Parigi 2024

Olimpiadi invernali, le Alpi francesi rischiano di aspettare

Il Cio deve esprimesi sulle candidature (uniche) per le edizioni invernali dei Giochi del 2030 e del 2034 e sull'apertura agli e-sport

Il presidente del Cio Thomas Bach
(Keystone)
22 luglio 2024
|

Prima apparizione degli e-sport in Arabia Saudita e Olimpiadi invernali del 2034 a Salt Lake City: a Parigi, martedì e mercoledì il Comitato olimpico internazionale si chinerà su alcuni temi di peso concernenti il suo futuro prossimo. E dovrà pure farlo sul dossier delle Olimpiadi del 2030, sulla cui organizzazione incombono le nubi grigie rappresentate dalla crisi politica francese.

A tre giorni dalla cerimonia d'apertura sulla Senna, la 142esima sessione inizierà però per forza di cose con un elogio a Parigi 2024, i primi Giochi che vanno in scena in una ritrovata normalità, dopo due edizioni adombrate dalla crisi sanitaria mondiale. «Parigi è pronta – aveva assicurato a metà giugno il presidente del Cio Thomas Bach, vantando «un entusiasmo palpabile nella Ville Lumière», tra «spettacolari sedi» delle competizioni e anelli olimpici appesi alla Tour Eiffel. E se gli ultimi preparativi stanno impegnando a pieno regime organizzatori e forze di sicurezza, per il Cio il grosso del lavoro è già stato fatto: ora si tratta di «riunire il mondo» dopo due anni scanditi dalle minacce di esclusione e boicottaggi.

Mercoledì, i membri dei Cio dovranno dunque guardare già avanti, e pensare al futuro. E in particolare dovranno assegnare l'organizzazione delle Olimpidi invernali del 2030 e del 2034, per le quali sono candidate (uniche) le Alpi francesi rispettivamente Salt Lake City. Ma se la designazione della capitale dell'Utah, già sede dei Giochi nel 2002, dovrebbe andare come una lettera alla posta, «la situazione politica rende le cose un po' più complicate» per il dossier francese, riconosce il portavoce del Cio Mark Adams.

In assenza di un governo a pieno titolo, la Francia non è stata in grado di fornire un documento richiesto dall'organizzazione olimpica: la garanzia dell'effettiva organizzazione dei Giochi, che deve essere firmata dal primo ministro. L'organismo olimpico potrebbe quindi rinviare il voto, ad esempio convocando una sessione straordinaria in autunno, non appena le garanzie francesi saranno nelle sue mani.

Arabia Saudita, l'orco sportivo

Potenza emergente dello sport mondiale, martedì l'Arabia Saudita dovrebbe invece aggiudicarsi ufficialmente l'organizzazione dei primi Giochi olimpici di e-sport, che inizieranno nel 2025. Anche se la frequenza di questa nuova competizione – separata dai Giochi tradizionali – non è ancora nota, negli scorsi giorni il Cio aveva già reso noto che l'evento sarà proposto nella medesima sede fino al 2037: una partnership senza precedenti nella storia delle Olimpiadi.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