A sette secondi dalla fine, una deviazione improvvisa dell'attaccante zurighese su servizio di Cunti decide il secondo atto di una finale intensissima
Un'altra serata di grande hockey, nel secondo atto della finale di campionato che si apre con un'accelerazione improvvisa, visto che dopo poco più di un minuto Haas vince contrasto alla balaustra, i ginevrini sono tutti fermi e il liberissimo Hofer non manca il bersaglio. Ma non è tutto: non passano che trentuno secondi e un nuovo affondo bernese coglie impreparati gli uomini di Cadieux, con l’invenzione di Cunti per un Brunner che più solo davanti a Mayer non potrebbe essere. Il Servette, però, trova il modo di restare in vita: stavolta sono i ginevrini i più veloci in fase di transizione, con Grossmann e Yakovenko che vanno al raddoppio su Filppula, il quale scarica il puck a Miranda che fa secco Säteri per il gol del 2-1. Tre gol in meno di tre minuti, ed è tutto dire… Velocissimo, intenso e spettacolare da seguire, il primo tempo fila via rapidissimo, con più equilibrio sul ghiaccio tra due squadre creative, con il Bienne che qualcosa in più sul fronte offensivo, ma Robert Mayer chiude la porta in faccia ancora a Brunner e Rajala.
Poi, in avvio di secondo periodo le Aquile s’illustrano soprattutto per la loro indisciplina. L’apice è toccato al 25’47’’, quando il solito Richard non trova di meglio da fare che strappare dalle mani il bastone all’attonito Kessler, ciò che gli costa due minuti davvero stupidi, mentre sulla panchina del Servette già c’è Pouliot, costretto a scontare una penalità inflitta alla panchina. Il Bienne, tuttavia, si dimostra davvero maldestro in quel 5 contro 3, mentre il boxplay dei granata è impeccabile. Il resto del tempo le due squadre sostanzialmente s’equivalgono, in un secondo periodo in cui il Ginevra accresce l’impegno sul piano fisico, e al tempo stesso blocca ogni linea di tiro, con il Bienne che nononstante tutto riesce a crearsi una sola grossissima occasione, quella capitata a Rajala, con Mayer nell’occasione graziato dal palo (e poi dal proprio casco…).
E anche nel terzo tempo sono i Seeländer ad avere le occasioni migliori: prima c‘è un palo di Ramon Tanner, poi Rajala a tu per tu con Mayer spreca un'ottima occasione. Per il resto, però, sono i padroni di casa a controllare la situazione, grazie a un ottimo forechecking. Almeno fino a tre minuti dal termine, quando Alessio Bertaggia s'inventa un ottimo taglio per Roger Karrer, la cui conclusione sotto la traversa, da due passi, è degna dell'attaccante più scafato: 2-2, al 56'05’‘. Quando tutti s'attendono l'overtime, però, a decidere tutto ci pensa Damien Brunner, il cui tocco improvviso su centro di Cunti si trasforma nella più impossibile delle deviazioni sotto l'asta, e Robert Mayer non c’è nulla che possa fare. Il tutto a soli sette secondi dalla fine. Mentre il pubblico in pista trattiene il fiato, e Jan Cadieux tenta la carta del coach's challenge, che però non cambia le cose: Ginevra 1, Bienne 1, e martedì si riprende sul ghiaccio delle Vernets.