Hockey

La Svizzera mette in riga anche i kazaki: 3 partite, 9 punti

Fora e compagni festeggiano la terza vittoria di fila, ottenuta nuovamente senza incassare reti. Di Geisser, Herzog, Riat, Loeffel e del Niño i cinque gol

Inizio da sogno per i rossocrociati di Fischer
(Keystone)
16 maggio 2023
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Un altro giorno di gloria, nel martedì in cui sul ghiaccio di Riga fa il suo esordio Kevin Fiala, fresco di arrivo da Los Angeles, e pure quel Damien Riat che ha preso il posto in squadra del malcapitato Calvin Thürkauf. Un po’ a sorpresa, Patrick Fischer per l'occasione decide di girare con soli sei difensori (a riposo, nell'occasione, c’è Janis Moser), e Riat viene schierato in linea con Richard ed Herzog, anche se a dire il vero Senteler, iscritto come tredicesimo attaccante, in realtà ruota con le altre ali delle ultime due linee.

A raffreddare l'entusiasmo degli elvetici c'è però l'affondo inaugurale dei kazaki, con Rakhmanov che grazia Leonardo Genoni deviando fuori misura un puck perfidamente messo sulla porta da Savitski. Per il primo tentativo rossocrociato bisogna invece attendere il quinto minuto, quando Malgin si fa largo nel terzo, in un’azione poi conclusa con un tiro di Loeffel. È il preludio al gol del vantaggio, nato dalla caparbietà di Gaëtan Haas: Dario Simion legge bene la situazione, e poi Miranda, lo stesso Haas e Geisser collaborano alla riuscita della prima rete, al 4’48’’. E per il difensore dello Zugo si tratta del primo gol a un Mondiale. Il secondo, invece, stenta ad arrivare. Nonostante i rossocrociati al 16’20’’ possano beneficiare di due minuti con l’uomo in più, che però non riescono a sfruttare. Anzi, l’occasione più ghiotta di tutte capita a cinque contro cinque, quando Herzog pesca Malgin oltre l’ultimo difensore, ma l’attaccante dei Colorado Avalanche si fa chiudere la porta in faccia dall’ottimo Shutov.

Shutov che, in avvio di secondo tempo, deve subito superarsi, al primissimo tentativo degli elvetici, che con Corvi – sganciato da Niederreiter – arrivano a un niente dal raddoppio. Ma la Svizzera spinge, e schiaccia i suoi avversari nel terzo, cominciando a far girare il disco come se fosse in powerplay. Finché, più che meritatamente (dopo 7 tiri a 0 in sette minuti, per un totale di 24-4 fino a quel punto), un appoggio teso dalla distanza di Michael Fora finisce addosso a Fabrice Herzog, e il suo involontario tocco con la gamba non lascia scampo a Shutov (2-0 al 27’34’’). Poco dopo, e per la prima volta, anche Genoni è costretto a disinnescare una situazione davvero difficile, sulla doppia conclusione di Mikhailis e Mukhametov. Ma grazie all’ottimo lavoro di Herzog dietro la porta, al 30’59’’ si materializza la terza rete svizzera, firmata da quel Damien Riat che nel giorno del suo debutto al Mondiale ha già collezionato un gol e un assist. E peccato che al 36’14’’ Kevin Fiala vada a disturbare Shutov nella propria area di porta, perché il 4-0 di Glauser sarebbe davvero sacrosanto, tanta è la superiorità rossocrociata un po’ sotto ogni punto di vista.

Se qualcuno avesse ancora dei dubbi, questi vengono fugati nei primi secondi del terzo periodo, quando Niederreiter viene gettato a terra dal difensore kazako Daniyar. A incaricarsi di segnare il 4-0 è lo stesso capitano rossocrociato, che torna a far brillare il powerplay dopo la domenica a secco contro i norvegesi. Prima della segnatura del definitivo 5-0, a opera di Romain Loeffel.

Girone B: Slovenia - Norvegia 0-1, Svizzera - Kazakistan 5-0.
Classifica: 1. Svizzera 3/9 (15-0). 2. Canada 3/8 (13-3). 3. Repubblica Ceca 3/7 (11-7). 4. Slovacchia 3/4 (5-6). 5. Norvegia 3/4 (4-7). 6. Lettonia 3/2 (5-11). 7. Kazakistan 3/2 (5-13). 8. Slovenia 3/0 (2-13).

Girone A: Danimarca - Austria 6-2, Francia - Ungheria d.p. 2-3.
Classifica: 1. Stati Uniti 3/9 (14-4). 2. Danimarca 3/8 (13-6). 3. Svezia 3/8 (8-1). 4. Francia 3/4 (7-8). 5. Finlandia 3/4 (6-9). 6. Ungheria 3/2 (5-12). 7. Austria 3/1 (3-13). 8. Germania 3/0 (5-8).