Hockey

Da due punti invece di tre, ma per il Lugano è ancora vittoria

Quarto successo nelle ultime cinque partite per i bianconeri. Che sprecano prima il 3-0 e poi il 4-2, ma al prolungamento la spuntano grazie a Heed

Raphael Herburger davanti a Stalberg e Abplanalp prova a impensierire Berra (Ti-Press/Crinari)
17 novembre 2020
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Non è vittoria piena, ma per il Lugano alla fine arrivano comunque due punti. Ed è il quarto successo delle ultime cinque partite per gli uomini di Serge Pelletier. Che con il Friborgo vanno in pista senza Wellinger in retrovia, il quale non ce la fa dopo la botta nel derby, e sul lineup prepartita in difesa teoricamente figurano anche i nomi di Sannitz e Traber. I quali però, ovviamente, trovano spazio in attacco: alla fine il trentasettenne centro di Mendrisio - schierato per la prima volta dopo l'incidente automobilistico in Mesolcina, a inizio settembre - rimane sul ghiaccio per complessivi 3'07'', mentre l'ala numero 21 ne totalizza 5'25''. E alla fine festeggerà pure un gol. In una partita che sul piano contabile si sblocca a quattro minuti dalla prima pausa, quando l'impressionante Arcobello (che gioca a tutta pista e recupera un sacco di dischi) approfitta di una penalità inflitta a Kamerzin per battere Berra sopra i gambali: è l'1-0 al 16'11''.

Il meglio, però, per i bianconeri deve ancora arrivare. E arriva subito all'inizio del periodo centrale, quando Walker e Traber (entrambi al primo gol in stagione) in tre minuti e rotti portano il risultato sul 3-0. Sembra il momento decisivo della partita, invece non lo è. Perché il Friborgo in dieci minuti scarsi si riporta sotto, e solo l'immediato 4-2 di Bertaggia – che tocca imparabilmente un tiro di Fazzini, appena dieci secondi (!) dopo il 3-1 di Rossi – permette alla squadra di Pelletier di smorzare l'impeto degli avversari.

Superato il momento difficile, negli ultimi venti minuti il Lugano sembrava aver ripreso il filo del discorso. E invece al Friborgo basta la penalità inflitta a Chiesa al 50'02'' per far dubitare i bianconeri. Che dopo aver incassato quaranta secondi dopo il 4-3 di DiDomenico, a 3'57'' dalla fine riescono a trovare anche il pareggio, con un 'backhand' di Stalberg nel mucchio. Così la decisione è rinviata al prolungamento, dove Heed decide tutto dopo appena trentun secondi, con un missile terra aria che non lascia scampo al povero Berra. 

Lugano - Friborgo (1-0 3-1 0-2 1-0) 5-4 

Reti: 16'11'' Arcobello (Boedker, Heed/esp. Kamerzin) 1-0. 21'17'' Walker (Morini/esp. Loeffel) 2-0. 24'50'' Traber (Herburger) 3-0. 30'59'' Mottet (Stalberg, Desharnais) 3-1. 34'11'' Rossi (Walser, Jörg) 3-2. 34'21'' Bertaggia (Fazzini) 4-2. 50'44'' DiDomenico (Gunderson, Desharnais/esp. Chiesa) 4-3. 56'03'' Stalberg (Desharnais) 4-4. 60'31'' Heed 5-4

Lugano: Schlegel; Heed, Riva; Chiesa, Loeffel; Nodari, Wolf; Boedker, Morini, Arcobello; Fazzini, Kurashev, Bertaggia; Bürgler, Lajunen, Suri; Romanenghi, Herburger, Walker; Sannitz, Traber

Friborgo: Berra; Gunderson, Chavaillaz; Aebischer, Abplanalp; Sutter, Jecker; Kamerzin; Rossi, Walser, Jörg; Stalberg, Desharnais, Mottet; Sprunger, DiDomenico, Herren; Bykov, Schmid, Marchon; 

Arbitri: Tscherrig, Mollard; Cattaneo, Kehrli.

Note: 30 spettatori. Penalità: 4 x 2' contro il Lugano; 3 x 2' contro il Friborgo. Tiri: 30-28 (11-8, 10-8, 8-13, 1-0). Lugano privo di Lammer, Zurkirchen e Wellinger (tutti infortunati) ?; Friborgo senza Furrer, Jobin (entrambi infortunati) e Brodin (straniero in soprannumero). Pali: 17'54'' Heed, al 38'42'' Gunderson. Al 32'39'' timeout chiesto dal Lugano. Premiati a fine partita quali migliori giocatori in pista Arcobello e Gunderson.