Per Matt D'Agostini nel weekend l'Ambrì Piotta ha comunque fatto un bel passo avanti. 'Dobbiamo però migliorare nel gioco a ranghi completi'
Tre punti nelle prime quattro partite, due nelle ultime due. Tre settimane dopo l'ingaggio d'apertura del campionato 2020/21, l'Ambrì Piotta ha collezionato una serie di buone prestazioni (l'ultima in ordine di tempo sabato contro lo Zugo), pochi passaggi a vuoto (su tutti probabilmente i 20' conclusivi della sfida contro il Rapperswil), e cinque punti, frutto di un successo pieno e due sconfitte oltre il sessantesimo. A fronte di tre k.o. nei tempi regolamentari. «Una sola vittoria in sei partite è un po' poco: ovviamente non è l'inizio di stagione che ci aspettavamo - sottolinea Matt D'Agostini -. Ma siamo in crescita. A Ginevra abbiamo finalmente rotto il digiuno in fatto di successi, e, poi, lo scorso weekend abbiamo fatto un altro passo avanti, sebbene a conti fatti in classifica abbiamo messo meno punti di quelli che avremmo desiderato ma anche meritato. Non dico una novità se una parte dei nostri problemi va ricercata nelle ancora troppe poche reti che riusciamo a realizzare. Dietro, per contro, le cose non vanno male, con un tandem di portieri che ogni partita si dimostra all'altezza della situazione. Il nostro è principalmente un problema di rifinitura delle azioni...». Parole, quelle dell'attaccante 33enne dell'Ontario, che trovano pieno riscontro nelle cifre: nelle prime sei partite della stagione 2020/21, i leventinesi hanno realizzato solo sette reti (due quelle siglate da D'Agostini), subendone diciassette. «Ci manca ancora il giusto feeling con la rete, ma per il resto possiamo comunque essere soddisfatti per numero di occasioni che ci creiamo. Dobbiamo insomma continuare così, ed essere fiduciosi: perseverando, prima o poi la situazione cambierà». Lo stesso D'Agostini, del resto, non è ancora riuscito a carburare sui livelli della passata stagione, chiusa da topscorer dell'Ambrì Piotta con una media di 0,91 punti a partita (20 reti e 22 assist in 46 incontri). Quest'anno, infatti, per il momento deve accontentarsi del terzo posto nell'attuale classifica degli scorer in maglia biancoblù in coabitazione con Nättinen a quota due punti, ma mentre il finlandese li ha ottenuti con due soli gettoni di presenza (e dunque con una media tonda di un punto giusto giusto a partita), D'Agostini li ha racimolati in sei partite, per una media personale di 0,33. «Ovviamente quando la sua squadra non segna a sufficienza, un attaccate non può dirsi pienamente soddisfatto del suo rendimento. Così è per me: a livello di sensazioni non è stato male come inizio di campionato, ma sono perfettamente consapevole che la mia linea può e deve fare ancora meglio. Forse, per fare un ulteriore salto di qualità, dovremo riuscire a migliorare il nostro rendimento nel gioco a ranghi completi, senza limitarci ad aspettare che sia il nostro powerplay a fare la differenza. Piano piano la situazione sta comunque cambiando, sia sul piano della squadra, sia su quello personale: partita dopo partita il livello generale cresce, così come il mio stato di forma».
L'atteso debutto di Nättinen, venerdì a Langnau, ha comunque permesso alle statistiche dei leventinesi di riprendere quota per reti realizzate, visto che il finlandese è andato a bersaglio sia venerdì, sia sabato con lo Zugo. «Per le caratteristiche che ha, Nättinen mi ricorda molto Kubalik. È un grande giocatore, capace di scoccare tiri micidiali da qualsiasi posizione. Ha velocità e potenza: sicuramente un ottimo elemento per la nostra squadra».
