Il coach biancoblù e l‘amarezza della sconfitta in un derby intenso ed equilibrato. ’
Sul fronte biancoblù, invece, c’è più frustrazione che delusione. «È stata una partita equilibrata e con grande intensità – dice il ticinese Elias Bianchi, che con il suo gol aveva aperto il 244esimo derby –, però non abbiamo saputo chiuderla nel terzo periodo, in cui ci siamo dimostrati un po’ insicuri, abbiamo perso troppi dischi e così abbiamo permesso al Lugano di tornare in partita. Però sono convinto che questa partita potevamo vincerla entrambi. Anche se è chiaro che simili incontri vengono decise dai dettagli».
E uno di questi dettagli, è innegabile, è il clamoroso errore commesso dietro alla propria porta da Damiano Ciaccio. «Sì, è frustrante per me – dice il portiere neocastellano, che in precedenza era stato autore di una partita praticamente perfetta –. Io e il mio compagno di squadra dietro la porta non ci siamo intesi, e Josephs era lì e ha sfruttato la situazione. Secondo me, il problema questa volta è che nel terzo tempo abbiamo fatto un passo indietro, invece di accontentarci di giocare più semplice. Adesso dobbiamo riscattarci subito sul ghiaccio di Porrentruy, dove saremo chiamati ad affrontare la tipica trasferta in cui non puoi perdere».
Dopo il derby, la squadra è rimasta a lungo negli spogliatoi, con Cereda che ha fatto un discorso ai suoi ragazzi. «Cosa ci ha detto? Che nella vita – conclude Ciaccio – ci sono momenti molto più difficili di quelli che stiamo vivendo noi adesso...».
Lo stesso Cereda quando si presenta davanti ai giornalisti si presenta con il classico aplomb. «È stata una partita equilibrata, con alcuni episodi che non ci sono stati favorevoli. Avremmo dovuto chiuderla prima, e certamente quando perdi sai di aver commesso qualche errore di troppo. Il momento è difficile sul piano dei risultati, ma il gruppo è coeso e domani andrà in pista con il solito spirito battagliero: l’Ambrì vuole sempre vincere».