Hockey

A far festa è il Lugano

I bianconeri battono l'Ambrì 5-3 (con doppietta di Fazzini), in un derby giocato da ambo le parti con poca disciplina difensiva

TiPress
7 dicembre 2018
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In una Cornèr Arena esaurita i locali conquistano tre punti importanti. Derby confuso e pasticciato, ma sicuramente divertente. E domani sera alla Valascia si replica. 

Il Lugano vede il rientro di Vauclair in difesa e di Bertaggia in attacco. Il quarto straniero è Haapala, mentre Klasen finisce in tribuna. Lapierre, all’ala, gioca con Lajunen e Walker. L’Ambrì ripresenta la stessa formazione dello scorso weekend, l’unica novità è la titolarizzazione in porta di Daniel Manzato.

Per i tifosi bianconeri c’è subito una sorpresa, l’ingaggio d’inizio viene effettuato dallo svedese Tommy Sjödin. Il 53enne ex difensore militò per 4 anni a Lugano, dal 1994 al 1998.

I locali partono forte, dopo appena 19’’ Hofmann colpisce il palo. All'1’23’’ è però l’Ambrì a festeggiare. Clamoroso nella circostanza il pasticcio combinato da Merzlikins che «cicca » il disco rilanciandolo nella propria porta. La rete viene assegnata a Lerg. Superato lo choc il Lugano reagisce e trova al 6’20’’ con Fazzini il pareggio. Troppo lo spazio concesso al numero 17 nella circostanza dalla difesa leventinese. Sullo slancio i bianconeri continuano a premere e trovano il vantaggio al 10’23’’. Non esente da colpe Daniel Manzato. A esultare è capitan Chiesa. I biancoblù cercano immediatamente la riscossa, ma il tiro di Kneubuehler si stampa sul palo. Le difese sono decisamente allegre, parecchi gli errori, la sfida è divertente proprio perché disordinata. Hofer e Dotti portano ulteriori pericoli, ma Merzlikins risponde presente. Il primo powerplay è per gli ospiti, ma non porta nulla. Ottimo nel frangente il boxplay di Chorney e soci. Sul finire del primo periodo pure il complesso locale può agire con il vantaggio numerico sul ghiaccio. Lapierre colpisce una traversa, è l’ultima emozione dei primi 20’.

Il secondo periodo si apre con una grande chance per Lauper, ma Merzlikins ci mette una pezza. Al 26’ nuovo powerplay per il Lugano. Nella cicostanza Novotny riceve oltre ai 2’ anche 10’ di penalità ulteriori. I ragazzi di Ireland non sfruttano la possibilità. Il gioco è più spezzettato rispetto alla prima frazione, diverse le interruzioni. Poco oltre metà contesa è nuovamente il complesso bianconero ad agire in superiorità numerica, ma ancora una volta l’Ambrì respinge il tentativo (non molto convincente) dell’avversario. Le parti s’invertono al 35’, stavolta sono gli ospiti a disporre di un powerplay, in un derby peraltro molto corretto. Zwerger non si fa pregare e pareggia con un tiro di precisione chirurgica. La gioia leventinese dura pochissimo. Appena 24’’più tardi Bertaggia parte in break e super con eleganza Manzato fissando il punteggio sul 3-2. Ora i sottocenerini premono e a 1’26’’ dalla seconda sirena arriva il punto del 4-2 firmato da Hofmann. Anche stavolta la difesa biancoblù concede troppa libertà allo sniper neocastellano. Non c’è un attimo di tregua, al 39'02’’, complice forse un rilassamento locale, ecco la terza rete dell’Ambrì a opera di Lerg. Lo statunitense viene lasciato troppo solo dalla retroguardia rivale. 

La terza frazione comincia in salita per i biancoblù. Goi viene penalizzato e stavolta il powerplay bianconero funziona. Fazzini, ben servito da Hofmann, confeziona la doppietta al 43’22’’. I ragazzi di Cereda non ci stanno e tentano di rifare superficie. Merzlikins si deve superare per fermare una conclusione di Novotny. Al 46’ è Sannitz a finire sulla panchina dei cattivi. Kubalik con il suo classico tiro al volo impegna l’estremo difensore lettone. A 6’ dal 60’ penalità contro Hofmann, ma il Lugano non si fa sorprendere, anzi è Walker a partire in break, ma il numero 91 perde il disco sul più bello. Nel complesso i padroni di casa riescono a gestire gli ultimi istanti della gara senza troppi problemi e si finisce dunque con il pubblico locale tutto in piedi a dedicare una standing ovation ai propri idoli.