Hockey

Missione compiuta: l'Ambrì batte il Bienne e lo passa

Trascinati soprattutto dalla prima linea e dagli special team, i biancoblù vincono la sfida da non perdere e fanno un passo forse decisivo verso i play-in

Scambio di vedute tra Grossmann e Landry
(Keystone)
22 febbraio 2025
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È un altro match da sei punti per l’Ambrì di Luca Cereda, che ritrova il ghiaccio di casa dopo la sconfitta della sera prima a Ginevra, ospitando un Bienne che, tra l’altro, in trasferta ha perso dodici delle sue ultime tredici partite. Per l’occasione, il coach biancoblù decide di piazzare fra i pali della gabbia il finlandese Juvonen, togliendo dal lineup un Curran che l’altra sera aveva perso un disco sanguinoso nel terzo, offrendo su un piatto d’argento a Pouliot il disco del 4-2. Torna invece in formazione Zwerger, del tutto ripresosi dall’influenza.

All’inizio, almeno, la partita è bloccata, con le due squadre che pattinano tanto e cercano di chiudere ogni spazio, tanto che per vedere il primo vero tiro in porta bisogna attendere l’ottavo minuto, dopo un disco riconquistato dai biancoblù e sparato in porta da Landry, che però non riesce a sorprendere Säteri. Il primo grosso pericolo, però, lo corre Juvonen, un minuto dopo, che in extremis riesce ad allungarsi, bloccando un tocco da sotto misura di Sallinen su assist di Hofer. Al decimo, però, vengono i brividi anche a Säteri, dopo un disco perso da Dionisio nel terzo, con Miles Müller che prova la finta ma non riesce a chiuderla. In ogni caso, adesso è l’Ambrì ad avere il ‘momentum’, e sull’azione successiva Tanner è costretto a fermare fallosamente Kostner per rimediare a un suo precedente errore, offrendo ai biancoblù il primo powerplay di serata: a Kubalik e al suo micidiale tiro bastano cinque secondi per approfittarne, con un ‘one timer’ sotto la traversa che non lascia scampo al portiere giallorosso. Al Bienne, però, bastano un paio di minuti per riaprire il match, per colpa di un errore di De Luca nel proprio terzo, con un pericolosissimo puck messo nel mezzo dove non c’è nessuno, se non Yanik Burren, che trova il modo di superare Juvonen con un preciso polsino. Un vero peccato, perché nel primo tempo sono i biancoblù quelli più attivi ma anche pericolosi, e infatti dei due portieri è senz’altro Säteri quello più impegnato.

Il secondo tempo si apre con una clamorosa discesa di Tim Heed, che s’improvvisa attaccante e approfittando della passività della difesa ospite s’infila indisturbato nel terzo, in un’azione che avrebbe il peso del secondo gol, e invece l’Ambrì non riesce a sfuttarla, con Dionicio che prova a metterci una pezza assestando una bastonata, beccandosi naturalmente due minuti di penalità: a differenza della prima occasione, però, il secondo powerplay biancoblù non raccoglie i frutti sperati. L’impressione è che su un fronte come sull’altro ci sia parecchia tensione, all’origine dei parecchi dischi persi per strada. Delle due squadre, tuttavia, quella che desta l’impressione migliore è senz’altro l’Ambrì, che trova il modo di tornare in vantaggio al 28’30’’, dopo un’azione di sfondamento di Virtanen, fermato con un fallo d’emergenza di Zryd: gli arbitri, naturalmente, decretano il rigore, che Maillet trasforma con una finta che lascia Säteri di sasso. La partita è tutto fuorché intensa, e con il passare del tempo il Bienne prova ad aumentare la propria aggressività, finendo però soltanto col beccarsi un’altra penalità, sul conto di Sablatnig, che va a caricare alla balaustra De Luca quando il disco ormai lontano: è il preludio al terzo gol ticinese, con DiDomenico che trova l’angolino alto alla sinistra di Säteri, sfruttando l’ottimo lavoro di Bürgler, che copre la visuale al portiere finlandese transitandogli davanti all’ultimo.

Al ritorno in pista dopo la seconda pausa, i primi a rendersi minacciosi sono gli ospiti, con Greco che scippa il puck a Terraneo in zona offensiva, ma Juvonen chiude bene l'angolo. La prima opportunità ticinese, invece, arriva al quarto minuto, grazie all'insistenza di Miles Müller, che difende ottimamente il disco in zona offensiva e poi serve l'accorrente Virtanen, che però non trova la porta. Cosa, invece, che riesce a Dario Wütrich al 45'41‘’, al termine di un'altra ripartenza, stavolta imbastita da Zwerger, con il difensore che arma il tiro e batte imparabilmente Säteri, festeggiando oltretutto il primissimo gol della carriera nella massima lega. È quella la rete che, in pratica, chiude la partita in anticipo, anche se il Bienne nella seconda parte del periodo proverà naturalmente a spingere, senza tuttavia riuscire a rimettere in discussioni le sorti del confronto. Anzi, saranno i biancoblù a trovare anche una quinta segnatura, di nuovo in powerplay, al 56'14‘’ con una sberla dalla distanza di Heed, prima dell'inutile terzo gol ospite, dell'americano Greco, al 56'44‘’.

Ambrì Piotta - Bienne (1-1 2-0 2-1) 5-2
Reti: 11'39‘’ Kubalik (DiDomenico/esp. Tanner) 1-0. 14'03‘’ Burren 1-1. 28'30‘’ Maillet (rigore) 2-1. 39'08‘’ DiDomenico (esp. Sablatnig) 3-1. 45'41‘’ Wüthrich (Zwerger, DiDomenico) 4-1. 56'14‘’Heed (Kubalik, Maillet/esp. Nicolas Müller) 5-1. 56'44‘’ Greco (Kneubuehler) 5-2.
Ambrì Piotta: Juvonen; Heed, Zgraggen; Virtanen, Terraneo; Isacco Dotti, Wüthrich; Kubalik, Maillet, DiDomenico; Bürgler, Heim, Miles Müller; De Luca, Landry, Pestoni; Kosnter, Grassi, Zwerger.
Bienne: Säteri; Burren, Grossmann; Blessing, Yakovenko; Dionicio, Zryd; Christe; Hofer, Andersson, Sallinen; Neuenschwander, Christen, Rajala; Kneubuehler, Nicolas Müller, Greco; Sablatnig, Tanner, Bachofner.
Arbitri: Kaukokari (Fin), Mollard; Obwegeser, Gnemmi.
Note: 6'645 spettatori. Penalità: 3 x 2‘ contro l'Ambrì Piotta; 8 x 2’ contro il Bienne. Tiri in porta: 36-35 (17-6, 14-13, 5-16). Al 28'30‘’ rigore assegnato all'Ambrì per fallo d'emergenza di Zryd su Virtanen. Ambrì senza Curran, Fadani, Muggli, Hedlund e Pezzullo (tutti in soprannumero); Bienne privo di Cunti, Bärtschi, Stampfli, Lööv, Haas (tutti infortunati) ed Heponiemi (straniero in soprannumero). Premiati a fine partita, quali migliori giocatori in pista, Dario Wüthrich e Yanik Burren.