Hischier e compagni stavolta vincono per 5-3, festeggiando il loro quarto successo in altrettante partite. La strada, adesso, è praticamente spianata
In una partita costellata da tantissime penalità gli elvetici riescono a domare anche la Slovacchia e ottengono la quarta vittoria in altrettante uscite al Mondiale. Una vittoria sudata e sofferta, in una sera in cui si mettono in mostra l’ottimo il boxplay e Denis Malgin, una voltà di più tra i migliori e nuovamente in rete. Primo gol in rossocrociato invece per Egli, e poi un finale epico in doppia inferiorità numerica. La Svizzera tornerà in pista sabato e affronterà il Canada. Con praticamente in tasca il biglietto per i quarti di finale.
È questo l’esito della quarta partita a Helsinki per la Nazionale, contro la temibile Slovacchia, avversario che Patrick Fischer decide di affrontare schierando nuovamente Genoni a difesa della gabbia. Rientrano anche Scherwey e Thürkauf, in un quarto blocco completato da Bertschy, mentre Kurashev è sempre in prima linea con Meier e Hischier. In tribuna invece Riat e Miranda. Da notare che Ambühl disputa il suo 119esimo match a un Mondiale ed eguaglia il record del tedesco Udo Kiessling. Nella Slovacchia c’è tanta curiosità per vedere all’opera l’astro nascente Slafkovsky, uno dei 18enni più forti al mondo.
La gara si apre con i fuochi d’artificio, Malgin dopo nemmeno 1’ porta in vantaggio la Svizzera. La rete viene ottenuta in inferiorità numerica con il più classico dei contropiedi. Per Malgin è la quarta segnatura in altrettante partite. Poco dopo nuovo break elvetico, con Thürkauf che però solo davanti a Huska fallisce il bersaglio. Ancora Thürkauf protagonista al 3’, ma l’attaccante non concretizza nuovamente. La Slovacchia pare frastornati, Simion e Meier portano altre due minacce. Al settimo minuto primo powerplay elvetico, senza esito. Un po’ dal nulla, alla prima vera opportunità, arriva il pareggio slovacco all’undicesimo siglato da Roman. Nella circostanza la difesa rossocrociata si fa trovare disattenta. Ancora in boxplay la Svizzera si fa pericolosa, Fora al termina di un’azione personale non riesce a superare Huska. La scena si ripete al 15’, stavolta è Kurashev mancare una buona chance. Al 18’ Marti è sfortunato, il suo tiro colpisce la traversa. Il risultato di 1 a 1 dopo 20’ sta molto stretto agli uomini di Fischer.
In entrata di seconda frazione la Svizzera può esultare. Egli, alla prima rete in rossocrociato, segna il 2 a 1, aiutato anche dalla deviazione fortuita di un avversario. Al 25’ infortunio per il giudice di linea Surmonen, lo sfortunato deve gettare la spugna e viene sostituito da un collega. Subito dopo arriva il pareggio del prodigio Slafkovsky, autore di un pregevole tiro. La sfida è ora più equilibrata, ma gli slovacchi non vanno quasi mai alla conclusione. Parecchie le penalità minori. Proprio al rientro dalla panchina dei penalizzati, Meier si ritrova solo davanti a Huska e realizza il 3 a 2 al 33’’. La sfida è godibile e appassionante anche se praticamente non si gioca quasi mai a 5 contro 5. Gli arbitri applicano una linea durissima e senza indulgenza. La Svizzera si ritrova in doppia inferiorità numerica per 35’’, ma resiste e così va alla seconda pausa in vantaggio.
Il terzo periodo si apre con una nuova penalità contro la Svizzera per cambio scorretto, è la seconda volta della serata. La Slovacchia in powerplay colpisce un palo con capitan Tatar. Chi sbaglia paga, e allora Hischier al 46’ infila Huska per il 4 a 2 che dà un po’ più di respiro ai rossocrociati. La gioia è però di breve durata, 4’ più tardi gli slovacchi si rifanno sotto con Takac, ma in realtà è uno sfortunato autogol di Geisser. Sullo slancio i ragazzi di coach Ramsay premono, Tatar fallisce il pareggio a porta praticamente incustodita. La Svizzera torna a farsi minacciosa al 54’, Kurashev sciupa un’ottima opportunità. A complicare la vita arrivar la penalità di partita di Fora, autore di una carica nei confronti di Liska. La sanzione viene inflitta dopo controllo degli arbitri al video. Come se non bastasse esce viene penalizzato pure Siegenthaler. La Svizzera si ritrova a 5 contro 3 per 2’ e resiste eroicamente. Scherwey respinge un tiro e i compagni lo abbracciano come se avesse segnato, è la foto dello spirito di squadra di questa Nazionale. La Slovacchia toglie il portiere e agisce a 6 contro 4, ancora una volta la muraglia rossa resiste e nel finale arriva la rete a porta vuota di Herzog per il defnitivo 5 a 3. La Svizzera può festeggiare.
Svizzera - Slovacchia (1-1 2-1 2-1) 5-3
Reti: 0’52’’ Malgin (Suter/esp. Bertschy!) 1-0. 10’33’’ Roman (Lantosi, Liska) 1-1. 23’56’’ Egli (Scherwey, Bertschy) 2-1. 25’22’’ Slafkovsky (Kristof, Tatar) 2-2. 32’59’’ Meier (Suter/esp. Lantosi, Moser) 3-2. 45’44’’ Hischier (Marti) 4-2. 49’07’’ Takac (Sykora. Grman) 4-3. 59’36’’ Herzog (Malgin, Suter/porta vuota) 5-3
Svizzera: Genoni; Kukan, Siegenthaler; Fora, Moser; Geisser, Glauser; Egli, Marti; Meier, Hischier, Kurashev: Simion, Suter, Malgin; Ambühl, Corvi, Herzog; Scherwey, Bertschy, Thürkauf.
Slovacchia: Huska; Fehervary, Ceresnak; Nemec, Ivan; Grman, Rosandic; Janosik; Kristof, Pospisil, Tatar; Manarik, Slafkovsky, Regenda; Lantosi, Liska, Roman; Tamasi, Lunter, Takac; Sykora
Arbitri: Ansons, Rekucki; Davis, Sormunen.
Note: Helsinki Ice Hall, 2’504 spettatori. Penalità: Svizzera 9 x 2’ + 1 x 5’ + penalità di partita (Fora). Slovacchia 5 x 2’’. Tiri 30-16 (17-6, 7-2, 6-8). Svizzera senza Riat, Miranda e Aeschlimann (in soprannumero). Pali: 18’03’’ Marti (traversa), 43’27’’ Tatar. Al 38’30’’ timeout Slovacchia. Slovacchia dal 57’15’’ al 58’29’’ e dal 59’ 20’’ al 59’36’’ senza portiere.