Contratto prolungato fino al 2026 per il selezionatore della Nazionale, che resterà dunque alla balaustra fin dopo i Mondiali casalinghi
La Federazione svizzera di hockey ha prolungato fino al 2026 l'accordo che la lega al tecnico Patrick Fischer e al suo collaboratore Tommy Albelin. Il selezionatore resterà dunque in carica almeno fino al termine dei Mondiali casalinghi (Zurigo e Friborgo) in cartellone appunto fra due anni. Malgrado la lunga serie di sconfitte della Nazionale, dunque, a Fischer viene accordata fiducia.
L'ex tecnico del Lugano è alla sua nona stagione alla guida della selezione rossocrociata: aveva preso il posto del canadese Glen Hanlon – dopo un breve interim di John Fust – nel dicembre del 2015. Il suo primo match da coach della Nazionale fu il 18 dicembre di quell'anno, ad Arosa, con un successo per 2-1 contro la Norvegia. Il suo capolavoro fu la medaglia d'argento mondiale conquistata a Copenaghen nel 2018 nella finale persa ai rigori contro la Svezia.
La sua missione, ora, è quella di preparare al meglio la squadra in vista dei Giochi di Milano e Cortina e, come detto, del Mondiale del 2026, che si giocherà in Svizzera. Lo farà, come detto, ancora insieme al 59enne svedese Tommy Albelin, due volte vincitore della Stanley Cup, che lavora con Fischer dal 2016, occupandosi in prevalenza del lavoro difensivo.
Lars Weibel, direttore sportivo della Federazione svizzera, è convinto che l'accoppiata Fischer-Albelin sia proprio la più adatta alla situazione. «Con tutto lo staff», ha detto in un comunicato, «consentiranno alla squadra di continuare lo sviluppo in vista delle Olimpiadi 2026 e del mondiale casalingo». Soddisfatto del prolungamento del contratto il diretto interessato Patrick Fischer: «È un immenso privilegio e mi riempie di fierezza potermi occupare da capo allenatore dello sviluppo di questa squadra. Nutriamo grandi ambizioni e speriamo di proporre sul ghiaccio un hockey attrattivo».