In vantaggio grazie alle reti di Fiala e Niederreiter, i rossocrociati si fanno rimontare da Tavares a 2' dalla fine, poi la decide Andrighetto ai rigori
Un'ora mezza dopo la scorpacciata di emozioni in Repubblica Ceca-Svezia, che regala a Kubalik e compagni l'accesso alla finalissima di domenica, tocca a Canada e Svizzera scendere in pista per giocarsi il secondo ticket a disposizione per l'ultimo atto. E non appena si comincia, Simion, Fora e compagni si mettono subito a premere con la prima linea, anche se pure quella di Scherwey, Ambühl e Haas riesce ad arrivare fin davanti a Binnington. Le due squadre sembrano nervose, ed è normale visto che in palio c’è la finale, ed entrambe fanno molta attenzione a non concedere nulla. Finché, al 5’54’’, arriva la prima occasione in powerplay ed è per i rossocrociati, quando Tanev colpisce con una bastonata in faccia Glauser. La pressione del box canadese è fortissima, ed è difficile crearsi tempo e spazio, ma poi Josi, Niederreiter e Fiala riescono a insidiare Binnington, anche se il portiere dei St. Louis Blues riesce a cavarsela.
In ogni caso, i rossocrociati offrono davvero un’ottima impressione, coprendo i varchi e sporcando ogni tentativo di tiro degli avversari. E in più lavora e fa gioco, mostrando senz’altro le cose migliori, e al 13’07’’ ha una seconda occasione in powerplay, e quei due minuti per uno sgambetto di McCann dopo un’ottima opportunità in 2 contro 1 di Hischier sono uno spettacolo: tanta pressione canadese sul portatore del disco, ma quando entra in pista il secondo quintetto Andrighetto e Simion arrivano a un soffio dal vantaggio, ma poco dopo i rossocrociati perdono il disco, e l’incredulo Tanev si presenta tutto solo davanti a Genoni, che compie il miracolo. La superiorità numerica poi prosegue, e al 15’06’’ arriva anche il gol. Di chi? Di Kevin Fiala naturalmente, il cui slap al volo su servizio di Loeffel buca l’incolpevole Binnington, trovando addirittura il suo settimo gol del mondiale.
La Svizzera è determinata, grintosa, pericolosa, e al 16’57’’ Ambühl si guadagna un’altra superiorità numerica, dopo essere stato fermato fallosamente da Oleksiak. E anche in quell’occasione gli elvetici colpiscono: scambio Josi-Fiala, e la bordata del capitano dei Nashville Predators viene toccato imparabilmente da Niederreiter davanti a Binnigton, costretto nuovamente a capitolare al 17’16’’. A quel punto, la squadra di Tourigny prova a reagire rabbiosamente nel finale di tempo, ma gli elvetici resistono molto bene, chiudendo in vantaggio un primo tempo esemplare, con un bilancio di 17 tiri a 7 naturalmente un po’ gonfiato dalle tre superiorità numeriche, ma al di là delle occasioni è indubbiamente la squadra di Patrick Fischer a mostrare le cose migliori.
Nel secondo tempo, c’è da scommetterci, Tavares e compagni le proveranno tutte per reagire, ma proprio il capitano dei canadesi al 23’24’’ si fa buttar fuori per un abbraccio un po’ prolungato nei confronti di Ambühl, che guadagna così la sua seconda superiorità numerica. La Svizzera spinge soprattutto con Hischier e Fiala, ma nuovamente Loeffel gestisce male un puck sulla blu offensiva, regalando a Mercer che si presenta nuovamente tutto solo davanti a Genoni, ma dopo la finta il puck non trova la porta. Graziati nell’occasione, poco dopo i rossocrociati si ritrovano sul ghiaccio per la prima volta in quattro, dopo un crosscheck fischiato a Siegenthaler. In quei due minuti il boxplay rossocrociato lavora benissimo, giocando con calma e serenità davanti a un Genoni che sembra davvero tranquillo. Il Canada però non molla il piede dal gas, e al 31’44’’ si guadagna un’altra superiorità numerica, per un aggancio di Loeffel a Dubois. Il boxplay ancora una volta è davvero molto efficace, ma i nordamericani il gol lo trovano comunque un minutino dopo, quando Brandon Tanev in qualche modo riesce a toccare il disco in mischia alle spalle di Genoni. Come nel primo periodo, anche il finale del secondo tempo è di sofferenza per i rossocrociati, che però tengono la pista in maniera esemplare, difendendo il gol di margine fino alla seconda pausa.
