Sul Ceresio inizia ufficialmente la nuova avventura di Kapanen e del suo Lugano. L'obiettivo? 'Una regular season tra i primi sei. Poi tutto può succedere'.
Salpa sul lago, l'avventura del nuovo Lugano. Che sceglie un battello, il Lugano – naturalmente – per dare ufficialmente avvio al regno di Sami Kapanen. «Siamo pronti a partire – dice il presidente Vicky Mantegazza, in apertura della presentazione ai giornalisti –, e lo facciamo con la consapevolezza di aver lavorato tanto sia in primavera, sia durante l'estate per portare dei cambiamenti a tutti i livelli. Uno staff tecnico innovativo, una figura inedita, quella dei Ceo, Marco Werder, e un nuovo direttore sportivo. Quel Hnat Domenichelli che si è calato subito nel suo nuovo ruolo, ha le idee chiare e sta lavorando per il presente, per il futuro immediato ma anche per quello più lontano».
«A poco a poco – conclude Vicky – la squadra sta capendo cosa vogliono Stefan Nyman e Sami Kapanen. Abbiamo i nostri obiettivi sportivi, e naturalente lotteremo per raggiungerli, ma mai come quest'anno servirà pazienza».
Ad illustrare gli obiettivi ci pensa Hnat Domenichelli. «È inutile nascondersi, sarà un anno di transizione – dice il nuovo diesse bianconero –. Chi ha seguito ciò che è successo nella scorsa stagione ha visto che tra il terzo e il decimo posto c'erano cinque, sei punti. E io credo che quest'anno, nonostante tutti i cambiamenti, chiuderemo tra le prime sei. Ho scelto un obiettivo abbastanza semplice per la squadra: voglio che si resti con i piedi per terra, senza guardare troppo lontano. Nell'hockey moderno, si sa, ciò che conta è arrivare ai playoff, e a quel punto tutto può succedere»