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Si taglia un dito per andare ai Giochi

Dopo un infortunio, l'australiano Dawson costretto a scegliere tra l'amputazione e la ricostruzione della falange: per motivi di tempo, ha scelto la prima

Questo sì, che è essere eroi
(Keystone)
26 luglio 2024
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Non basta allenarsi duramente e avere talento. A volte per andare alle Olimpiadi bisogna anche spingersi oltre, al punto da prendere decisioni a dir poco sofferte. È il caso del giocatore australiano di hockey su prato Matt Dawson, che ha scelto di farsi amputare parte del dito per poter prender parte ai Giochi. Il 33enne si era infortunato l’anulare della mano destra dopo essere stato colpito da una bastonata in allenamento, appena due settimane prima di rappresentare l'Australia a Parigi, in quella che sarebbe stata la sua terza apparizione olimpica.

Una botta davvero violenta, tanto da avergli quasi completamente reciso la parte superiore del dito, mettendo a repentaglio i suoi sogni olimpici. «È stato piuttosto significativo quell’infortunio: quando le persone intorno a te lo vedono e non dicono niente, allora capisci che è piuttosto grave – ha raccontato Dawson alla Cnn –. Da lì in poi le cose sono andate davvero rapidamente, e tutto quello che ricordo è che qualcuno ha detto: ‘Dobbiamo vedere un chirurgo plastico’».

Al due volte olimpionico sono state date due opzioni: i chirurghi avrebbero potuto provare a ricostruirgli il dito inserendovi un filo metallico, il che avrebbe significato quattro-sei mesi di riposo per riprendersi completamente e perdere le Olimpiadi, oppure avrebbero potuto rimuovere la parte interessata del dito. Dawson, che faceva parte della Nazionale vincitrice della medaglia d’argento a Tokyo 2020, ha optato per la seconda opzione e si è amputato la parte interessata del dito per assicurarsi un’altra possibilità di gloria olimpica. Così, quest’oggi, potrà unirsi ai cosiddetti Kookaburras per affrontare l’Argentina ai Giochi parigini, appena nove giorni dopo il brutto infortunio.