Hockey

Due ticinesi (doc) con la Coppa in mano

Altra impresa dell'Ajoie di Zaccheo Dotti e Casserini, che batte il Davos nella finale sul ghiaccio di Losanna, davanti a diecimila spettatori in delirio

2 febbraio 2020
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Prima il Losanna, poi lo Zurigo, quindi il Bienne e, infine, il Davos. È un momento davvero storico per l'Ajoie dei ticinesi Zaccheo Dotti e Giacomo Casserini. Che diventa la seconda squadra di B a mettere le mani sulla Coppa Svizzera, due anni dopo il Rapperswil. E anche in quell'occasione a farne le spese fu il Davos.

«È incredibile, è qualcosa di magico. Chi l'avrebbe detto che saremmo riusciti a reggere sino alla fine?», dice il coach dell'Ajoie Gary Sheehan a caldo, senza riuscire a trattenere le lacrime. In un pomeriggio in cui la compagine cadetta ha fatto la differenza sfruttando il suo abilissimo powerplay, in uno stadio pieno all'inverosimile (9600 spettatori, tutto esaurito alla Vaudoise Arena) con oltre trenta autobus che dal Giura hanno fatto la spola fino a Losanna. Prima Joggi, poi Schmutz, quindi Birbaum e poi ancora Joggi: cinque situazioni in superiorità numerica, addirittura quattro gol.

I grigionesi, però, hanno provato a rientrare, riportandosi fin sul 4-3 a 10' dalla fine, con Hischier, Tedenby e Marc Wieser. Ma l'Ajoie è riuscito a reggere, chiudendo in anticipo la contesa con altre tre reti nel finale: prima Frossard, di nuovo in powerplay (!), poi Devos e, infine, a porta vuota, Schmutz, per il 7-3 finale. Un epilogo amarissimo per gli altri due ticinesi in pista, i gialloblù Samuel Guerra e Marc Aeschlimann, e per un Davos che anche stavolta è costretto a rinviare il suo appuntamento con la Coppa.