Non basta una doppietta di Attilio Biasca: la Svizzera di Marco Bayer si ferma ai quarti di finale, inchinandosi ai nordamericani
Niente miracoli ai Mondiali di Edmonton. Come previsto, il cammino della Nazionale U20 si è interrotto allo stadio dei quarti di finale. Simon Knak e compagni si sono infatti inchinati con il punteggio di 6-3 al cospetto del Canada, favorito alla conquista del suo diciannovesimo titolo iridato di categoria.
Il risultato, di fatto più equilibrato se paragonato ai più recenti scontri diretti (ai Mondiali 2020 i rossocrociati erano stati sommersi con un perentorio 10-0), non rispecchia la fisionomia della partita. I giocatori della selezione con la foglia d’acero hanno largamente dominato il confronto, a immagine dei 41 tiri sulla porta avversaria contro i 26 degli elvetici.
Ma la Svizzera ha comunque fatto più che limitarsi a difendere, malgrado Noah Petenaude sia stato costretto a cedere il testimone a Kevin Pasche a difesa della porta elvetica già al 18’ e dopo la quarta segnatura dei canadesi (in nove tiri). Infatti a quel punto gli elvetici hanno manifestato una certa reazione, chiudendo la prima frazione in ritardo di due reti. A 1’09" dalla terza sirena, a porta vuota, è però arrivata la rete del definitivo 3-6.
«Abbiamo veramente giocato bene – racconta a fine incontro il capitano della selezione di Marco Bayer Simon Knak –. Abbiamo dimostrato che possiamo batterci anche con squadre come il Canada. Loro hanno una grande forza offensiva, ma anche noi siamo comunque stati bravi in attacco. Dietro, Pasche si è dimostrato solido, e siamo rimasti in partita fino alla fine».
La selezione svizzera, forte di un Attilio Biasca ancora una volta in grande spolvero (e autore di una doppietta contro il Canada) chiude il torneo di Edmonton con una sola vittoria all’attivo. Quella ai danni dell’Austria, nell’ultimo incontro della fase a gironi (con rete decisiva ancora di Biasca), che era valso il biglietto in extremis per i quarti di finale.