La società di Chironico è guidata dal 2017 da Scilla Imperatori: ‘Il lavoro più impegnativo è organizzare le attività fuori dal ghiaccio per finanziarci’
Cinquant’anni fa esatti, era l’8 aprile 1973, nacque l’Hc Nivo, club tuttora attivo nel gruppo ticinese di Terza Lega, nel quale disputa le partite casalinghe a Faido (dopo un passato anche alla Valascia di Ambrì). A ripercorrere la storia del club è l’attuale presidentessa Scilla Imperatori: «Nel 1973 è stata fondata la società, iniziando a militare nel campionato svizzero, la squadra però esisteva già dal 1967, ma fino a quel momento si era limitata a disputare partite amichevoli contro altre squadre della regione, come il Chironico e il Lavorgo. Da quel momento e tra alti e bassi la squadra ha militato prevalentemente in Terza Lega, con qualche periodo anche in Seconda. Come dal 2000 al 2010 e già prima dal 1982 al 1984. C’è anche stato qualche caso nel mezzo in cui si sarebbe potuto ottenere la promozione, ma ci si rinunciò. Nella stagione 2019-2020 è iniziata la collaborazione con l’Osco e l’anno successivo si è fatta la fusione, visto che l’Osco non era più interessato a iscrivere una squadra».
Adesso è dunque giunta l’ora dei festeggiamenti: «Sicuramente si farà un festeggiamento in comune con le altre società dell’ex comune di Chironico, ovvero l’Unione sportiva Chironico, che festeggia pure i cinquant’anni, la società tiratori e i costumi chironichesi che festeggiano invece i settanta. Ci sarà un pranzo di gala assieme in autunno. Stiamo anche pensando di organizzare una doppia sfida con l’Us Chironico a calcio e hockey».
Quali sono le future sfide che la società dovrà affrontare? «La principale è trovare nuovi giocatori, la nostra rosa ha un’età media abbastanza alta e avremo presto bisogno di trovare nuove giovani leve. Chi è interessato può dunque contattarci via social o e-mail. Proprio per un problema di organico avevamo unito le forze con l’Osco, prima invece spesso si facevano i doppi tesseramenti. Adesso sarebbe possibile solo con le squadre di Seconda Lega. Poi condividere la pista con Cramosina e Lodrino non aiuta».
La scorsa stagione ha visto il Nivo concludere la stagione in sesta posizione e poi venire eliminato ai quarti di finale dal Chiasso. «Il bilancio non è buono, degli ultimi anni è stata forse la stagione peggiore che abbiamo vissuto. Il gioco ha fatto fatica a ingranare, inoltre era il primo anno con i playoff in Terza Lega e forse il fatto di essere sicuri di essere già qualificati ha fatto diminuire la motivazione durante la stagione e se non si inizia a giocare già prima non si può pensare di arrivare ai playoff e cambiare di punto in bianco».
La situazione è però comune a tutti i club minori: «È una situazione difficile, forse in parte dovuta ai tornei amatoriali, che prendono una buona parte del bacino di giocatori che avrebbero il livello per giocare in Terza, ma che preferiscono prendere parte a questi tornei che comportano minore impegno e minore costo».
Il comitato del Nivo non lesina però l’impegno: «Attualmente siamo in sei, oltre a me c’è Michel Grazioli come vice, Corinne Celio come cassiera, Vanja Imperatori come segretaria e Mattia Merzaghi e Patrizio Cavanna come membri. Ci potrebbe essere posto per una settima persona, ma già in sei riusciamo a fare tutto il lavoro e per le votazioni non c’è problema visto che siamo quasi sempre tutti concordi. Le attività extrahockeistiche che svolgiamo per finanziare la società sono la tendina al Rabadan di Bellinzona, a partire dall’anno scorso abbiamo un food stand al Sun Valley di Malvaglia, dove vendiamo panini e poi attività più piccole come la tombola alle feste di Nivo, quest’anno in programma per il 5 maggio. Inoltre internamente alla società proponiamo l’“adotta un giocatore”, per il quale ogni giocatore può trovare una madrina o un padrino per poi ricevere un contributo in base ai punti ottenuti durante la stagione. Quest’anno abbiamo pure proposto la birra del Nivo “Slépa”, che rivendiamo con un piccolo sovrapprezzo».
A soli 33 anni, Scilla Imperatori sta dal canto suo vivendo una “carriera” da dirigente piuttosto precoce: «Essendo nata e cresciuta nel comune di Chironico sono sempre stata legata alla società, sono sempre stata vicina alla squadra, nella quale tra l’altro hanno giocato i miei zii. Nel 2012, dunque a 22 anni sono entrata in comitato come segretaria. Poi nel 2017 quando il presidente del momento Michele Bocassini aveva deciso di lasciare la presidenza e mi sono proposta per subentrare».
Come se non bastasse, contemporaneamente milita nella Serie D femminile con le Hcap Girls II: «È un bell’impegno, ma si riesce a gestirlo. Da un lato accade tutto nello stesso periodo dell’anno, però poi una volta che si inizia a giocare, il ruolo del comitato è solo quello di seguire la squadra. Ma sono le attività extra che richiedono più impegno e quelle sono nel periodo in cui non ci sono partite».