Alla Cornèr Arena il bianconeri sconfiggono il Rapperswil con un tennistico 6-3. Al termine di una partita sostanzialmente senza storia
Tanta, troppa la differenza in pista tra Lugano e Rapperswil. Superiorità che è ben riassunta dal risultato finale della sfida tra bianconeri e sangallesi: 6-3. Sta addirittura stretto ai bianconeri il 2-0 con cui si chiude il primo tempo. Nei primi 20 minuti infatti gli uomini di Kapanen spingono sull’aceleratore, trovando la via del gol con Loeffel e Bertaggia e creandosi un altro abbondante paio d’occasioni (su tutte la traversa di Fazzini al 9’40” e il clamoroso gol a porta vuota mancato da Sannitz poco dopo).
In un secondo periodo piuttosto incolore, gli ospiti riaprono però di prepotenza la partita, realizzando due reti nello spazio di poco più di mezzo minuto per riportare lo score in parità: segna prima Rowe in superiorità numerica, imitato poco dopo da Vukovic, che poco più tardi deve lasciare riguadagnare gli spogliatoi sanguinante dopo aver ricevuto un bastone in faccia. Ci vuole vuole allora una nuova superiorità numerica (la seconda della serata) per ridestare i bianconeri dal torpore. A far suonare la sveglia ci pensa il solito Fazzini, con un polsino all’incrocio che riporta avanti i suoi.
Passano appena 17” dal rientro in pista dopo la seconda pausa e il Lugano torna in doppio vantaggio grazie a Zangger. Ma il Rapperswil trova il modo di accorciare nuovamente. Ci pensa allora, ancora una volta, Fazzini, che trova la doppietta personale che frutta il 5-3. Lammer, a porta vuota, infila poi il disco del definitivo 6-3.