Serge Pelletier lancia il finale di regular season alla vigilia della sesta sfida con l'Ambrì. 'La velocità d'esecuzione non solo è bella, ma porta punti‘
Non c'è tempo per dormire sugli allori. Neppure dopo la brillante vittoria di mercoledì sul ghiaccio dello Zurigo. Domani per la compagine di Serge Pelletier è di nuovo tempo di derby: è il sesto e ultimo della regular-season, dopo che i primi cinque erano già andati ai bianconeri. «Dobbiamo mantenere il nostro focus sul nostro obiettivo, che sono i playoff – esordisce il cinquantacinquenne coach bianconero –. E sappiamo che nulla dev'essere dato per scontato e anche questa partita deve essere preparata e affrontata con gli stessi criteri. Senza contare, poi, che i derby hanno una loro tradizione e storia, sono partite difficili e speciali. Mi aspetto un Ambrì molto motivato, anche perché potrebbe essere l’ultimo derby della stagione e tutte e due le squadre vogliono fare bene. Non ci saranno grandi novità, perché le due squadre si conoscono molto bene».
Niente pretattica, insomma. «Noi dobbiamo semplicemente continuare a giocare esattamente come abbiamo fatto l'altroieri sera a Zurigo. Devo fare un grosso complimento ai miei ragazzi, hanno giocato davvero un'ottima partita, e non è mai facile all’Hallenstadion: la solidità difensiva, la nostra pazienza e l'aver saputo segnare nei momenti giusti della gara sono stati fattori determinanti. In questo momento, poi, giochiamo con una bella velocità d’esecuzione; ciò che non solo è bello da vedere ma porta soprattutto a punti da mettere nel carniere. A noi mancano ancora sei partite, e vogliamo raggiungere il nostro obiettivo il più presto possibile».
Con l'innegabile vantaggio di poter partire da un invidiabile terzo posto in classifica. «Già, oggi siamo terzi, ma l'altro giorno eravamo quinti. Ogni turno di campionato le posizioni possono variare, perché siamo sette squadre in un fazzoletto. Noi dobbiamo preoccuparci di tenere questa velocità di crociera e finire la regular season nella miglior posizione possibile. Io dico sempre che se le amichevoli servono a preparare il campionato, la regular season serve per arrivare pronti per ai playoff. E vogliamo arrivarci nella miglior condizione».
Nel weekend c'è da attendersi qualche novità? Riva potrà ritrovare il suo posto nel lineup? «Domattina ci sarà ancora un allenamento, dopodiché valuteremo come procedere – spiega Pelletier –. Ho due giocatori con qualche acciacco e non voglio sbilanciarmi. Soprattutto per quanto concerne il rientro di Riva, è il giocatore che dovrà sentirsi pronto al 100% per fare il suo ritorno sul ghiaccio». Poi ci sono Matteo Romanenghi e Loic Vedova: ora che la stagione dei Rockets è finita, anche loro sono a disposizione.
Di sicuro, in difesa puoi contare su un elemento che sta viaggiando molto bene e non solo a livello di punti, quel Tim Heed che inizialmente ha avuto qualche problema, di ritorno dalla Nhl, ma ora è diventato uno dei leader di questo Lugano. «Non dimentichiamoci che all’inizio della stagione, quando è arrivato, era reduce da un’operazione al ginocchio. Abbiamo discusso insieme come programmare l'annata, quindi la sua preparazione è stata graduale, e nelle amichevoli precampionato lo abbiamo spesso risparmiato: mai aveva giocato due partite di fila. Tutto ciò naturalmente ha preso del tempo e ci è voluta pazienza, ma dal momento che ha preso il ritmo Tim è diventato una pedina fondamentale, e in questo momento sta giocando alla grande».
Un po' come Niklas Schlegel tra i pali. Sarà ancora lui il titolare domani, dopo l'ottima prestazione contro i Lions? «Abbiamo un bel programma da qui alla fine della stagione regolare, con sei partite nel giro di una decina di giorni – conclude Pelletier –. Quindi vedremo sicuramente ancora entrambi i portieri in azione».