I leventinesi battono il Langnau per 5-2 e consolidano il quarto posto in classifica. In grande evidenza i soliti Kubalik, Zwerger e Müller
L'Ambrì completa un weekend perfetto, mettendo sotto il Langnau la sera dopo aver vinto il 226esimo derby. In una partita in cui i biancoblù si presentano con Manzato in porta, mentre In difesa Dotti prende il posto di Moor e Matt D’Agostini è di nuovo in tribuna (mentre nel Langnau c'è DiDomenico, quindi il sacrificato è Elo). Dopo una fase di studio sono i padroni di casa a creare il primo pericolo al 4’, ma Ciaccio blocca il tiro di Kubalik. È la prova generale che porta al gol d’apertura siglato proprio dal ceco all’11’. La gioia è di breve durata: dopo nemmeno un minuto l’altro topscorer, ovvero Pesonen (il migliore dei suoi), pareggia al termine di una pregevole azione personale. I padroni di casa provano subito a reagire e creano buone chance. Ancora l’attivo Kubalik al 14’ crea scompiglio dalle parti di Ciaccio. Al 15’ nuovo vantaggio ticinese: Michael Fora, in powerplay, buca Ciaccio con un tiro dalla linea blu. I Tigrotti non ci stanno, e Gagnon al 17’ impensierisce Manzato dalla corta distanza. Nuovamente in powerplay, sul finale di periodo, Müller sfiora il terzo punto. Nel complesso il vantaggio dei leventinesi dopo i primi 20’ è meritato.
Il secondo periodo si apre con un brivido, Gagnon da sottomisura non riesce a infilare Manzato. La gara resta piacevole e al 29’ ecco il terzo punto biancoblù: Müller è il realizzatore, ma il merito va tutto a Zwerger. L’austriaco confezione il terzo assist di serata e che assist, semplicemente poesia. Sullo slancio un minuto più tardi arriva anche il 4-1 segnato da Kostner al termine di una mischia. Gli ospiti sono frastornati, Kubalik a tu per tu con il povero Ciaccio fallisce il quinto gettone. Al 33’ in superiorità numerica Gagnon accorcia le distanze. È l’ultimo gol di una frazione davvero elettrizzante.
L’ultimo tempo qualitativamente offre un po’ meno rispetto ai primi due. Pesonen, con la sua classe, resta comunque una spina nel fianco. Con un velenoso backhand al 45’ il finlandese conclude a lato della porta locale. L’Ambrì sfiora il quinto centro con Rohrbach al 49’. Il numero 9 per poco non approfitta di un errore d’impostazione ospite. In powerplay è poi Plastino al 51’ a colpire il palo. I leventinesi gestiscono il vantaggio senza troppi problemi e a chiudere definitivamente la contesa ci pensa il solito Kubalik al 56’. La Valascia esplode e dedica una standing ovation al topscorer ceco. È la splendida fine dell’ennesima serata di gloria per la truppa di Cereda.