La Svizzera subisce la settima sconfitta stagionale, nonostante una prestazione positiva. Rochette: ‘Dobbiamo essere più costanti’
Fino al 47’31” la squadra che meriterebbe maggiormente di vincere è indubbiamente quella svizzera. Tuttavia quel polsino di Jääskä in un terzo tempo molto equilibrato fa invece pendere l’ago della bilancia dalla parte dei finlandesi. Gli uomini di Patrick Fischer incassano così la settima sconfitta stagionale, nonostante una buona prestazione. Difficile infatti pretendere di più da questa selezione B (se non addirittura C, ma in fondo nemmeno Jukka Jalonen ha certamente infarcito la sua selezione di stelle), capace però di dominare i primi venti minuti – 10-3 i tiri, 1-0 il punteggio grazie alla rete di Bader dopo 86 secondi – e di reagire molto bene a una difficile prima metà di periodo centrale – costata infatti il pareggio di Erholtz – creandosi diverse occasioni per riportarsi in vantaggio, annullate però da un Larmi particolarmente bravo su Marchon e Senteler.
Ma una volta passata in svantaggio, la rappresentativa elvetica non è più stata in grado di reagire, subendo anche la terza rete di Kaski e la quarta di Huuhtanen, a cavallo dell’estemporaneo 3-2 di Marc Marchon. E proprio l’attaccante del Kloten, al debutto internazionale, è stato il più positivo dei suoi, mentre una nota di merito va anche a Kessler e Rochette, propiziatori della rete d’apertura.
È invece mancato il contributo da parte degli uomini offensivi di maggior spessore, come Hofmann e Moy, incapaci di prendere per mano i compagni più inesperti. Quanto al sistema difensivo, questo ha destato una buona impressione, limitando le occasioni concesse a Suomela e compagni. Il futuro luganese Joren Van Pottelberghe ha così dovuto fronteggiare appena 23 tiri, facendo il suo lavoro e risultando incolpevole sulle quattro reti subite.
Per ciò che concerne i due elementi dell’Ambrì Piotta presenti, Dario Wüthrich ha avuto un debutto soddisfacente – incassando sì una penalità ingenua nel primo tempo, ma rendendosi pure pericoloso in attacco nel finale dello stesso e svolgendo il suo lavoro con sicurezza –, mentre André Heim è rimasto un po’ nell’ombra dei compagni di linea Scherwey e Marchon occupandosi del gioco difensivo ed è uscito in negativo agli ingaggi, con il 47,83% di riuscita.
Il capitano rossocrociato Andrea Glauser si presenta decisamente rammaricato ai microfoni di Srf nel dopopartita: «Subire dei gol così dà fastidio. Il primo tempo è stato ottimo, complessivamente siamo stati la squadra migliore e questi finlandesi erano battibili».
Il suo compagno a Losanna Théo Rochette può invece rallegrarsi, almeno sul piano individuale: «È stata una bella esperienza. Adesso però dobbiamo diventare più costanti».
Con questa le sconfitte stagionali diventano sette su altrettanti incontri. Ed è vero che presi singolarmente i risultati di queste sfide hanno una scarsa rilevanza, tuttavia sarebbe opportuno, anche a livello di autostima, invertire la rotta al più presto, visto che il prossimo raduno sarà già quello che condurrà verso i Mondiali di Praga e Ostrava. Contro la Svezia domani e la Repubblica Ceca domenica le ultime due occasioni per evitare di giungervi in una spiacevole situazione di 0 vittorie contro 9 sconfitte. V.B.