'Al coronavirus non puoi non pensare: sono tempi difficili un po' per tutti. Noi la sola cosa che possiamo fare è cercare di fare il meglio possibile, e di farlo nel modo piu sicuro possibile'
A spezzare un po' ritmo è anche stato un calendario che sin qui per i leventinesi ha proposto tre settimane con partite solo il weekend. Da ora, però, si cambia registro: domani contro il Losanna i biancoblù ritrovano ritmi più usuali nel massimo campionato svizzero. «Sì, certo, in questo avvio di campionato il calendario è stato un po' diverso dal solito, ma del resto sapevamo fin dall'inizio che sarebbe stata questa la tabella di marcia: non dev'essere dunque un alibi per giustificare un'entrata in materia non ancora ideale. E, in ogni caso, all'inizio della stagione non è in fondo nemmeno male il fatto di poter beneficiare di qualche giorno in più per potersi allenare prima di giocare per i punti». Fatta eccezione per i piani di protezione attivanti dalla società, D'Agostini e compagni non si sono ancora confrontati direttamente con il coronavirus, ma è inevitabile che nei pensieri di queste settimane ci sia stato posto anche per lui... «Non puoi non pensarci: ogni giorno sei praticamente sommerso da notizie concernenti il Covid-19. Sia nella vita privata, sia per quel che attiene l'ambito sportivo. Ciò che è stato deciso dalle autorità del canton Berna (dove domenica è stato deciso di tornare al limite di mille persone per le manifestazioni pubbliche, ndr) non lascia indifferenti nessuno. E non è un buon affare, né per Berna, Langnau e Bienne, né per la Lega in generale, e c'è anche chi ritiene che continuare a giocare sia rischioso per la salute. Questa è davvero una stagione particolare, strana; sono tempi difficili un po' per tutti. Non possiamo far altro che cercare di fare il meglio possibile e di farlo nel modo più sicuro possibile».
Benvenuti nella 'nuova normalità'. Fatta di squadre in quarantena, partite rinviate e di conseguenza in calendario 'work in progress'. Tutti, bene o male, devono fare i conti con un tabella di marcia, non solo per quel che concerne le partite ufficiali, pesantemente condizionata dalla pandemia di coronavirus. «È innegabile che questa sia una normalità un po' diversa rispetto a quella a cui eravamo abituati, ma è la sola che possiamo avere di questi tempi - evidenzia Luca Cereda -. Pertanto non possiamo che cercare di viverla nel miglior modo possibile: è inevitabile che un po' di energia venga risucchiata da questi aspetti, ma dobbiamo cercare di mantenere la concentrazione sugli aspetti sportivi, e in particolare quelli che possiamo controllare direttamente».
Che indicazioni ha dato il weekend appena lasciato alle spalle? «Possiamo essere contenti in particolare della prestazione di sabato contro lo Zugo, un po' meno di quella del giorno prima a Langnau. Queste due partite hanno insomma ribadito che si deve ancora lavorare per trovare una certa costanza nella prestazione; andiamo ancora troppo 'a folate'. Segreti o miracoli non ce ne sono: dobbiamo ancora trovare la cosiddetta compattezza di squadra. Se mettiamo in pista tutte le nostre qualità siamo in grado di fare filo da torcere a tutte le avversarie, ma se invece non lo facciamo, difficilmente possiamo sperare di fare risultato».
Nel menu settimanale dell'Ambrì Piotta c'è due volte il Losanna (domani alla Valascia e venerdì in trasferta), che in classifica è preceduto solo dallo Zurigo capolista: un avversario decisamente tosto per i biancolbù... «Il Losanna è uno dei top club per budget e per tasso tecnico. In estate il club ha fatto diversi cambiamenti, e sulla carta è ancora più competitivo che in passato... A maggior ragione sarà imperativo non concedere loro tempo è spazio». Nessun movimento è nel frattempo segnalato dall'infereria, ragion per cui per la partita di domani, Luca Cereda avrà a disposizione il medesimo effettivo di sabato.