Niente da fare alla Cornèr Arena, superati dalla compagine di Wohlwend grazie alla doppietta di Ambühl
Per la partita contro il Davos, McSorley punta su Fadani titolare (con Irving in soprannumero) e, complici le parecchie assenze (oltre agli infortunati, tra gli assenti c’è pure Walker, squalificato), su una quarta linea offensiva assemblata con i giovani: Bedolla, Cortiana e Werder. Il match che va in scena alla Cornèr Arena fatica a decollare, con le due squadre che danno vita a una lunga fase di studio reciproco evitando sbilanciamenti in avanti. Per le prime occasioni davvero tali occorre perciò attendere diversi minuti. Il primo sussulto lo porta Morini al 7’30", deviando un tiro-appoggio da poco dentro la blu di Alatalo. Ma Sandro Aeschlimann non si fa sorprendere. Il Davos sfrutta invece il suo primo vero affondo per aprire le marcature. Lo fa al 14’04" con Schmutz e la complicità di una difesa bianconera che lascia tutto lo spazio necessario al numero 37 dei grigionesi per presentarsi al cospetto di Fadani e batterlo con un polsino a salire Il gol scuote i bianconeri che, ritrovatisi meno di un minuti e mezzo dopo con l’uomo in più, fanno centro con Boedker dopo appena nove secondi di powerplay: il danese corregge un disco scagliato dalla distanza dal topscorer Fazzini. Riva, al 17’00" sfiora poi il gol del vantaggio bianconero, ma la sua bella puntata a rete non va a buon fine. Il primo tempo si chide così sul risultato di parità, tutto sommato equa per quanto visto in pista.
Nei secondi venti minuti è il Lugano a cercare la rete con maggiore insistenza, andandoci vicinissimo quando, al 28’38" una deviazione di Arcobello manda il disco a stamparsi sull’incrocio dei pali, facendo gridare al gol i tifosi bianconeri presenti. L’azione prosegue, poi alla prima interruzione gli arbitri vanno a rivedere il video decretando che il disco non è entrato. Il gol allora lo trova il Davos, con Ambühl che con un polsino trafigge Fadani, nella circostanza coperto da traffico davanti a lui.
Il terzo tempo si apre con il Lugano all’inseguimento dei gialloblù, che però, dopo appena settantun secondi di gioco, allungano ulteriormente. Ancora per mano di Ambühl, dimenticato solo soletto davanti a Fadani con la retroguardia bianconera fuori posizione, azione nata sugli sviluppi di un disco caparbiamente difeso alle assi da Prassl. Sciupate due opportunità quasi consecutive di giocare con l’uomo in più a metà del terzo periodo, per i bianconeri il tempo inizia a stringere. E quando sarebbe il momento di cercare il disperato colpo di reni, Müller rimedia una penalità per bastone alto frustrando ogni ulteriore tentativo di rientro.
Lugano - Davos (1-1 0-1 0-1) 1-3
Reti: 14’04" Schmutz (Hienen, Knak) 0-1. 15’36" Boedker (Fazzini, Alatalo/esp. Simic) 1-1. 35’40" Ambühl (Bromé, Barandun/penalità differita contro il Lugano) 1-2. 41’11" Ambühl (Dominik Egli, Corvi) 1-3.
Lugano: Fadani; Nodari, Müller; Altalo, Riva; Chiesa, Guerra; Bernd Wolf; Vedova, Thürkauf, Stoffel; Fazzini, Arcobello, Morini; Trber, Haussener, Boedker; Werder, Cortiana, Bedolla; Tschumi.
Davos: Aeschlimann; Zgraggen, Jung; Dominik Egli, Wellinger; Nygren, Heinen; Stoop, Barandun; Stransky, Rasmussen, Bromé; Ambühl, Corvi, Prassl; Simic, Nussbaumer, Frehner; Schmutz, Chris Egli, Knak.
Arbitri: Lemelin, Kaukokari; Thomas Wolf, Stalder.
Note: 4’938 spettatori. Penalità: Lugano 2 x 2’; Davos 4 x 2’. Tiri in porta: 26-32 (9-13, 9-6, 8-13). Lugano senza Bertaggia, Carr, Herburger, Josephs, Loeffel, Schlegel (tutti infortunati), Walker (squalificato) e Irving (soprannumero); Davos al completo. Al 28’34" palo colpito da Arcobello. Prima partita in Lega nazionale per il diciannovenne Gregory Bedolla. Premiati a fine partita, quali migliori giocatori in pista, Gregory Bedolla e Andres Ambühl.