Hockey

La Svizzera torna in semifinale: sfiderà il Canada

Una doppietta di Bertschy e 1 gol di Hischier contro la sola rete di Kahun: gli elvetici sconfiggono la loro bestia nera e si guadagnano il penultimo atto

Con i canadesi gli elvetici hanno un conto da regolare
(Keystone)
23 maggio 2024
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Stavolta la Germania è domata. Con due reti nel primo tempo e una a una manciata di secondi dalla terza sirena, gli elvetici restituiscono ai tedeschi lo sgarbo dell'anno scorso e, soprattutto, mantengono intatto il loro sogno di mettersi al collo una medaglia a questi Mondiali: finisce 3-1.

È una Svizzera che pigia subito il pedale sull'acceleratore quella che scende sul ghiaccio a Ostrava nei primi venti minuti della sfida con i tedeschi. Spinti da una superiorità numerica che trovano dopo appena 13 secondi, gli uomini di Patrick Fischer si installano stabilmente nel loro settore offensivo, provando a scardinare la porta difesa da Grubauer con i vari Josi e Hischier. La Germania, nei minuti iniziali, ci prova mettendo dischi sullo slot dalla lunga distanza, ma la difesa rossocrociata sembra ben piazzata e lascia pochi varchi agli attaccanti avversari. Quando Ambühl si fa espellere per uno sgambetto alle assi, gli uomini di Harold Kreis provano pure loro a installarsi dalle parti di Genoni. E ci riescono anche, sbilanciandosi però pericolosamente in avanti. Un primo campanello d'allarme per loro lo suonano Thürkauf e Bertschy, che sfuggono a Reichel e Wissmann e si presentano davanti a Grubauer, ma all'ultimo il 30enne del Friborgo non riesce ad agganciare il disco messo sotto porta dal bianconero. Scampato un pericolo sul fronte opposto, con una deviazione di Fora neutralizzata dai pronti riflessi di Genoni, è Bertschy a inscenare il break. La sua cavalcata da metà pista si chiude con una staffilata che trasforma il puck come una pallina del flipper: prima colpisce la spalla del portiere, poi l'asta, e infine si deposita in fondo alla rete: 1-0 (in shorthand) al 7'22". Nemmeno due minuti più tardi Thürkauf arma il bolide dalla lunga distanza che va a colpire il palo. I tedeschi non sembrano trovare le giuste argomentazioni per arginare il dirompente avvio della Svizzera, che al 16'28" passa una seconda volta. Segna Hischier, al termine di un'azione offensiva da manuale. Il primo tempo si chiude così con la Svizzera in doppio (meritato) vantaggio.

Forte di un uomo di movimento in più per la penalità rimediata dai tedeschi sul finale del primo tempo, la Svizzera inizia quello centrale spingendo a fondo. In coda al powerplay è ancora Bertschy a farsi notare, liberandosi dalla guardia dei difensori avversari per tentare il tiro, che però si spegne sui gambali di Grubauer. Un'altra penalità sul conto dei tedeschi permette a Fora e compagni di guadagnare altro prezioso tempo e, soprattutto, di controllare in tutta tranquillità questa fase del confronto. Haas, ottimamente imbeccato da Scherwey, poco prima di metà partita ha pure lui l'opportunità di rimpinguare il bottino dei suoi, ma Grubauer ci mette la provvidenziale pezza, tenendo in partita la Germania. Una Germania che poi, al 31'38" dimezza lo scarto con la sua arma più micidiale: il powerplay. Glauser si fa punire per uno sgambetto ai danni di Peterka, e ai tedeschi bastano appena 4 secondi per trovare il gol: ingaggio vinto da Stachowiak, passaggio a Kahun e precisa staffilata che s'infila alle spalle di Genoni. Il gol muta un po' le coordinate della partita, con i tedeschi che a quel punto moltiplicano gli sforzi per riequilibrare il punteggio. Un errore al cambio della Svizzera regala alla Germania un'ulteriore superiorità numerica, che si traduce in altri due interi minuti sulla difensiva. A meno di 120 secondi dalla seconda sirena è ancora Kahun a far correre i brividi lungo la schiena di Genoni, quando il suo tiro va a spegnersi sul palo. Si resta sul 2-1 per la Svizzera, risultato che resiste fino alla seconda pausa, anche perché Senteler, dopo un tiro di Kukan, infila sì il disco alle spalle del portiere avversario, ma (abbondantemente) oltre il tempo limite. Cosa che per il numero 11 dei rossocrociati si traduce in una penalità per comportamento antisportivo, costringendo la Svizzera a iniziare il terzo tempo con l'uomo in meno.

