Hockey

Cinque sberle allo Zugo, il Lugano dilaga

I bianconeri si fanno preferire sull’arco du un match che però si accende soltanto al 33’. Pazienza, equilibrio e cinismo gli ingredienti principali

In sintesi:
  • Alla Bossard Arena quattro gol in sei minuti dopo una prima metà di partita povera di spunti
  • Ottima operazione di classifica per Thürkauf e compagni, che salgono a quota 74 punti
Alla Bossard Arena è festa bianconera
(Keystone)
17 febbraio 2024
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Dopo la pausa per la Nazionale riprende anche il campionato del Lugano, che rende visita allo Zugo. Gianinazzi conferma Koskinen in porta, mentre in difesa si rivede Snellmann. Visto l’infortunio di Gerber, i bianconeri giocano solamente con 12 attaccanti.

Servono 3’ di gioco per far decollare il match, poi un disco mal gestito in uscita dallo Zugo permette al Lugano di installarsi per un paio di cambi nella zona offensiva, ma il doppio tentativo di Thürkauf non crea troppi pericoli. Il Lugano continua a farsi preferire, ma nemmeno le due deviazioni volanti di Aleksi Peltonen al 7’ portano alla rete. Come non ci riesce nemmeno Joly a metà periodo, perfettamente trovato da Carr al centro e liberissimo, ma che non riesce a tirare correttamente. Il brivido sveglia anche i padroni di casa, che poco dopo vanno vicinissimi al gol con il tedesco Eder, su cui Koskinen deve compiere un autentico miracolo. Saltano un po’ gli schemi e le occasioni si susseguono. Prima Zanetti riesce a liberarsi bene ma colpisce il palo al 12’, mentre un paio di minuti più tardi sono i Tori ad andare vicini alla rete, con Eder e Simion bravi a ripartire, ma senza che il ticinese riesca a toccare in porta il disco. A fil di sirena ci prova pure Leon Muggli, che però colpisce solamente il compagno Allenspach.

Nel periodo centrale la musica non cambia, ma l’incontro si fa più chiuso e le occasioni sono rare. I più pericolosi sono prima Hausheer e poi Mirco Müller, con quest’ultimo che spara fuori di poco. Nemmeno Zanetti, che impegna Genoni attorno a metà partita, riesce a sbloccare il risultato. Sull’altro fronte, al 32’ ecco che pure Koskinen deve rispondere a Michaelis, ben servito da Simion. Che serva un powerplay per aprire le marcature? Detto, fatto e il Lugano passa grazie a Joly, abile a ribadire in rete un disco lasciato libero da Genoni. Ma il vantaggio dura poco. Infatti dal al 34’06’’ i padroni di casa pareggiano anche con un po’ di fortuna dato che il tiro di Stadler è deviato nella propria porta da Jesper Peltonen. Nemmeno il tempo di rendersi conto della situazione e Fazzini, ben pescato da Alatalo, si invola tutto solo e fredda Genoni, che devia solamente il disco con la pinza. Dopo una penalità contro Simion, a sua volta tocca ad Arcobello sedersi sulla panchina dei cattivi e allora sale in cattedra Thürkauf, che fa 3-1 anche grazie alla complicità di Genoni, non impeccabile.

Il terzo periodo si apre con la quarta rete bianconera. Il tiro di Wolf (importante anche lo schermo di Cormier) va dapprima a stamparsi sul palo, prima di rimbalzare sulla schiena di Genoni e carambolare oltre la linea rossa. E un paio di minuti più tardi il Lugano dilaga: è Mark Arcobello a siglare l’1-5. Dopodiché la partita non ha praticamente più nulla da dire e si trascina lentamente. Almeno fino al 52’29’’, quando un intervento di Suri su Fazzini provoca la reazione del ticinese e nella susseguente bagarre quasi generale vengono puniti pure Quenneville, lo stesso Suri, Leon Muggli e Leuenberger. Ne risulta un powerplay per il Lugano, in cui Joly a botta sicura colpisce solamente il palo. Da un ferro all’altro, stavolta sull’altro fronte e sul conto di Herzog a poco più di 2’ dalla fine. Il Lugano apre il rush finale con il botto e va a sbancare la Bosshard Arena con un chiaro 5-1.

Zugo - Lugano (0-0 1-3 0-2) 1-5
Reti: 32’54’’ Joly (Thürkauf, Carr/esp. Herzog) 0-1. 34’06’’ Stadler (Senteler) 1-1. 34’47’’ Fazzini (Alatalo, Jesper Peltonen) 1-2. 38’49’’ Thürkauf (Carr, Wolf/esp. Arcobello!) 1-3. 42’08’’ Wolf (Zanetti) 1-4. 44’25’’ Arcobello (Fazzini) 1-5.
Zugo: Genoni; Bengtsson, Stadler; Schlumpf, Riva; Leon Muggli, Gross; Balestra; Eder, Michaelis, Simion; Martschini, Kovar, Herzog; Derungs, Senteler, Wingerli; Allenspach, Leuenberger, Suri.
Lugano: Koskinen; Andersson, Mirco Müller; Jesper Peltonen, Alatalo; Haushee, Wolf; Snellman; Joly, Thürkauf, Carr; Fazzini, Arcobello, Quenneville; Zanetti, Ruotsalainen, Cormier; Cjunskis, Verboon, Aleksi Peltonen.
Arbitri: Stricker, Hungerbühler; Duc, Stalder.
Note: 7200 spettatori (tutto esaurito). Penalità: 5 x 2’ contro lo Zugo; 4 x 2’ contro il Lugano. Tiri: 20-34 (8-11, 8-14, 4-9). Zugo privo di O’Neill, Hofmann, Biasca, Hansson, Geisser, Sheen (infortunati), Robin, Vogel, Nussbaumer (farm team) e Tim Muggli (squalificato). Lugano senza Marco Müller, Canonica, Morini, Guerra, Schlegel, Gerber, Granlund, Patry, Walker (infortunati), LaLeggia, Kempe (in soprannumero) e Tennyson (non disponibile). Pali: 11’53’’ Zanetti, 53’43’’ Joly, 57’58’’ Herzog (traversa). Premiati a fine partita quali migliori giocatori dell’incontro Dario Allenspach e Calvin Thürkauf.