I bianconeri stavolta si devono fermare, sconfitti dal Losanna in una partita comunque incerta fino all'ultimo. Decide tutto un tocco al volo di Bozon
Niente settimo successo filato per il Lugano, dopo il venerdì trionfale in quel di Zurigo, in un sabato in cui Gianinazzi deve fare a meno anche di Alatalo – che figura a sua volta tra gli infortunati –, mentre tra i pali fa il suo ritorno il finlandese Koskinen.
Pronti, via e il Lugano è subito pericoloso con Carr, ben servito da Joly con un tocco da dietro la gabbia. Poi tocca a Zanetti provarci, ma la sua conclusione da ottima posizione non trova la porta. Il primo pericolo per Koskinen arriva invece al terzo minuto, a seguito di uno dei rari dischi persi da Joly, che però nell’occasione consegna a Sekac un puck davvero pericoloso, ma il gigante finlandese riuscirà a mettere una pezza sul successivo tiro di Riat. La partita è lanciatissima, con Carr che ci prova nuovamente al sesto minuto, ma invece a segnare per primi sono i vodesi: è il 7’08’’, quando Sekac s’infila in mezzo a quattro bianconeri, e dopo aver lasciato sul posto Wolf anticipa il movimento di Koskinen.
Due minuti i ticinesi hanno l’occasione per pareggiare i conti, dopo che Salomäki si fa buttar fuori per un plateale colpo di bastone, ma nell’occasione i passaggi sono troppo imprecisi, e l’opportunità sfuma. Al tredicesimo, però, arriva una seconda chance in powerplay per i bianconeri, dopo che l’attivissimo Joly prende in velocità Frick, costringendolo al fallo: e quell’occasione diventa anche più ghiotta al xx’, quando Djoos si fa buttar fuori a sua volta dagli arbitri, offrendo al Lugano ben 1’20’’ a 5 contro 3, e dopo qualche esitazione, infine, arriva anche il pareggio: intelligente tocco di LaLeggia per Carr, che devia imparabilmente da sotto misura. Un ottimo affare, anche considerando che a quel punto ai bianconeri restano un altro minuto e ventitré secondi a 5 contro 4, che tuttavia non riusciranno a sfruttare. Poi, negli ultimi trenta secondi del primo periodo ecco una straordinaria dimostrazione di cosa può essere l’hockey: dapprima c’è una dura (ma regolare) carica di Kenins su Walker, che dopo aver conquistato il disco serve al centro per il liberissimo Jäger, il cui tiro di prima intenzione non lascia scampo a Koskinen (1-2 al 19’37’’). Tuttavia, passano la miseria di tredici secondi e il Lugano pareggia, con Calvin Thürkauf che prova l’affondo nel terzo e indovina l’angolino sul primo palo, sopra la spalla di Pasche, per firmare il 2-2 a dieci secondi dalla pausa. Spettacolare, no?
Il periodo centrale si apre con una conclusione insidiosa di Joly, che dopo un giochetto dei suoi costringe Pasche a uno scenografico intervento col guantone, poi un bastone di Verboon tra i pattini dello svedese Pilut costringe il Lugano a restare sul ghiaccio in quattro per due minuti. Superato indenne il pericolo, i bianconeri si appoggiano alla loro ‘paradesturm’ per crearsi un’ottima occasione, con Thürkauf che serve Joly, ma Pasche all’ultimo riesce ad anticipare il canadese. È il preludio al miglior momento del Lugano, che si mette a schiacciare i vodesi nel terzo per due minuti buoni, provando un paio di volte la conclusione dapprima con la linea di Zanetti, e poi con quelle di Thürkauf e Fazzini, con Verboon che – al pari del suo capitano – poco prima di metà partita si crea una grossa occasione per il terzo gol. E a furia di premere il gol arriva: al 31’42’’, dopo l’ennesima insistita azione, Joly riesce a concludere a due riprese, mentre Pasche perde di vista il puck e Carr è il più lesto ad arrivare sul puck, eludendo il disperato tentativo di Pilut. Purtroppo per il Lugano, la reazione ospite è immediata, oltre che casuale: un tentativo fuori misura di Salomäki con la complicità della balaustra di fondo si trasforma nel più comodo degli assist per Riat, senza che Koskinen possa farci nulla (3-3 al 34’26’’). E non è finita lì: al 37’06’’, mentre i cinque in pista del Lugano sono praticamente esausti, un tiro dalla distanza di Glauser viene toccato imparabilmente in rete dalla deviazione di Bozon, per un Losanna tornato in partita un po’ dal nulla, ma che negli ultimi tre minuti del periodo si crea un paio d’altre occasioni, mentre il Lugano dà tutta l’impressione di subire il colpo.
