hockey

Perdita minima per il Lugano, confermato il Cda

Intanto si lavora per emettere le diffide per i fatti del post-derby ‘e aspettiamo la fattura dei danni da parte della Città’

Un altro mandato per Vicky Mantegazza e colleghi
(Ti-Press/Gianinazzi)
17 ottobre 2023
|

Le assemblee dell’Hockey Club Lugano Sa e dell’Associazione Hockey Club Lugano (l’entità giuridica che gestisce il settore giovanile) hanno mostrato dei risultati in perdita per le due entità. La Sa ha registrato una perdita di 70’349 franchi, a fronte di ricavi operativi per 20’980’882 franchi e di costi operativi – prima di costi finanziari, eventi straordinari e imposte – per 21’042’096. Inoltre, come recita il comunicato diramato dal club, «come deciso nell’assemblea degli azionisti del mese di ottobre 2022, un aumento del capitale di 1,5 milioni di franchi sarà realizzato entro il termine di due anni».

Tutti gli attuali membri del Consiglio d’Amministrazione, Vicky Mantegazza (presidente), Andy Näser, Gabriele Zanzi (vicepresidenti), Claudio Broggini, Fabio Regazzi, Sascha Schlub e Stephan Lichtsteiner sono stati confermati per un nuovo mandato.

Per quanto riguarda l’associazione Hockey Club Lugano, i conti hanno fatto registrare una perdita di 242’536, con costi pari a 1’628’466 franchi e ricavi per 1’385’929. La compagine dirigenziale accoglie l’Avv. Massimo Pedrazzini (classe 1963, presidente del gruppo Fidinam e della Fondazione Hc Lugano Academy, «che sostiene per statuto l’associazione nel promovimento e nella formazione del proprio settore giovanile, con lo scopo di avvicinare i giovani alla pratica dell’hockey su ghiaccio, fornendo loro un supporto anche nel percorso di formazione scolastica e/o professionale»). Pedrazzini si aggiunge ai confermati Felice Pellegrini (presidente), Andrea Gehri (vicepresidente) e Mario Mantegazza.

‘Non potevamo non fare qualcosa’

Intanto la società sta lavorando per emettere le diffide in seguito ai disordini avvenuti al termine del derby. «Sono in corso delle valutazioni, è un lavoro difficile – spiega il Coo bianconero Jean-Jacques Aeschlimann –. Se la polizia, con i suoi mezzi, impiega da tre settimane a un mese, per svolgere questo lavoro, noi che abbiamo mezzi limitati ci metteremo un po’ di più. Ci stiamo però lavorando, se la paura era quella, non potevamo condannare i fatti e poi non intervenire».

Per quanto concerne invece i danni materiali, a che punto siete? «I danni sono in fase di quantificazione da parte della Città, anche per la tempistica dipendiamo da questa. Penso che la cifra da pagare ammonterà attorno ai 4’000 franchi. Riceveremo noi la fattura dal Comune in quanto affittuari della pista e in seguito verrà deciso chi dovrà passare alla cassa». V.B.