laR+ IL DOPOPARTITA

Tre punti con il sudore. Grassi: ‘Volevamo fare troppo’

Grazie al sofferto successo sull'Ajoie l'Ambrì Piotta si riporta al decimo posto. ‘Bravi a renderci conto subito di dover cambiare ritmo’

In sintesi:
  • Dopo un primo tempo sottotono i leventinesi crescono e meritano la vittoria
  • Per vincere anche venerdì a Losanna servirà però qualcosa in più
La gioia del verzaschese: ‘In questo momento la fatica non si sente’
(Ti-Press/Golay)

Ambrì – Non è certamente una passeggiata per l’Ambrì Piotta battere l’Ajoie, ma alla fine i biancoblù riescono a conquistare quei tre punti che permettono loro di riscavalcare il Langnau al decimo posto, agguantando al contempo il Bienne.

Nel mercoledì della Gottardo Arena i leventinesi devono arrabattarsi tra un primo tempo giocato sotto ritmo e nel quale il vantaggio ospite di Zgraggen arriva comunque un po’ contro l’andamento del gioco, un secondo nel quale la pressione verso Wolf si fa decisamente più insistente ma nel quale potrebbero arrivare più reti rispetto alle due firmate da Grassi e Spacek e infine un terzo nel quale le troppe penalità permettono a Gauthier di rimettere in discussione un esito che De Luca pareva aver suggellato con il 3-1. Il rientrante Juvonen nega pure un paio di volte la gioia del gol ad Hazen e sulla conclusione di Gélinas viene salvato dal palo. «È stata una vittoria sofferta e soprattutto lo è stato il nostro inizio – conferma capitan Grassi –. È sempre difficile spiegare perché abbiamo cominciato così male, forse volevamo fare troppo e siamo finiti a non combinare nulla. Ma siamo stati bravi a renderci conto subito di dover cambiare ritmo e così è stato. In questo momento della stagione la fatica non la si sente, è bello poter disputare una partita dopo l’altra».

La prima rete stagionale del verzaschese è anche la ricompensa per il buon lavoro della quarta linea, capace di rendersi pericolosa pure con Kostner e Douay: «Sarebbe stato bello riuscire a segnare prima nel corso della stagione, ma almeno il mio gol è arrivato in un momento importante della partita».

Per mole di gioco il successo ticinese è meritato e permette agli uomini di Cereda di intraprendere la trasferta di venerdì a Losanna con maggiore tranquillità, anche se il posto nei play-in è ancora tutt’altro che certo. Inoltre, storicamente per i leventinesi conquistare tutti e dodici i punti disponibili in una stagione contro un’avversaria è tutt’altro che evidente. L’ultima volta era infatti accaduto nella stagione 2018-19 (quella dei playoff con Kubalik), con quattro successi pieni a spese del Losanna. Da rivedere il powerplay, che ha mancato due occasioni per allungare nel punteggio in maniera forse decisiva già a cavallo della seconda pausa, mentre a trascinare offensivamente i loro compagni ci hanno nuovamente pensato Spacek e De Luca. Il ceco è finito sul tabellino per l’ottava partita consecutiva, l’italiano invece ha dato seguito all’eccezionale prestazione di Berna, mettendo in carniere altri due punti e raggiungendo la doppia cifra in quanto a reti segnate. Non male per un debuttante.

Rocco Pezzullo si gode il successo, a maggior ragione visto che l’ultimo confronto con i gialloneri lo aveva visto uscire infortunato: «Abbiamo iniziato giocando male e troppo complicato e l’Ajoie ci ha messo in difficoltà, lottando duramente, ma alla fine l’importante è vincere. Dopo i primi venti minuti abbiamo trovato il ritmo buono e un gioco più semplice, è così che sono arrivati i gol».

Venerdì a Losanna verosimilmente servirà però qualcosa in più per rimpinguare la classifica… «Dovremo giocare fin dall’inizio come abbiamo fatto nel secondo tempo ieri – conclude il numero 86 –. Così possiamo conquistare i tre punti contro qualsiasi avversaria in questa lega».

L’annotazione

La capacità di trattenersi

Nell’hockey metterci il fisico è tendenzialmente cosa sempre ben accetta, a patto però di sapersi trattenere al momento opportuno. È questa la lezione che, si spera, abbia imparato ieri sera Tobias Fohrler. Al 37’28” il numero 5 dei biancoblù ha un alterco con Gélinas, punito dagli arbitri con due minuti a testa. Tuttavia quando il linesman Sandro Gurtner interviene per separare i due il tedesco decide di sferrare ancora un colpo, che però finisce sul volto dell’arbitro. La penalità disciplinare di partita è inevitabile e nei prossimi giorni seguirà anche una sacrosanta squalifica. La cosa però difficilmente spiacerà al difensore canadese dei giurassiani che reagisce alla scena con un sorriso a metà tra l’incredulo e lo strafottente.