Nel terzo periodo la sfida torna a farsi equilibrata, con occasioni su un fronte e sull'altro. Anche se i vodesi sembrano avere quel pizzico di lucidità in più. Le occasioni, però, le hanno anche gli uomini di Gianinazzi: ma Arcobello a due riprese non riesce a concludere, poi l’appoggio di LaLeggia da lontano si stampa sul palo (al 48’20’’) e la gran botta di Andersson si spegne sul corpo di Pasche. Quindi, in break, a sette minuti dal termine, è Joly a provarci, imitato poco dopo da Carr, pur pressato da un avversario. Tutto, però, si rivela inutile. Finché, a 3'27‘’ dalla fine, Wolf è costretto al fallo d'emergenza per fermare il lanciatissimo Sekac: agli arbitri non resta che decretare il rigore, tirato dallo stesso attaccante ceco, che però si fa sbarrare la strada da Koskinen. Insomma, il Lugano è ancora vivo. E a 1'56‘’ dalla fine, Gianinazzi toglie il portiere per l'assalto finale, con Ruotsalainen e Andersson che vanno vicini al gol, e lo svedese si fa anche arpionare da Djoos, così i bianconeri possono giocare l'ultimo minuto a 6 contro 4. Invano.
Lugano - Losanna (2-2 1-2 0-0) 3-4
Reti: 7'08‘’ Sekac (Fuchs) 0-1. 14'03‘’ Carr (Laleggia, Fazzini/esp. Frick e Djoos) 1-1. 19'37‘’ Jäger (Kenins) 1-2. 19'50‘’ Thürkauf (Joly, Mirco Müller) 2-2. 31'42‘’ Carr (Thürkauf, Andersson) 3-2. 34'26‘’ Riat (Salomäki) 3-3. 37'08‘’ Bozon (Jäger, Djoos) 3-4.
Lugano: Koskinen; Mirco Müller, Wolf; LaLeggia, Hausheer; Peltonen, Andersson; Snellman; Carr, Thürkauf, Joly; Cjunskis, Ruotsalainen, Zanetti; Verboon, Arcobello, Fazzini; Gerber, Morini, Walker.
Losanna: Pasche; Djoos, Glauser; Frick, Heldner; Genazzi, Pilut; Marti; Salomäki, Suomela, Kovacs; Sekac, Fuchs, Riat; Bozon, Rochette, Hügli; Kenins, Jäger, Holdener; Pedretti.
Arbitri: Tscherrig, Ströbel; Meusy, Francey.
Note: 5'227 spettatori. Penalità: 1 x 2‘ contro il Lugano; 4 x 2’ contro il Losanna. Tiri in porta: 26-34 (8-9, 10-16, 8-9). Lugano privo di Guerra (convalescente), Alatalo, Marco Müller, Grandlund, Cormier, Canonica (tutti infortunati), Patry (ammalato) e Fatton (in prestito al Sierre); Losanna senza Raffl, Hughes, Jelovac, Bougro e Almond (tutti infortunati). Al 48'20‘’ palo colpito da LaLeggia. Al 56'33‘’ rigore sbagliato da Sekac (fallo d'emergenza di Wolf). Al 58'58‘’ timeout chiesto dal Lugano, che gioca senza portiere dal 58'04‘’ fino al termine. Premiati a fine partita, quali migliori giocatori in pista, Calvin Thürkauf e Damien Riat.