Sotto 1-0 dopo il primo tempo, i Seeländer (che perdono nuovamente Brunner) ribaltano la partita e pareggiano la serie. Gara 7 sarà infuocata davvero
Il Ginevra poteva chiudere, invece non ci riesce. Ci vorrà una settima e ultima sfida per stabilire il nome di un vincitore in una finale più indecisa che mai. È questo l'esito di gara sei alla Tissot Arena, dove la partita si apre subito con due occasioni nitide, la prima sul conto di Karrer, la seconda su quello di Brunner. Quest'ultimo poco dopo è però costretto ad arpionare Jooris e finisce in panchina per aggancio, penalità che il Servette non riesce a concretizzare. In generale, tre la due squadre quella di Törmänen sembra essere la più nervosa, e rispetto alle precedenti sfide i Seeländer sembrano voler giocare con maggiore semplicità. Tuttavia sono gli attacchi delle Aquile quelli più pericolosi, anche perché gli uomini di Jan Cadieux riescono a rendersi minacciosi fin nello slot. Ma è su un disco perso in attacco da Schneeberger che il Servette riesce ad aprire le marcature, con un contropiede finalizzato da Omark, che buca Säteri da due passi, al 12’54’’. I bernesi danno tutta l’impressione di accusare il colpo, e al 18’04’’ Miranda trova la traversa su un tiro ravvicinato deviato da Schneeberger.
In avvio di secondo tempo, però, è il Bienne a partire meglio, e al 23'16‘’ pareggi i conti: promosso in prima linea al fianco di Rajala, Tino Kessler entra di prepotenza nel terzo e scarica al topscorer finlandese, che batte Mayer con un backhand sotto la traversa. Il Ginevra prova a rimettere il naso alla finestra, ma Säteri dà prova di sicurezza, mentre il Bienne – che nel secondo tempo è costretto a far senza Damien Brunner (apparentemente infortunato) – comincia a prendere fiducia, e dopo aver fallito la prima superiorità numerica della partita, passa in vantaggio grazie a un'invenzione di Noah Delémont, che pesca Hischier con un lancio dal proprio terzo, e il fratello della star dei New Jersey Devils fa secco Mayer con un tiro piazzato. Adesso sono i ginevrini ad accusare, con i padroni di casa che si mettono a far girare il disco a loro piacimento, mentre le Aquile si caricano di penalità evitabili, che però riescono a superare indenni.
Nonostante il vantaggio, gli uomini di Törmanen continuano a spingere anche in avvio di terzo periodo, con Olausson che sfiora di un soffio il terzo gol, e con Künzle che poco dopo si vede chiudere la porta in faccia da un Robert Mayer il cui intervento è miracoloso sul serio. Il Ginevra s'aggrappa alla penalità di cui si macchia Künzle, che senza neppure accorgersene alza il bastone in faccia a Tömmernes ma il Bienne si salva, e dopo una parata d'istinto di Säteri con il solito Rajala sfiora addirittura il gol in shorthand. Gol che comunque arriverà, al 54'06‘’, in contropiede, con Gaëtan Haas. Il Servette, però, non molla, e a meno di cinque minuti dalla fine Tömmernes trova il modo di battere una seconda volta Säteri, con un missile all'incrocio dei pali. Rendendo così il finale di gara più incerto e acceso che mai. Con Cadieux che a due minuti dalla fine toglie il portiere e poi chiama anche il timeout, ma invece del pareggio arriva il definitivo 4-2 nella porta vuota, a firma Mike Künzle.