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‘Campionato pieno di imprevisti, ma pronti per i playoff’

Nonostante le diverse ‘tegole’, per il presidente delle Ladies bianconere Sidney Piaget il bilancio della stagione regolare è ‘soddisfacente’

Pronte per il grande ballo dei playoff (Ti-Press)
23 febbraio 2021
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Quarantatré punti in venti partite, sette in meno del leader Zurigo. Ossia una media di 2,15 confronto e una differenza reti nettamente in attivo: +38, per 89 gol realizzati contro 51 incassati. È con queste cifre che le Ladies del Lugano hanno consegnato agli archivi la stagione regolare e con cui sabato, nella volata contro il titolo, affronteranno con il vantaggio casalingo il Turgovia per la prima sfida della semifinale al meglio delle cinque partite. «Il saldo finale della stagione regolare è soddisfacente, anche se qualche punto per strada l’abbiamo lasciato; soprattutto per aver mancato un pizzico di realismo in certe partite – spiega il presidente delle Ladies Sidney Piaget –. La soddisfazione per come abbiamo portato a termine la stagione regolare è ancora maggiore se penso che per tutto il campionato abbiamo avuto di fronte avversarie che ci hanno sfidato con il coltello fra i denti, mai disposte a concessioni, nemmeno a livello di lineup. E le abbiamo affrontate facendo capo praticamente sempre a tutta la rosa: il coach ha dato spazio a tutte le giocatrici, anche le più giovani. Forse questo ci sarà costato qualche punto in classifica durante la stagione, ma è sicuramente stata una scelta pagante. Non da ultimo, ci ha permesso di risparmiare un po’ di energia, per presentarci fisicamente in condizioni ideali al momento topico del campionato».

A livello statistico, le Ladies hanno collezionato 14 affermazioni (tutte entro il 60') a fronte di 6 sconfitte (di cui 5 nei tempi regolamentari). «Ma solo in un caso siamo stati sopraffatti dall’avversario. Le altre partite sono state tutte più equilibrate, chiaro indice di come il campionato sia diventato più livellato».

Gli ostacoli, sul cammino di questa prima parte del campionato non sono mancati per Piaget e la sua società. «Anzi, di ‘tegole’ ce ne sono piovute addosso parecchie». Causa coronavirus, certo, ma non solo: «La pandemia di certo non ci ha reso più agevole il cammino sul piano sportivo, ma, per fortuna, questo virus ci ha toccati praticamente solo indirettamente: due giocatrici sono effettivamente risultate positive, una infettatasi al campo d’allenamento con la sua Nazionale (in Finlandia) e l’altra nell’ambito familiare durante le festività natalizie. La squadra, nel suo assieme, non ne ha risentito, e siamo dunque riusciti a portare a termine la stagione regolare senza doverci fermare causa quarantena. Ciò non toglie che qualche partita l’abbiamo comunque dovuta riprogrammare pure noi. Diverse volte, poi, abbiamo dovuto mettere mano al calendario anche all’ultima ora a causa del cambiamento dell’occupazione della nostra pista, visto che dividiamo il ghiaccio con la prima squadra del Lugano, il cui programma ha logicamente la precedenza».

La pandemia non avrà ostacolato direttamente le Ladies bianconere, ma è comunque riuscita a congelare almeno temporaneamente il campionato: «Ci siamo fermati per due settimane, più che altro a causa di un malinteso tra la Federazione e le autorità preposte a Berna. In sintesi, inizialmente al nostro campionato non era stato riconosciuto lo statuto di semiprofessionistico, e così ci era stata negata l’autorizzazione e proseguire. Poi, chiarito il tutto, il torneo è ripreso a pieno regime. Ma piazzare i diversi recuperi in un torneo che non prevede partite infrasettimanali non è certo stato esercizio semplice».

Strettamente legata alla pandemia è poi la questione dell’assenza di pubblico per gran parte della stagione: «E questo ha tolto indubbiamente parecchio ‘pepe’ al tutto. È vero che non avremo un seguito di migliaia di spettatori, ma giocare in stadi giocoforza deserti non è stimolante per nessuno, specie per ragazze che non sono professioniste tout court, ma si battono pur sempre ai massimi livelli nazionali, non lesinando sacrifici». Ripercussioni, la pandemia, le ha poi logicamente avute sulle finanze della società: «Ci sono mancate diverse entrate, in particolare al capitolo sponsoring. Molte aziende hanno dovuto cessare la loro attività e per questo hanno sì ricevuto i sussidi previsti da questa eccezionale situazione, logicamente però destinati a coprire i costi gestionali e non certo per sostenere società sportive o ricreative. E, mentre molte altre di queste ultime hanno a loro volta interrotto le attività, il nostro campionato è andato avanti, con tutte le spese che ciò comporta. Cosa che complica il compito di far quadrare i conti...».

Altra complicazione sorta praticamente all’alba della stagione è stata il cambio di allenatore: «Questo avvicendamento ha portato con sé un inevitabile rodaggio prima che la squadra iniziasse a funzionare a pieno regime. La designazione di Vasco Soldini a head coach, che in precedenza ricopriva il ruolo di assistente, a lungo andare si è però rivelata una scelta pagante, dando nuovi impulsi a una squadra potenzialmente più forte rispetto a quella della passata stagione». Vasco Soldini che però non sarà sulla panchina delle Ladies per l’inizio del playoff: «Purtroppo Vasco ha dovuto subire un intervento chirurgico e almeno per le prime partite non potremo contare su di lui. È un imprevisto in più di cui avremmo volentieri fatto a meno, soprattutto in questo momento della stagione, in cui la squadra ha bisogno di stabilità anziché di cambiamenti. Il suo incarico, temporaneamente, è stato affidato al suo assistente, Pasi Koppinen, che sarà a sua volta coadiuvato dal tecnico del Pregassona Ceresio Christian Agustoni: ecco, se vogliamo cogliere una nota positiva di questa pandemia, è la possibilità di far capo a quest’ultimo in quanto fermo il campionato di Seconda Lega. Poi, quando Soldini si sarà ristabilito, le redini delle Ladies torneranno nelle sue mani».

Il gran ballo dei playoff

Si chiama Turgovia l’ostacolo da superare dalle Ladies per approdare in finale: un avversario alla portata delle bianconere. «Sì, ma non da sottovalutare. Abbiamo vinto tre delle quattro sfide dirette della stagione regolare, per cui il bilancio depone a nostro favore. D’altro canto il Turgovia vanta una rosa ricca di buoni elementi, con sei giocatrici o nella Nazionale maggiore o nella U18, e non da ultimo quella Phoebe Stänz che la scorsa stagione, con la maglia del Lugano, era stata la miglior realizzatrice dell’intero campionato... Questo per dire che sarà sicuramente una bella serie».

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