Il Servette vince gara 1, e la finale è lanciata

È del Ginevra Servette il primo punto in una finale di campionato che si prospetta davvero appassionante. In un venerdì che scorre via veloce, specie in una prima parte di gara velocissima, con ritmi serrati nonostante le due squadre siano rimaste ferme 7 giorni (il Servette) se non addirittura 9 (il Bienne). In avvio sembra il Ginevra a voler spingere, ma con il passare dei minuti è la squadra di Törmänen – che, a causa dei suoi problemi di salute, non è sulla panchina per gara 1 della finale, lasciando l’incombenza al suo vice Oliver David – a farsi più minacciosa, e l’occasione migliore capita sul bastone di Damien Brunner, che si libera davanti a Robert Mayer con una geniale mossa, ma il portiere del Servette è bravissimo a chiudere ogni varco. Mayer che già all’ottavo minuto aveva dovuto superarsi per togliere dall’angolo alto un polsino a colpo sicuro di Tanner, in powerplay.

Lo 0-0 resiste fin poco dopo metà partita, quando per la prima volta il Servette riesce a schiacciare i seeländer nella loro zona di difesa, impedendo loro di cambiare, e la grossa pressione prolungata si trasforma nel gol di vantaggio firmato da Winnik, con il puck che scompare tra i gambali del portiere finlandese del Bienne. Poi, qualche istante dopo le Aquile si ritrovano con la possibilità di giocare per ben 4 minuti con un uomo in più, dopo che Lööv si rende dapprima protagonista di una trattenuta alla balaustra, e poi stupidamente allontana il bastone dell'avversario con i pattini. I granata però non soltanto non sfruttano l'opportunità, ma la rovinano pure per colpa di un bastone alto fischiato a Vatanen. In ogni caso, nel periodo centrale sono gli uomini di Cadieux a produrre più gioco.

E in avvio di terzo periodo il Servette prosegue sullo slancio, sfruttando un ingenuo fallo in attacco di Stampfli alla sua seconda apparizione sul ghiaccio di tutto il confronto: Hartikainen nello slot bernese è semplicemente inamovibile, e la sua insistenza viene premiata dal raddoppio, al 42'48‘’. Forte del doppio vantaggio, i padroni di casa non mollano la presa, mettendo molta pressione su un Bienne che al 54'22‘’ deve incassare una terza rete, firmata da Josh Jooris: tuttavia, lo staff bernese chiede subito il coach's challenge e le immagini gli danno ragione, perché nel fare velo davanti a Säteri, Omark transita nell'area del portiere, invalidando il gol. Poi al 56'33‘’ i bernesi riaprono il match, con Brunner che scambia con Lööv nello slot e poi fa secco Robert Mayer. Mayer che a 1'35‘’ dalla sirena si deve superare per negare a Yakoveko la gioia del pareggio. Yakovenko che poi si fa nuovamente minaccioso a venti secondi dalla fine. Ci prova poi anche Rajala, ma il Servette difende il gol di vantaggio fino alla fine. Quando si scatena una bagarre nell'angolo alla sinistra del portiere di casa: la finale è più che mai lanciata.

Ginevra Servette - Bienne (0-0 1-0 1-1) 2-1
Reti: 31'26‘’ Winnik (Filppula) 1-0. 42'48‘’ Hartikainen (Filppula, Omark/esp. Stampfli) 2-0. 56'33‘’ Brunner (Lööv, Froidevaux) 2-1.
Ginevra Servette: Mayer; Tömmernes, Karrer; Maurer, Vatanen; Le Coultre, Jacquemet; Völlmin; Winnik, Filppula, Miranda; Rod, Richard, Pouliot; Omark, Jooris, Hartikainen; Bertaggia, Smirnovs, Antonietti; Cavallieri.
Bienne: Säteri; Lööv, Rathgeb; Grossmann, Yakovenko; Forster, Schneeberger, Delémont; Olofsson, Haas, Hofer; Rajala, Sallinen, Kessler; Künzle, Froidevaux, Brunner; Tanner, Schläpfer, Hischier; Stampfli.
Arbitri: Wiegand, Borga; Obwegeser, Altmann
Note: 7'135 spettatori (tutto esaurito). Penalità: 2 x 2’ contro il Ginevra Servette; 5 x 2’ contro il Bienne. Tiri: 40-23 (6-8, 21-6, 13-9). Ginevra senza Berthon, Praplan (infortunati) e Auvitu (in soprannumero); Bienne privo di Cunti (ammalato) e Sheahan (in soprannumero). Servette dal 44‘ senza Vatanen (possibile infortunio al ginocchio). Al 54'22’‘ rete annullata a Jooris dopo coach's challenge del Bienne (ostruzione sul portiere). Al 58'25’' timeout chiesto dal Bienne, che gioca senza portiere fino al termine.