Il powerplay tedesco non trova però pertugi in cui infilarsi, e così si resta sul parziale maturato nel periodo centrale. Passano i secondi, poi anche i minuti, ma il punteggio non cambia, con una Svizzera che sembra in grado di gestire senza troppi patemi d'animo quel gol di vantaggio che basta e avanza per staccare il biglietto per il penultimo atto di questi Mondiali. A crearsi le occasioni migliori sono anzi proprio gli uomini di Fischer, consapevoli che un gol spegnerebbe a quel punto in modo forse definitivo le velleità degli avversari. La Germania però tutt'altro che doma, e a una decina abbondante di minuti da quella che potrebbe essere la sua eliminazione pesca nelle sue riserve di energia per ridare tono alla sua manovra. In cattedra ci salgono allora i difensori elvetici, capaci di addizionare tiri bloccati su tiri bloccati. E se non sono loro a bloccare i tiri, a dare un colpo di mano ci si mette la fortuna, o l'imprecisione degli avversari, come sul tiro di un Reichelt sbucato dal nulla che a due minuti e mezzo dalla terza sirena spara alto. È a 1'42" dal sessantesimo che la Germania lancia il suo assalto finale al fortino rossocrociato: fuori Grubauer e dentro un sesto uomo di movimento. Il gol arriva, sì, ma nella porta tedesca: è Bertschy a fare centro, validando a questo punto il biglietto per la semifinale. Dove verosimilmente ritroveranno il Canada, unica squadra capace di battere gli uomini di Patrick Fischer nella prima fase del torneo.

Svizzera - Germania (2-0 0-1 1-0) 3-1
Reti: 7’22’’ Bertschy (esp. Ambühl!) 1-0. 16’28’’ Hischier (Siegenthaler, Fiala) 2-0. 31’33’’ Kahun (Stachowiak/esp. Glauser) 2-1. 59’02’’ Bertschy (Thürkauf, Siegenthaler/a porta vuota) 3-1.
Svizzera: Genoni; Glauser, Josi; Kukan, Siegenthaler; Marti, Loeffel; Fora, Jung; Niederreiter, Hischier, Fiala; Bertschy, Thürkauf, Andrighetto; Simion, Senteler, Herzog; Ambühl, Haas, Scherwey.
Germania: Grubauer; Wissmann, Müller; Müller, Szuber; Wagner, Kalble; Ugbekile; Kahun, Sturm, Tiffels; Peterka, Stachowiak, Reichel; Pföderl, Michaelis, Ehliz; Ehl, Kastner, Tuomie; Fischbuch.
Arbitri: Brander (Fin), Holm (Sve); Gustafson (Usa), Nyqvist (Sve).
Note: 6’583 spettatori. Penalità: 4 x 2’ contro la Svizzera; 3 x 2’ contro la Germania. Tiri in porta: 25-15 (12-5, 9-5, 4-5). Svizzera senza Kurashev, Jäger e Berra (tutti in soprannumero) e Bader (non iscritto nel contingente). Pali: 8’32’’ Thürkauf, 38’08’’ Kahun. Al 58’34’’ timeout chiesto dalla Germania, che gioca senza portiere dal 58’18’’ al 59’02’’ e dal 59’17’’ fino al termine. Premiati a fine partita, quali migliori giocatori in pista, Christoph Bertschy e Dominik Kahun.