi, definendola "un saccheggio della cultura francese". Marion Maréchal, nipote di Marine Le Pen, ha denunciato i "J-Woke 2024" con un gioco di parole fra "giochi" e "woke": "sappiate - ha aggiunto - che non è la Francia che parla ma una minoranza di sinistra pronta a qualsiasi provocazione". Nessun commento da parte di Marine Le Pen, che si è limitata ad un "in bocca al lupo" a tutti gli atleti francesi.