Nonostante qualche momento delicato nel finale di primo tempo e nella prima parte del secondo, gli elvetici non tremano all'esordio sul ghiaccio di Praga
È un inizio convincente quello della Nazionale, che tiene a battesimo il Mondiale in Repubblica Ceca affrontando la Norvegia sul ghiaccio di Praga. E non appena cominciano le ostilità in pista, i rossocrociati provano subito a schiacciare nel suo terzo la formazione di Tobias Johansson, facendo ben presto capire ai loro avversari chi comanda. La prima ad andare vicina al vantaggio, al terzo cambio, è la linea dello Zugo, che arriva a un niente dall'1-0 con Herzog, dopo un primo tentativo di Senteler. La prima presenza offensiva degli scandinavi arriva solo al quarto minuto, quando il difensore Kasastul impegna per la prima volta Genoni. Lo stesso Kasastul al settimo minuto è poi costretto ad accomodarsi in panchina per una trattenuta, così gli elvetici per la prima volta possono saggiare la qualità del proprio powerplay, ma nonostante un buon possesso del disco i due quintetti non riescono a rendersi pericolosi. All’11’04’’, però, arriva il primo gol rossocrociato al Mondiale: lo segna Sven Andrighetto, lanciato dalla retrovia dal Loeffel, con Niederreiter che riesce a creare un po’ di spazio all’attaccante dello Zurigo, il cui preciso tiro nel “sette” non lascia scampo al portiere Arntzen. Il primo momento di preoccupazione, invece, arriva al quattordicesimo minuto, quando il monumentale Martinsen va a collidere con il povero Siegenthaler che non lo vede arrivare, e il difensore dei New Jersey Devils frana al suolo, prima di riguadagnare la panchina con qualche difficoltà. Ma per i rossocrociati il secondo momento di preoccupazione capita subito dopo, quando Vikingstad trova il modo di pareggiare il conto al 14’53’’, con gli svizzeri che si fanno trovare sorpresi nel settore difensivo, e il ventiquattrenne che gioca in Germania, nella Del, riesce a bucare Genoni al terzo tiro in porta. Se nel finale di tempo la Svizzera tira un sospiro di sollievo visto che Siegenthaler riappare sul ghiaccio come se niente fosse, negli ultimi minuti prima della pausa sono ancora gli scandinavi a farsi vedere, con i soliti Zuccarello e Thoresen che fanno venire i brividi alla retrovia elvetica.
Quando le due squadre rientrano dagli spogliatoi, la Svizzera non ha più lo stesso impatto sul match rispetto all’avvio di confronto. Tanto che bisogna attendere il terzo minuto per assistere alla prima conclusione, partita dal bastone di Bertschy, il tredicesimo attaccante. Il secondo tentativo, però, è quello buono: buon momento di pressione degli uomini di ‘Fischi’ che precede un gran polsino dalla distanza di Romain Loeffel, sul quale Arntzen non può arrivare: infatti il puck s’infila in rete dopo aver toccato il palo, per il punto del 2-1 al 24’12’’. Una scena simile si ripete quattro minuti più tardi: nuova puntata in profondità della Svizzera, con Josi che porta a spasso il disco (e un paio di avversari) dietro la gabbia e poi lo smista a Senteler, con l’attaccante dello Zugo che, pur non tirando come avrebbe voluto, dallo slot riesce a infilare tra i gambali uno Jonas Arntzen che nell’occasione si fa trovare sorpreso, per il gol del 3-1 al 28’09’’. E poco dopo un aggancio di Vikingstad costringe per la seconda volta la Norvegia a restare in quattro sul ghiaccio, ma anche in quell’occasione nonostante alcuni buoni tentativi il gol non arriva. Poco male, visto che al cambio dopo i rossocrociati passano anche una quarta volta: passaggio suicida in uscita di terzo da parte di Hansen, con Haas che capisce tutto e serve Scherwey, che al secondo tentativo realizza il 4-1 al 33’30’’.
A quel punto, la partita sostanzialmente è decisa. Con il pubblico della O2 Arena che nel terzo tempo si diverte con la ‘ola’, mentre – pur divertendosi un po’ meno – Simion e compagni si accontentano di gestire il congruo vantaggio sino alla sirena finale. Con gli elvetici che gestiscono le operazioni e al 46'28" riescono anche a superare la prima situazione di inferiorità numerica, quando Hischier si fa buttar fuori per bastone alto. E, anzi, al rientro in pista del capitano dei New Jersey Devils, Bertschy si ritrova lanciatissimo tutto solo davanti ad Arntzen, che riesce però a evitare di subire una quinta rete. Alla fine, però, gli uomini di ‘Fischi’ riusciranno comunque a fare cinquina, grazie al tocco di Niederreiter al 51'56", in superiorità numerica, durante una penalità sul conto di Steen. Con gli scandinavi che nel finale riusciranno però ad addolcire un po’ la pillola, con un gol in powerplay di Brandsegg-Nygard (fuori Kurashev), al 58'56".
Svizzera - Norvegia (1-1 3-0 1-1) 5-2
Reti: 11'04" Andrighetto (Niederreiter, Loeffel) 1-0. 1453" Vikingstad (Thoresen, Johannesen) 1-1. 24'12" Loeffel (Siegenthaler, Jäger) 2-1. 28'09" Senteler (Josi, Simion) 3-1. 33'30" Scherwey (Haas) 4-1. 51'56" Niederreiter (Ambühl, Kurashev/esp. Steen) 5-1. 58'56" Brandsegg-Nygard (Thoresen, Zuccarello/esp. Kurashev) 5-2.
Svizzera: Genoni; Glauser, Josi; Loeffel, Siegenthaler; Kukan, Marti; Fora; Thürkauf, Hischier, Kurashev; Niederreiter, Jäger, Andrighetto; Simion, Senteler, Herzog; Scherwey, Haas, Ambühl; Bertschy.
Norvegia: Arntzen; Johannesen, Solberg; Hansen, Norstebo; Krogdahl, Kaasastul; Engebraten; Salsten, Zuccarello, Thoresen; Olsen, Berg-Paulsen, Vikingstad; Steen, Versteheim, Brandsegg-Nygard; Ostrem-Salsten, Ronnild, Martinsen; Trettenes.
Arbitri: Brander (Fin), Holm (Sve); Gustafson (Usa), Hofer (Ger).
Note: O2 Arena, 16'617 spettatori. Penalità: 3 x 2’ contro entrambe le squadre. Tiri in porta: 40-15 (15-5, 13-5, 12-5). Svizzera senza Schmid (in soprannumero), Bader e Jung (non ancora iscritti nel contingente). Al 58'46" traversa di Brandsegg-Nygard. Premiati a fine partita, quali migliori giocatori in pista, Nino Niederreiter e Mats Zuccarello.
Girone A: Svizzera-Norvegia 5-2, Repubblica Ceca-Finlandia d.r. 1-0. Classifica: 1. Svizzera 1/3; 2. Repubblica Ceca 1/2; 3. Canada, Gran Bretagna, Austria e Danimarca 0/0; 7. Finlandia 1/1. 8. Norvegia 1/0.
Girone B: Slovacchia-Germania 4-6, Svezia-Stati Uniti 5-2. Classifica: 1. Svezia e Germania 1/3; 2. Francia, Kazakistan, Polonia e Lettonia 0/0; 8. Stati Uniti e Slovacchia 1/0.