Hockey

Un solo svantaggio punisce un buon Lugano

A Zurigo i bianconeri si portano due volte avanti con Joly e Fazzini, ma subiscono la rimonta dei Lions, favoriti da qualche distrazione difensiva

Partita tesa, a immagine del duello tra Verboon e Grant
(Keystone)
30 gennaio 2024
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L'amarezza per il risultato finale in casa Lugano non deve togliere alla squadra i meriti per essere andati a mettere in seria difficoltà la capolista Zurigo, sul suo ghiaccio di casa. Nonostante il 5-2 conclusivo, infatti, per i bianconeri i punti sono rimasti a lunghissimo alla portata.

Squadra che vince non si cambia, allora il Lugano si presenta a Zurigo con esattamente la stessa formazione impostasi sabato contro il Losanna quindi con Koskinen in porta, Villa in difesa e LaLeggia e Ruotsalainen in soprannumero, mentre Crawford deve rinunciare solo a Kukan e Riedi.

La partita inizia con lo Zurigo a fare tanto possesso, ma nonappena il Lugano entra nel ritmo Hrubec viene chiamato a lavorare parecchio: si inizia con il tiro di Joly al 4’ si prosegue un minuto dopo con Cormier e al 9’ con Verboon in inferiorità numerica, fino ad arrivare al vantaggio di Joly al 12’. Il Lugano continua a controllare il gioco, al 14’ Andersson mette in mezzo un disco interessante che però né Carr, né Joly riescono a toccare in rete e 65” dalla sirena, finisce per pagare un disco perso da Alatalo dietro la sua porta e che Balcers non ha problemi a infilare alle spalle di Koskinen.

Nel periodo centrale (dopo una prima occasione per Joly) i padroni di casa mettono sì un’altra marcia, ma non mettono mai veramente in difficoltà la retroguardia ticinese. Poi Müller e Zanetti si guadagnano due penalità nel giro di quattro minuti e Fazzini sfrutta la seconda, fiondandosi sul rebound concesso da Hrubec sul tiro di Arcobello. Ma proprio quando i bianconeri sembrano poter portare il vantaggio alla pausa – anche grazie agli interventi di Koskinen su Lammikko e Lehtonen – i Leoni ripartono e pareggiano con Malgin, dopo un primo tentativo di Andrighetto stampatosi sul palo. Sul cronometro rimangono appena 2”2.

Nel terzo periodo i bianconeri superano agevolmente un’inferiorità numerica, ma poi si fanno sorprendere da Balcers che per la prima volta porta i suoi in vantaggio al 45’23”. È il gol decisivo perché il Lugano non ha più la cattiveria necessaria per ribaltare la situazione (pur creandosi due tiri interessanti con Quenneville e Thürkauf), rischiando invece in più circostanze (nell’ordine ci provano Sigrist, Rohrer, Lammikko e Balcers). Emblematici a questo proposito i due minuti di superiorità numerica nel finale, giocati con Fatton in porta verosimilmente per far riposare i migliori elementi prima dell’ingaggio, nel quale sono i padroni di casa ad andare più vicini alla rete. E una volta che il neocastellano lascia la sua gabbia Malgin e Andrighetto arrotondano il risultato.

Zsc Lions - Lugano (1-1 1-1 3-0) 5-2
Reti: 11’44” Joly (Wolf, Thürkauf) 0-1. 18’55” Balcers (Malgin) 1-1. 36’00” Fazzini (Arcobello, Mirco Müller/esp. Zehnder) 1-2. 39’58” Malgin (Andrighetto) 2-2. 45’23” Balcers (Geering) 3-2. 59’27” Malgin (Lehtonen/a porta vuota) 4-2. 59’51” Andrighetto (a porta vuota) 5-2.
Zsc Lions: Hrubec; Lehtonen, Geering; Trutmann, Marti; Weber, Phil Baltisberger; Schwendeler; Andrighetto, Malgin, Balcers; Frödén, Lammikko, Hollenstein; Rohrer, Grant, Zehnder; Bodenmann, Sigrist, Schäppi; Chris Baltisberger.
Lugano: Koskinen (dal 55’02” al 58’28” Fatton); Andersson, Mirco Müller; Jesper Peltonen, Alatalo; Hausheer, Wolf; Villa; Joly, Thürkauf, Carr; Gerber, Kempe, Quenneville; Fazzini, Arcobello, Cormier; Zanetti, Verboon, Aleksi Peltonen.
Arbitri: Wiegand, Piechaczek (Ger); Stalder, Humair.