Al ritorno in pista, gli uomini di Tourigny si rimettono a premere, e Genoni è subito costretto a superarsi per sbarrare la strada a Hagel. Poi è McBain a provarci, e Hischier all'ultimo riesce a disturbarlo. I nordamericani spingono parecchio, e al 45‘ Thürkauf finisce a sua volta in panchina per un crosscheck: sacrificio, tanto sacrificio e alla fine anche quella situazione delicata Kukan e compagni riescono a superarla. Ma l'impressione è che da lì al sessantesimo sarà una sofferenza. Anche se la prima volta che s'affacciano in zona offensiva Fiala e compagni fanno venire i brividi agli avversari, con Parayko che è costretto a un tuffo miracoloso davanti al sangallese dei Los Angeles Kings, che sfiora il terzo gol. In quell'azione però i rossocrociati si guadagnano almeno una superiorità numerica, per un'ostruzione di McBain, ma in quei 120 secondi non succede nulla di significativo. La pressione è asfissiante, la Svizzera gioca praticamente in apnea, e Genoni a tre minuti e mezzo dalla fine compie un mezzo miracolo su Nick Paul. Poi, a 3'06‘’ dal sessantesimo Ambühl deve accomodarsi fuori per un disco saltellante buttato in tribuna, e così il finale da difficile si fa drammatico, e a due minuti dal termine il Canada trova il pareggio, con Tavares che buca Genoni tra i gambali. E non è tutto: a 38 secondi dall'overtime i rossocrociati si beccano pure due minuti per ritardo di gioco, facendo un gran favore agli avversari, che possono chiudere a 5 contro 4 e poi cominciare il supplementare in powerplay per 1'22‘’. A conti fatti, gli elvetici superano brillantemente il momento durissimo. Poi il momento duro arriva per i nordamericani, che a loro volta si fanno trovare sul ghiaccio in 5 quando si sta giocando a 4 contro 4: così l'occasione immancabile è per la Svizzera, ma Tavares e compagni si difendono con i denti e salvano il 2-2. La tensione è palpabile e nessuno vuole sbagliare. Fiala e compagni alla fine hanno le occasioni migliori, ma i risultato non cambia più.
Così si deve andare ai rigori, dove trasformano Bedard e Fiala, prima del bellissimo di Andrighetto che decide tutto, anche se buona parte del merito va attribuita anche all'incredibile solidità di un Leonardo Genoni a dir poco perfetto.
Canada - Svizzera (0-2 1-0 1-0 0-0; 0-1) d.r. 2-3
Reti: 15'06‘’ Fiala (Loeffel, Andrighetto/esp. McCann) 0-1. 17'16‘’ Niederreiter (Josi, Fiala/esp. Oleksiak) 0-2. 34'07’‘ Tanev (Zellweger, Dubois) 1-2. 57'53’‘ Tavares (Bedard, Power/esp. Ambühl) 2-2. Rigori: Bedard 1-0, Senteler -; Dubois -, Fiala 1-1; Severson -, Loeffel -; Power -, Andrighetto 1-2; Cozens -.
Canada: Binnington; Parayko, Power; Oleksiak, Byram; Severson, Guhle; Zellweger; Mercer, McBain, Tanev; Guenther, Paul, McCann; Dubois, Tavares, Hagel; Mangiapane, Cozens, Bunting; Bedard.
Svizzera: Genoni; Glauser, Josi; Kukan, Siegenthaler; Marti, Loeffel; Fora, Jung; Niederreiter, Hischier, Fiala; Bertschy, Thürkauf, Andrighetto; Simion, Senteler, Herzog; Ambühl, Haas, Scherwey.
Arbitri: Holm (Sve), Hribik (Cec); Lundgren (Sve), Spur (Cec).
Note: 11'159 spettatori. Penalità: 6 x 2’ contro il Canada; 5 x 2‘ contro la Svizzera. Tiri in porta: 44-30 (7-17, 13-6, 20-4, 3-3). Svizzera senza Kurashev, Berra, Jäger (tutti in soprannumero) e Bader (non iscritti nel contingente). Al 58'13‘’ timeout chiesto dalla Svizzera. Premiati a fine partita, quali migliori giocatori in pista, John Tavares e Leonardo Genoni.